Vocabolario degli Accademici della Crusca - Lessicografia della crusca in rete, Accademia della Crusca, Firenze

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Definiz:

in vece di PER USO DEL.

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Esempio:

Bocc. nov. 72. 9. La gonnella mia dal Perso, e lo scaggiale da i dì delle feste.

21) Dizion. 1° Ed. .
DA
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Esempio:

G. V. 10. 162. 1. Stette più d'otto dì a segreto consiglio da lui al Papa.

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Definiz:

in vece di A SOLO A SOLO.

22) Dizion. 1° Ed. .
DA
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2) id: 61692268eab84c6c8a09ac0a3e3b7ff3)

Esempio:

Bocc. Andreuccio da Perugia, Paganin da Monaco, Masetto da Lamporecchio. Ser Ciappelletto da Prato.

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Esempio:

G. V. 9. 234. 1. Il quale haveva nome Guiglielmo dal Corno.

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Definiz:

talora in significato d'origine di patria.

23) Dizion. 1° Ed. .
DA
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2) id: 9e115c20f4c94098a6aea07b0456bd3b)

Esempio:

Esempio del Compilatore Da huomo da bene. per quello che dee dire un'huomo da bene.

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Definiz:

L'usiamo anche in vece di PER.

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Esempio:

Petr. Son. 1. Quando era in parte altr'huom da quel ch'io sono.

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Esempio:

Esempio del Compilatore da quel ch'io sono. cioè, per quell'huom ch'io sono.

24) Dizion. 1° Ed. .
DA
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2) id: f21b8f73adf841e180e47d6757a9a90d)

Esempio:

Bocc. n. 80. 23. E comprate venti botti da olio, e empiutele.

25) Dizion. 1° Ed. .
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2) id: 2e0b6ea76b62475d98b4de7cc8646cc9)

Esempio:

G. V. 11. 93. 2. Istimavasi avere in Firenze da novantamila bocche, tra huomini, femmine, e fanciulli.

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Esempio:

E G. V. lib. 7. 27. 7. Allora prese da 30. in 40. de' migliori Baroni del Re.

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Esempio:

Vit. Crist. Comincioe ad andare da Nazzarette a Ierusalemme, che v'hae da 74. miglia.

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Esempio:

Cr. 4. 9. 4. Ed imperò da quattro, o vero cinque generazioni di viti porremo.

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Esempio:

Dan. Purg. 2. Veramente da tre mesi gli ha tolto.

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Esempio:

E Bocc. nov. 15. 7. Essa incóntrogli da tre gradi discese.

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Esempio:

Bocc. nov. 43. 5. Vicini ad un castelletto, del quale, essendo stati veduti, subitamente usciron da dodici fanti.

26) Dizion. 1° Ed. .
DA
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2) id: 391cb0bb3c2d4f71a74ae2b48b48dcae)

Esempio:

Bocc. proem. n. 4. E sommamente da commendare, e 'l contrario da biasimare.

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Esempio:

E Bocc. n. 13. 24. Diede ordine a quello, che da far fosse.

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Esempio:

Esempio del Compilatore egli è da fare. equivalente al nominativo gerundio. Lat. faciendum est.

27) Dizion. 1° Ed. .
DA
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Esempio:

E Bocc. nov. 7. 2. Da di se da mordere, da parlare, e da riprendere.

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Esempio:

Bocc. nov. 50. 16. Si, da cena ci ha: noi siam molto usate di far da cena, quando tu non ci se.

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Esempio:

E Bocc. nov. 2. 7. huomini, ec. da poterti di ciò, che tu vorrai, o domanderai di chiaríre [cioè i quali potranno]

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Definiz:

E cosa da mangiare, e cosa da bere , cioè atta nata a ciò. Lat. esculentum, poculentum.

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Esempio:

Bocc. n. 3. 3. Pensossi, costui aver da poterlo servire.

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Esempio:

Bocc. n. 7. 9. In su le tavole, vino, ne pane, ne altre cose da mangiare, o da bere, si poneva giammai.

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Definiz:

per DI CHE, ONDE. Lat. unde.

28) Dizion. 1° Ed. .
DA
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2) id: 7d3fa170332644ecb92cc03ad87a42a2)

Esempio:

Bocc. n. 79. 37. Da che non avendomi ancor quella Contessa veduto, ella s'è innamorata di me.

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Esempio:

Dan. Purg. c. 1. Ma da ch'è tuo voler, che più si spieghi.

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Esempio:

Nov. ant. 62. 5. Da che pur vi piace, ubbidire lo vostro comandamento.

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Esempio:

Tav. rit. Da che volete con noi battaglia dissono i cavalieri? Si voglio, disse Gorone.

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Definiz:

avanti alla CHE. in vece di POICHE. Lat. postquam.

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Esempio:

N. ant. 65. 4. Donna, da che Dio ci ha fatto bene, si 'l ci togliamo.

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Esempio:

E Dan. Purg. can. 14. Ma da che Dio in te vuol che riluca, Tanta sua grazia.

29) Dizion. 1° Ed. .
DA
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pag.246

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Esempio:

Esempio del Compilatore Da sera, da matina. Lat. vespertino, matutino tempore.

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Esempio:

Bocc. nov. 45. 6. Per alcuna cagion da sera, fuor di casa andasse.

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Esempio:

E Bocc. nov. 73. 12. A me pare, se pare a voi, che questa sia opera da dover far da mattina

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Esempio:

G. V. 7. 132. 2. Che durò dalla mattina, al Sole lucente, infino al coricare.

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Definiz:

talora avverbio di tempo, e vale, nel tempo del.

30) Dizion. 1° Ed. .
DA
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pag.246

2) id: 610eb448f49041419a620a2048321865)

Esempio:

Bocc. n. 22. 3. Ma per altro, da troppo più, che da cosi vil mestiere.

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Definiz:

congiunto, o accompagnato con le particelle POCO, MOLTO, ASSAI, NIENTE, BENE, TANTO, PIU, e simili, sta avverbialmente, e con esse ha forza d'addiettivo, della quale vedi a suo luogo: e tra essa DA, e 'l PIU, talora vi s'intromette l'avverbio TROPPO, ASSAI, MOLTO, POCO.

31) Dizion. 1° Ed. .
VANGAIUOLE
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pag.918

1) id: 85387a04d4224020873b3088a31a8f8c)

Definiz:

Spezie di rete da pescare.

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Esempio:

Bocc. nov. 96. 7. E quella, che dinanzi veniva, recava in su le spalle un paio di vangaiuole.

32) Dizion. 1° Ed. .
REGOLUZZO.
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pag.692

1) id: eab950dc294341399cd50f5da23d1f3c)

Definiz:

Dim. di regolo, da Re.

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Esempio:

Mirac. Mad. M. Nel primo raunamento, ilquale io dissi di sopra, che fue fatto dalli regoluzzi.

33) Dizion. 1° Ed. .
BARCOSO.
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pag.111

1) id: c0cea1e332f24c44a1742da9a29e8ea7)

Definiz:

da barca, spezie di navilio.

2) id: e5421a8d686d4338857edfda81ac541f)

Esempio:

G. V. 6. 20. 2. Armarono in Genova, galee, uscieri, batti, e barcósi.

34) Dizion. 1° Ed. .
TRAVERSARIA
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pag.904

1) id: 0978fb5c5d8a496d9d32f79875099d9b)

Definiz:

Spezie di rete da pescare.

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Esempio:

Cr. 10. 36. 3. I pesci, ec. si pigliano, ec. con rete, la quale alcuni chiamano traversaria, che è composta di tre reti, che le due son grosse, e rade, e quella del mezzo sottile, e fitta, ed ha nell'un lato piombo, e nell'altro suveri: e se sia molto lunga, abbia alcune zucche secche, acciocchè stia diritta nell'acqua.

35) Dizion. 1° Ed. .
CONTADINESCO
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pag.214

1) id: a4d3f9add45c4ffbb354cd8ae5398120)

Definiz:

di contadino, o da contadino.

36) Dizion. 1° Ed. .
BATTI
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pag.114

1) id: bed2f083d7074528b00532a2b4dff172)

Definiz:

sorta di navilio da remo.

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Esempio:

G. V. 6. 70. 8. Armarono in Genova galee, usciéri, batti, e barcósi.

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Esempio:

E G. V. lib. 11. 71. 4. Mandò 300. cocche, e 120. batti, e remi armati.

37) Dizion. 1° Ed. .
ADDIMANDAGIONE
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pag.17

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Esempio:

Feder. Imp. lett. Rinnuova sua addomandagione, che pur voleva, che in lui si compromettesse del fatto loro.

38) Dizion. 1° Ed. .
INTELLIGENZIA
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pag.455

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Esempio:

Bocc. lett. Con aguta intelligenza di quelle.

39) Dizion. 1° Ed. .
AGGIRARE
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pag.27

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Esempio:

G. Vill. 1. 5. 2. Aggirando il paese d'Italia, Romagna, e Ravenna.

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Definiz:

¶ E AGGIRARSI si dice, di chi, uscito fuor della retta strada, va in quà, e 'n là cercando di rinvergarla. Lat. temerè vagari.

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Definiz:

E per metaf. non ritrovar ne via, ne verso di far che che si sia, che diremmo anche, avvolgersi, avvolpacchiarsi, non ne ritrovare il bandolo. Lat. a recta via longe errare.

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