Vocabolario degli Accademici della Crusca - Lessicografia della crusca in rete, Accademia della Crusca, Firenze

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Esempio:

Boc. n. 32. 21. Queste donne il dissero a' mariti, ec. Ma tra gli altri, a' quali questa cosa venne a gli orecchi.

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Esempio:

Amm. ant. Argomento è di dirittura lo dispiacere a' rei.

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Definiz:

pronunziata con minor forza, e scritta con apostrofo, significa AI, o ALLI, dove l'apostrofo fa l'uficio dell'articolo, ilqual s'affige con detto segno. Ma avanti a parola cominciante da vocale, o dalla S, a cui succeda altra consonante, come AMORI, ERRORI, STIMOLI, SPIRITI, si pone in quella vece l'A con l'articolo gli, come AGLI AMORI, A GLI ERRORI, AGLI STIMOLI. gr. τοῖς.

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Esempio:

E Amm. ant. altrove. A' solleciti cercatori spesse fiate nella faccia si manifesta quello, che con la lingua si tace.

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2) id: 061ce88529e04f5d9b782323570b1535)

Esempio:

Amm. ant. Pronto a udire, tardo a parlare.

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Esempio:

E Bocc. nov. 32. 2. Di notte se ne fuggirono a Rodi.

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Esempio:

Amm. ant. L'animo nostro si dee chiamare ogni dì a rendere la ragione.

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Esempio:

Bocc. n. 31. 2. Fù preso da due, e segretamente a Tancredi menato.

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Esempio:

Nov. ant. 14. 1. Fece una legge, che, chi andasse a moglie altrui, dovesse perdere gli occhi.

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Esempio:

Nov. ant. 65. 2. Un cavalier del Re, passando per quella via, ristette a udire la contenzion di questi due ciechi.

102) Dizion. 1° Ed. .
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2) id: 70085ba9e3b94f64923bc3405da49f1b)

Esempio:

Nov. ant. 46. 3. E a voi non sarebbe onore, che 'l vostro legnaggio andasse a povertade.

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Esempio:

E N. ant. proem. n. 2. Avranno luogo a prode, e a piacer di coloro, che non sanno.

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Esempio:

Petr. canz. 34. 6. E vinta a terra caggia la bugía.

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Esempio:

Dan. Inf. 22. Fermò le piante a terra, ed in un punto.

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Esempio:

Bocc. nov. 26. 9. Trovai, con la donna mia, in casa, una femmina a stretto consiglio.

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Esempio:

E N. ant. nov. 75. 2. Gli dovesse donare un paio di calze a staffetta, sanza pedúli.

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Esempio:

G. V. 8. 32. 3. E la tavola ritonda si fece a guisa, e maniera délla antica tavola.

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Esempio:

E Dan. Purg. 28. Come si volge, con le piante strette, A terra, ed intra se, donna, che balli.

103) Dizion. 1° Ed. .
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2) id: c273bc8e67004810bc9be5e7a20f99ee)

Esempio:

N. ant. 47. Addomando io, ec. che le posessioni de' miei figliuoli sieno a mia signoría.

104) Dizion. 1° Ed. .
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2) id: 60c584c2e00f499abc3be9686823f291)

Esempio:

E Dan. Par. cant. 12. E moto a moto, e canto a canto colse. Qui potrebbe anche esser segno del terzo caso.

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Esempio:

Dan. Par. 1. E di subito parve giorno a giorno Essere aggiunto.

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Esempio:

Boc. n. 29. 11. E, montato a cavallo, non nel suo contado se n'andò, ma, ec.

105) Dizion. 1° Ed. .
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2) id: 346d618d9a6c4590a2558afacb9a68c9)

Esempio:

E Bocc. nov. 98. 14. L'avrebbe egli a se amata, più tosto, che a te.

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Esempio:

G. V. 5. 3. 2. E gittóglisi a' piedi a misericordia [cioè per muover misericordia, o, per ottener misericordia]

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Esempio:

E Dan. Purg. cant. 22. Fece l'huom buono a bene.

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Esempio:

Petr. canz. 47. 4. Ed ella: a che pur piangi, e ti distempre?

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Esempio:

Dan. Purg. 29. E, quanto a mio avviso, Dieci passi distavan que' di fuori.

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Esempio:

Bocc. n. 54. 3. E sì gli mandò dicendo, che a cena l'arrostisse, e governassela bene.

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Esempio:

E Bocc. nov. 76. 16. Tu avevi quinci sù una giovinetta, che tu tenevi a tua posta.

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Esempio:

E Bocc. nov. 77. 13. Or mi bacia ben mille volte, a veder se tu dì il vero.

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Esempio:

E Bocc. nov. 15. 25. Io non so a che io mi tengo, che io non vengo laggiù, ec.

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Esempio:

E Dan. Inf. c. 7. Che permutasse a tempo li ben vani [cioè per qualche tempo] Lat. aliquantisper, aliquandiu.

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Esempio:

E Bocc. nov. 79. 37. Mi metterò la roba mia dello scarlatto, ec. a vedere se la brigata si rallegrerrà.

13) id: a10ba50dbbcb41b2b4bf9f31fe9bd340)

Esempio:

N. ant. 78. 1. E quegli, a baldanza del Signore, il battéo villanamente [cioè per rigoglio, che gli dava il Signore]

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2) id: e54c67c1d8624e42b222de4f106f22b3)

Esempio:

Bocc. n. 43. 7. Esso non àrdiva a tornare addietro [cioè di tornare]

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Esempio:

Bocc. n. 29. 15. In abito di peregrini, ben forniti a danari, e care gioie.

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2) id: 44fcd69b8ca148cda7fe137bcd7db445)

Esempio:

G. V. 11. 129. 1. Avendo, ec. a mano il trattato, con M. Mastin della Scala, di comperar da lui la città di Lucca.

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2) id: 033b8461d246415699d4f7245320cd1a)

Definiz:

¶ Diciamo, OGGI A OTTO, DOMANE A OTTO [cioè dopo domane, o oggi, otto dì] Lat. octavo ab isto die, octavo a crastino die.

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Esempio:

Bocc. Introd. num. 2. A questa breve noia, ec. seguita prestamente la dolcezza.

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Esempio:

Bocc. nov. 43. 21. Poi, ivi a' pochi dì, si trovò con la Ninetta.

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2) id: 3b220c123e664b66a49549859e3d2792)

Esempio:

Dan. Purg. 4. Volti a Levante, ove eravám saliti.

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Esempio:

Tes. Br. 2. 49. Ver quella tramontana, a cui quella faccia giace.

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Esempio:

Bocc. nov. 69. 15. Credendo non altramente esser fatta la sua affezione a Nicóstrato.

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Esempio:

Bocc. n. 77. 32. La donna montata in su la torre, e a Tramontana rivolta.

110) Dizion. 1° Ed. .
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2) id: 406af6fb8a8e4c539426081d0d2bb2c4)

Esempio:

Bocc. nov. 87. 2. Intanto, che a senno di niuna persona voleva fare alcuna cosa, ne altri far la poteva a suo.

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Esempio:

E Bocc. nov. 85. 20. Lasciamiti prima vedere a mio senno.

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Esempio:

E Bocc. nov. 19. 23. Racconciò il farsetto a suo dosso.

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2) id: f1d415cceeb44f049f864acee1fb4a0a)

Esempio:

N. ant. 46. 1. Tolse per moglie una gentildonna della terra: menolla, e fece a due mesi una fanciulla. Lat. duobus exactis mensibus.

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2) id: 0588b07f6cbb408a991cc076ff3b20be)

Esempio:

Boc. n. 31. 12. Dolente a morte alla sua camera si tornò.

113) Dizion. 1° Ed. .
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2) id: 98970db28f6c4ce2907ae6ec097d74ce)

Esempio:

E Bocc. nov. 71. 10. A coda ritta ci venisti, a coda ritta te n'andrai [cioè con la coda]

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Esempio:

G. V. 4. 33. 3. Ricevuti tutti a grandissimo onore.

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Esempio:

Dan. Par. 11. E comandò, che l'amassero a fede [cioè con fede]

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Esempio:

E Dan. Inf. c. 9. Batténsi a palme, e gridavan sì alto.

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Esempio:

Bocc. n. 72. 5. In un suo orto, ch'egli lavorava a sue mani.

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Esempio:

Boc. n. 44. 12. Se egli si vorrà a buon concio da me partire.

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Esempio:

E Bocc. n. 79. 45. Vi dea tanti mal'anni, che voi siate morto a ghiado.

9) id: 9e7a386b4d35475789c5a1b1cd104525)

Esempio:

E Bocc. nov. 98. 12. Se tu non fossi di conforto bisognoso, come tu se, io di te a te medesimo mi dorrei.

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Definiz:

¶ L'uso dice Fare un'orto, o un podere a sua mano, che è pagar chi lo lavora, per aver per se tutti i frutti.

11) id: 7ae6e1a0d0ce4fe6abaddbd050af1a09)

Esempio:

N. ant. 65. 3. Io andava, per gran bisogno, in servigio della mia donna: e il Re fu giunto, e disse. Cavaliere, a qual donna se tu? Ed egli rispuose. Sono alla Reina di Castella [cioè con qual donna stai tu?] Sto con la Reina: che è lo stesso, che diciamo oggi, stare a padrone [cioè con padrone]

12) id: 67b2c249317340c28d1f500bb118b6ba)

Esempio:

G. V. 4. 3. 2. E trovasi, che Carlo Magno portò mezza l'arme dello 'mperio, ch'è campo ad oro [cioè con oro] Oggi, messo a oro, o, messo d'oro.

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2) id: a9a635d1692a46e0827c7f98fcae6673)

Esempio:

Dan. Purg. c. 6. E disse al Duca andiamo a maggior fretta [cioè in maggiore, o con maggior fretta]

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2) id: 6cf69e85583342b194facee59c734a52)

Esempio:

N. ant. 74. 3. Allora gli restituì a speranza dell'altra maggiore accomandigia.

3) id: 680225da195948b1be71d06c0de16c6d)

Esempio:

Petr. canz. 4. 1. E mi fece obbliar me stesso a forza.

4) id: 8f15da44a2eb488dbcb2f7c1a2fb579f)

Esempio:

E N. ant. nov. 32. 1. Vivea molto ad agura, a guisa Spagnuola [cioè con aguri, o per via d'aguri]

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2) id: 5f86577304c84d7bb246b9216593ad10)

Esempio:

N. ant. 2. 2. Cotanto dico, che 'l cavallo è nutricato a latte d'asina.

117) Dizion. 1° Ed. .
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2) id: 10e2d4d4a33d4a72a11ce394f125f561)

Esempio:

Tavol. dicer. Noi siamo tanti, che tutti li potemo tosto acchiudere: non ci converrà guari combattere a sì poca gente.

118) Dizion. 1° Ed. .
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2) id: 5581d176cfe94e34b170f717a8d7e55e)

Esempio:

Boc. n. 72. 5. A otta a otta la presentava [cioè di quando in quando]

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2) id: 4c7cc71b01f84b888c6731a567f23dfd)

Esempio:

Boc. g. 7. p. 3. I pesci notar vedean per lo lago a grandissime schiere.

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