Lessicografia della Crusca in rete

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La ricerca è stata rilevata in 6164 forme, per un totale di 3461 occorrenze

1° Edizione
Diz Giu. totali
6127 37 6164 forme
3442 19 3461 occorrenze
Ordinamento delle voci: alfabetico punteggio
80) Dizion. 1° Ed. .
INFUTURARE
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pag.443



1) id: a6fe24da563549b68fe7965b0e2af7ec)
Definiz: Estendersi nel futuro, perpetuarsi. Latin. aeternari.
81) Dizion. 1° Ed. .
INGESTO
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pag.444



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Esempio: But. messo, sì come nel vetro.
82) Dizion. 1° Ed. .
GREMBIATA
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pag.402



1) id: a0f4adab6bdf4bdfb4667d9cac0eb485)
Definiz: Tanto, quanto può capir nel grembiule.
83) Dizion. 1° Ed. .
RIPIEGARE
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pag.721



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Definiz: ¶ Nel significato del primitivo. Lat. flectere.
84) Dizion. 1° Ed. .
ETIMOLOGIA
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pag.324 [323]



1) id: a13d39e8739e423cab7683fa529916fe)
Esempio: Passav. Isidóro dice nel libro dell'etimologíe.
85) Dizion. 1° Ed. .
TAGLIATO.
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pag.871



1) id: cd17df932ed5414aaa1e766e78f0c5be)
Definiz: ¶ Nel signif. di taglia, per istatura.
86) Dizion. 1° Ed. .
TEMPELLARE.
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pag.876



1) id: d830e5a3edb543c5ab375677ee74cda4)
Definiz: Nel proprio signific. il disse il
87) Dizion. 1° Ed. .
LUBRICO
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pag.490



1) id: fb7923557c1544a5b8ae5972a3b21a0e)
Definiz: ¶ Per agevole a sdrucciolar nel male.
88) Dizion. 1° Ed. .
MOLLE
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pag.537



1) id: 5edefe89ff77455a90c3910fbe0ca3b5)
Esempio: But. [cioè golosi nel loro bere]
89) Dizion. 1° Ed. .
D'IN SUL
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pag.270



1) id: fc0593240dfd403d94631a237a21a825)
Esempio: Bocc. nov. 27. 8. Gli parve, in su la mezza notte, sentire, d'in sul tetto della casa, scender nella casa persone.
90) Dizion. 1° Ed. .
RIENTRARE
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pag.706



1) id: a33c3a02b96b4ac7ad492216619cde2f)
Esempio: Bocc. n. 15. 28. Ne potetti poi in casa rientrare.
91) Dizion. 1° Ed. .
DISPERATO
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pag.288



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Esempio: E Bocc. nov. 13. tit. tornandosi a casa per disperato.
92) Dizion. 1° Ed. .
VILLA
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pag.938



1) id: 59db16e25414476a8a6ad5d474b3d618)
Definiz: Posessione con casa, e 'l contado stesso. Lat. rus, fundus.


2) id: 9a0b4b7d36ae46d286849d45a547db83)
Esempio: Alam. Avarch. Finch'è nel cerchio, che la villa serra.
93) Dizion. 1° Ed. .
PULZELLA
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pag.664



1) id: 7056c088a53d484f8155bdb3ba733235)
Esempio: Bocc. nov. 13. 18. E pulcella, partitami di casa mia.
94) Dizion. 1° Ed. .
SCHEGGIA
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pag.760



1) id: ed3a76d761e842d985543c059fc55f7f)
Definiz: Nel suo proprio senso, quello che viene spiccato nel tagliare, o nel lavorare i legnami. Latin. assula. Qui bronco di pianta.


2) id: a2699c88494d44b489faf75b6db28964)
Esempio: Morg. Balzano i pezzi di piastra, e di maglia, Come le schegge d'intorno a chi taglia. Qui è nel proprio.


3) id: a9f6e15b0ab04c709d6088e164694329)
Esempio: Dan. Purg. 26. Il nome di colei, Che s'imbestiò nelle imbestiate schegge [cioè nel Toro, fatto di più pezzi di legno]
95) Dizion. 1° Ed. .
ATTUALMENTE
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pag.93



1) id: c23a4d71abda46b8a19f625e315c4a95)
Esempio: Buti. Per lo movimento dell'amore, che radicalmente sta nel cuore, e attualmente nel sangue.
96) Dizion. 1° Ed. .
CALO
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pag.143



1) id: 6ce0d5de0d7a4c6e8e012f744573e376)
Esempio: Dan. Par. 15. Che come è vinto Nel montar su, così sarà nel calo.
97) Dizion. 1° Ed. .
CESTA
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pag.174



1) id: d24d7e10644d4b938dc385f4d33d1344)
Esempio: Pallad. Là ove nel piano ne poni 18. ceste, nel colle ne poni 24.
98) Dizion. 1° Ed. .
TRAPASSO
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pag.900



1) id: 6840727c998e410082fc94514119d0ca)
Esempio: Dan. Par. 14. Si movén lumi scintillando forte Nel congiugnersi insieme, e nel trapasso.


2) id: 9a0f8f8aa9c94b3b9f06e1f6bbfce00e)
Esempio: Tes. Br. Lib. 8. 63. Ermagora nel suo libro: che innanzi alla conclusione si dee mettere lo trapasso, ec. Voi avete bene udito addietro, che trapasso si è, quando il parlatore esce un poco di sua materia propria, e trapassa a un'altra, per lodar se, o sua parte, e biasimare suo avversario, e sua parte, o per cagione di confermare, non per argomento, ma per accrescer la cosa, ec. Di questo trapasso dice Tullio, che non dee esser per simiglianza del conto, anzi è sottomesso agli argomenti delle parti del conto.
99) Dizion. 1° Ed. .
VIZIO.
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pag.944



1) id: 4e227dc6439a42c9a5b38d964524d551)
Definiz: Abito elettivo, che consiste nel troppo, o nel poco, contrario di virtù. Lat. vitium.