Vocabolario degli Accademici della Crusca - Lessicografia della crusca in rete, Accademia della Crusca, Firenze

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180) Dizion. 1° Ed. .
A CAVALCIONI
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pag.8

2) id: cb6f08d3acf04781ba6687cbd2856f3a)

Esempio:

Franco Sacch. Lo fece metter su la botte a cavalcioni, e li testicoli fece metter per lo pertugio del cocchiume.

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Definiz:

posto avverbialm. da accavalciare, che vuol dire, Star sopra qual si voglia cosa, con una gamba da una banda, e l'altra dall'altra. similit. tratta dallo stare a cavallo.

181) Dizion. 1° Ed. .
A CAVALLO
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pag.8

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Esempio:

Bocc. n. 14. 9. Venutagli alle mani una tavola, a quella s'appiccò, ec. e a cavallo a quella, come meglio poteva, ec. si sostenne.

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Definiz:

¶ Da A CAVALLO viene ACCAVALLARE, e ACCAVALLATO, cioè soprapposto.

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Esempio:

G. V. 4. 30. 2. E mandovvi il Comun di Firenze gente d'arme a piede, e a cavallo. Lat. equites.

5) id: a391099183f34718b8095b737728425f)

Definiz:

posto avverbialm. Onde portare a cavallo. Lat. vehere in equo: e Stare a cavallo, o sopra un cavallo. Lat. insidere equo.

6) id: 10552bd0c5c44f1f911c4340236758f1)

Esempio:

Bocc. n. 51. tit. Un cavaliere dice a Madonna Oretta di portarla, con una novella, a cavallo. Qui è per similit.

7) id: ca22c12237d4481cb26908763341da59)

Definiz:

¶ Dicesi ancora A CAVALLO di tutti gli altri animali: come:

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Esempio:

Ber. rim. Dove fu Bacco in su i Tigri a cavallo.

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Esempio:

Esempio del Compilatore a cavallo in sur'un'asino, in sur un mulo, e simili.

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Definiz:

¶ E essere a cavallo si dice di sparviere, o astóre, che abbia preso starna, fagiano, o altro uccello, e tengalo sotto.

182) Dizion. 1° Ed. .
LICCIA
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pag.485

1) id: a49dee31af014dfabb74b109a106ad9c)

Definiz:

V. A.

2) id: 0ee6ff98f2d74c7d9be370932bb23820)

Definiz:

¶ Diciamo anche LICCIO a filo torto a uso di spago, del quale si servono i tessitori.

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Definiz:

E LICCIO, e TRALICCIO. Diciamo a una spezie di tela, che ce ne serviamo a far materasse.

183) Dizion. 1° Ed. .
PAREGLIO
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pag.592

1) id: 98cea8b4592a40c6af6eb1c469f3c9ad)

Definiz:

V. A.

184) Dizion. 1° Ed. .
COMUNA
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pag.203

1) id: b09745e4e7ad4528b0d8ebba2a389dbb)

Definiz:

V. A.

185) Dizion. 1° Ed. .
BRIVILEGIARE
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pag.133

1) id: 84e4e2a14faa4110a530257757b70877)

Definiz:

V. A.

186) Dizion. 1° Ed. .
BRIVILEGIO
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pag.133

1) id: bdc42a97281c4b7088704ad349beab19)

Definiz:

V. A.

187) Dizion. 1° Ed. .
GUAZZERONE
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pag.407

1) id: 6218239a9df14557b21a2cde6908258e)

Definiz:

V. A.

188) Dizion. 1° Ed. .
A BADA
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pag.1

2) id: cbf9862030654a6895599959d54549b5)

Definiz:

Posto avverbialm. tenere a bada, stare a bada: vale A TRASTULLO, A BALOCCO, A BADALUCCO, A TEDIO, e quello, che proverbialmente si dice, A PIUOLO: onde, tenere a bada, significa trattenere, e ritardare uno dal suo pensiero, e dalla sua impresa. Lat. remorari, retardare, detinere.

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Definiz:

¶ Pigliasi per Ad aspetto, o A speranza. Io sto a bada di vederlo Stare a bada di vedere uno. Lat. expecto ut videam.

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Esempio:

Dan. Inf. c. 31. Tal parve Antéo a me, che stava a bada Di vederlo.

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Esempio:

Petr. cap. 8. Che con arte Annibálle a bada tenne.

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Esempio:

M. V. lib. 5. 57. Cominciaronvi l'assalto, per tenere i nimici a bada.

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Definiz:

¶ Stare a bada, vale trattenersi, e baloccarsi. Lat. morari, moram trahere. gr. διατρίβειν, χρονίζειν.

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Esempio:

G. V. lib. 11. 133. 2. Stando a bada co' Pisani, e fermi, gli straccavano, e consumavano.

189) Dizion. 1° Ed. .
POSSEVOLE
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pag.640

1) id: 390fa262739244b3a6f9773c7953e9e2)

Definiz:

V. A.

190) Dizion. 1° Ed. .
A NOIA
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pag.59

191) Dizion. 1° Ed. .
A NUMERO
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pag.61

192) Dizion. 1° Ed. .
A PERPETUO
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pag.61

2) id: de8ee6a312ee45a58b2f73f39a0b43da)

Esempio:

G. V. 5. 3. 2. Con patti, che ciò, che si trovasse in quel dì, che la Chiesa tenesse nel Regno, a perpetuo fosse di santa Chiesa.

193) Dizion. 1° Ed. .
A PESO
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pag.61

2) id: d60c0516a6794b83b11314a19b1edcc8)

Definiz:

comperare a peso, e vendere a peso, cioè, secondo 'l peso.

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Esempio:

G. V. 10. 196. 2. Ogni vettovaglia, e ogni carne, e pesce, si vendesse a peso, e ogni volatío, a certo pregio convenevole.

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Definiz:

La nostra plebe, a' non legittimi, dice, non essere a peso: e lo stesso vale essere, undici once. Lat. matris, ut capra dicitur. Fl. c. 265.

194) Dizion. 1° Ed. .
A PETTO
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pag.61

2) id: c6976f0c33624f74b2f8738c5c09e356)

Definiz:

E Combattere a petto a petto, combattere a solo a solo, a un per uno. Lat. singulari certamine pugnare.

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Esempio:

Esempio del Compilatore a petto a lui e' non val niente.

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Definiz:

E Potere stare a petto a uno: essergli egual di forze.

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Definiz:

Stare a petto a uno, contraddirgli presenzialmente, lo stesso, che stare in contraddittorio.

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Esempio:

G. V. 5. 31. 2. E avevanvi fatto a petto il castello del Montale.

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Esempio:

G. V. 7. 27. 7. E stavano aringati l'una schiera a petto l'altra, buona pezza.

195) Dizion. 1° Ed. .
A PEZZA
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pag.61

2) id: 5593b8a5d4c94f2889c27378e125a554)

Esempio:

Bocc. n. 13. 16. Iddio ha mandato tempo a' miei disiri, se io nol prendo, per avventura simile a pezza, non mi tornerà.

196) Dizion. 1° Ed. .
A PIOMBO
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pag.61

2) id: 2837274578f24a90a0e53e3dbff73455)

Definiz:

posto avverbialm. a dirittura, perpendicularmente: detto così dal piombo , strumento di muratori. Lat. ad perpendiculum.

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Esempio:

M. V. 11. 5. La cui finestra a piombo venìa sopra il capo di Leggieri.

197) Dizion. 1° Ed. .
A POCO
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pag.61

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Esempio:

E Bocc. n. 46. 6. A poco si tenne, che quivi, con un coltello non gli uccise.

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Definiz:

tenersi a poco di fare, è quello che più comunemente diciamo, star per fare, esser tenuto da pochissimo rispetto di non fare.

4) id: 4d4f8800c813458da63af6f01f298d0c)

Esempio:

Bocc. n. 79. 26. Io fo boto, che io mi tengo a poco, che io non ti do tale in su la testa, che 'l naso ti caschi nelle calcagna.

198) Dizion. 1° Ed. .
A POSTA
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pag.61

2) id: 669585adb31d41e7b4f0c63f20c4d0c1)

Definiz:

E A SUA POSTA, e A TUA POSTA, e A MIA POSTA, è per Quando torna bene, o A suo comodo.

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Esempio:

E Bocc. n. 85. 4. A sua posta tenendola in una casa a Camaldoli, prestava a vettura.

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Esempio:

E Dan. Inf. c. 29. Dentro a quella cava, Dove i' teneva gli occhi sì a posta.

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Definiz:

avverbial. a bello studio, in pruova. L. consultò, dedita opera.

6) id: a55a92cacb42461eb89091fdd5dad543)

Definiz:

¶ Vale ancora, a riquisizione, e in grazia. Lat. in gratiam.

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Definiz:

Diciamo, Lavorare a posta, cioè, quando si fa un lavoro determinatamente per qualcheduno.

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Esempio:

Bocc. n. 46. 6. Io non posso far caldo, e freddo a mia posta.

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Esempio:

E G. V. lib. 11. 136. 3. Che la detta richiesta fosse opera dissimulata, a posta de' Fiorentini.

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Esempio:

Bocc. n. 76. 16. Mi disse, che tu avevi quinci su una giovinetta, che tu tenevi a tua posta.

11) id: f1e27e36414d46729cbaf10789653475)

Esempio:

E G. V. lib. 8. 96. 3. E le masnade de' Catalani, col Maliscalco del Re, ch'erano a posta di que' che guidavano la terra.

12) id: 5af1cbfc0b8846d7939b08de5db44aa4)

Esempio:

G. V. 8. 59. 1. Fulciéri da Calvoli di Romagna, huomo feroce, e crudele, a posta de' caporali di Parte nera, ec. fece subitamente pigliare, ec.

199) Dizion. 1° Ed. .
A PROPOSITO
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pag.68

2) id: bfa48f3716454c90a9ac626813a201dd)

Definiz:

avverbialm. parlare a proposito, e rispondere a proposito, e simili, vale risponder secondo la materia proposta, star ne' termini. Lat. ad rem.

3) id: 13b5b50176d64b12b8b8c0b7c72db757)

Esempio:

G. V. 7. 50. 4. Essendo da' desti, ch'erano con lui, domandato di quello, che parlava, rispondeva loro a proposito, e tuttavia dormìa.

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