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La ricerca è stata rilevata in 20332 forme, per un totale di 13194 occorrenze

1° Edizione
Diz Giu. totali
20302 30 20332 forme
13171 23 13194 occorrenze
Ordinamento delle voci: alfabetico punteggio
140) Dizion. 1° Ed. .
ALTRETTALE
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pag.44



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Esempio: Tav. riton. Il primo, che scontra sì gli da un colpo di sua lancia, che l'abbatte a terra morto, e altrettale fece al secondo, e al terzo.
141) Dizion. 1° Ed. .
DISTENIMENTO
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pag.293



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Esempio: Tav. dicer. Stessono, e ubbidissono a ragione, spezialmente sopra il distenimento delle ragioni [cioè soprattenimento, e soprassedimento]
142) Dizion. 1° Ed. .
ACCOGLITICCIO
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pag.12



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Esempio: Tav. dicer. Pompeo sarà sempre signor di Roma, per la forza, e per lo valore di gente accogliticcia.
143) Dizion. 1° Ed. .
PERITOSO
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pag.615



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Esempio: Tav. dicer. La parola del Signore non può far prode huomo del peritoso, ne forte, ne ardito del codardo.
144) Dizion. 1° Ed. .
AFFAMATO
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pag.23



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Esempio: Tav. dicer. Or ten'andrai a quella affamata, e fellonesca oste, che t'aspetta. E qui può voler dire, crudele, e arrabbiata.
145) Dizion. 1° Ed. .
DICAPITAMENTO
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pag.260



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Esempio: Tav. dicer. Il dolore del dicapitamento orribile, di cotale huomo, gli animi nostri, e que' de' savi amici, ha compreso.
146) Dizion. 1° Ed. .
PICCONE
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pag.625



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Esempio: Tavol. dicer. Rimangasi di comprare picconi, e faccelline, per disfare, e ardere la cittade.
147) Dizion. 1° Ed. .
S
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pag.741



2) id: 2bd27eae002840beb6a23df520ecfb38)
Definiz: lettera di suon vemente, come la R. posta in composizion co' suo' primitivi, ha forza molte volte, di privativo: come CALZARE SCALZARE, MONTARE SMONTARE. Alle volte d'accrescitivo: come PORCO SPORCO, MUNTO SMUNTO. Alle volte di frequentativo: come BATTERE SBATTERE. Alle volte non opera nulla, valendo lo stesso: CAMPARE SCAMPARE, BANDITO SBANDITO, BEFFARE SBEFFARE. Appo di noi ha due varj suoni: il primo più gagliardo, e, a noi, più familiare: come CASA, ASSE, SPIRITO. L'altro più sottile o rimesso, usato più di rado: come SPOSA, ROSA, ACCUSA, SDENTATO, SVENATO. In questo secondo suono non si raddoppia giammai, ne anche si pone in principio della parola, se non quando, immediatamente, ne segue una consonante: come SMERALDO, sdentato, ec. Consente dopo di se, nel principio della parola, tutte le consonanti, salvo la Z. Nel mezzo della parola, e in diversa sillaba, riceve, dopo di se, le medesime consonanti, ma più malagevolmente: e, per lo più, in composizione, con la preposizion DIS o MIS: come DISDETTA, MISLEALE: ma col C, P, T, s'accoppia frequentemente, senza difficultà: come TASCA, CESPUGLIO, PRESTO. Quando è posta avanti al C, F, P, T, si dee pronunziare nel primo modo, cioè, col suon più gagliardo: come SCALA, SFORZO, VESPA, STUDIO, CESTO: ma avanti al B, D, G, L, M, N, R, V, si pronunzia col suono più sottile, o rimesso: come SBARRA, SDEGNO, SGUARDO, SLEGARE, SMANIA, SNELLO, SRADICARE, SVENTURA. Avanti di se ammette la L, N, R, in mezzo alla dizione, e in diversa sillaba: come FALSO, MENSA, ORSO. Raddoppiasi nel mezzo della parola, come l'altre consonanti, dove lo ricerca il bisogno.
148) Dizion. 1° Ed. .
G
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pag.375



2) id: 919e05438d024a83834ff042946bf965)
Definiz: lettera compagna del C, laquale, anch'ella, ha due suoni diversi, perchè posta avanti all'A, O, U, ha il suono più rotondo, come GALLO, GOTA, GUSTO e avanti all'E, ed I, ha il suono più sottile, o aspirato, come GENTE, GIRO; onde, per necessità di proprio carattere, per servircene nel primo suono con la E, e con l'I, pogniamo dopo la H, come GHERONE, GHIRO. Questo Gh, quando ne seguita l'I, ha anch'egli due suoni, l'uno più rotondo, e grosso, come GHIRLANDA, VEGGHI dal verbo vedere: l'altro più sottile, e schiacciato, il quale, per lo più, avviene, quando all'I segue un'altra vocale, come GHIANDA, GHIERA, VEGGHIA: e a cotali suoni, per isfuggire errore, sarebbe bisogno proprio carattere a ciascheduno. Delle consonanti riceve dopo di se, nella stessa sillaba, la L, N, R. Come NEGLETTO, GLORIA, EGLI, REGNO, INGRATO, GRETOLA: bene è vero, che dopo la L, dove non seguita l'I, per esser suono, per sua durezza sfuggito da questa lingua, si truova di rado. Quando alla L col G avanti, seguita l'I, intal caso ha due suoni: l'uno più rotondo, e grosso, come NEGLIGENTE, il quale non è molto ricevuto da noi: l'altro più sottile, o schiacciato, come GIGLIO, FOGLIO: e questo è nostro proprio. Aggiunto, come s'è detto, il G alla L, e N, gran parte gli fa perdere del suo suono, come AGLIO, RAGNA. Consente avanti di se La L, N, R. S nel mezzo della parola, e in diversa sillaba, come VOLGO, VANGA, VERGA, DISGREGARE, benchè la S si trovi in mezzo di rado, e per lo più, in composizione, con la preposizione DIS. Ma nel principio di parola, più frequentemente, come SGARARE: e si pronunzia sempre la S avanti al G, nel secondo modo, cioè nel suono più rimesso, come nella voce ACCUSA. Raddoppiasi questa lettera nelle nostre voci molto spesso, come POGGIO, OGGI, ec.
149) Dizion. 1° Ed. .
CUCCIOLINO
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pag.241



1) id: 3b675302deb9440287703398ce80205c)
Esempio: Tavol. rttond. ritond. Egli avea la più bella dama, e lo più fedel servigiale, e la più fedel servigiale, e lo più forte cavallo, e lo miglior cucciolino, che avesse niuno barone del Mondo. E qui, cucciolino è preso per cagnuolo, senza altra distinzione.
150) Dizion. 1° Ed. .
MANIFESTISSIMAMENTE
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pag.506



1) id: 2353fa68d79844b7aacc051abae723f4)
Esempio: lib. dicer. G. S. Diede manifestissimamente a vedere.


2) id: fabef580b4ca4049aff3cfcffa33b7b0)
Esempio: Collaz. S. Pad. Egli, il cui animo noi conosciavamo manifestissimámente, che era crudo.
151) Dizion. 1° Ed. .
GIOVANESCO
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pag.386



1) id: f69c698c686845aebea8b7a89ab41639)
Esempio: Valer. Mass. G. S. Entrato appena ne' giovaneschi anni.
152) Dizion. 1° Ed. .
STURARE.
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pag.860



1) id: 77ea35bdaed74ac9ab2c236b33f38f2a)
Esempio: Fr. G. S. Or vi sturate bene gli orecchi.


2) id: 89a1bf410c51407bab79828dd9138aa5)
Esempio: Vit. S. Pad. Sì gli disse, che sturasse un canal d'acqua, che v'era, e innaffiasse l'orto.
153) Dizion. 1° Ed. .
A
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pag.1



1) id: 10e2d4d4a33d4a72a11ce394f125f561)
Esempio: Tavol. dicer. Noi siamo tanti, che tutti li potemo tosto acchiudere: non ci converrà guari combattere a sì poca gente.
154) Dizion. 1° Ed. .
ACCHIUDERE
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pag.10



1) id: fbed4c7dd92c47caa1c38720f8a4d8f0)
Esempio: Tavol. dicer. Noi siamo tanti, che tutti li potemo tosto acchiudere, non ci converrà guari combattere a sì poca gente.


2) id: 73d1b7997a814e92b893519356a63234)
Esempio: Vit. S. Pad. Vedendo con gli occhi suoi la sua moglie peccar con un'altro avoltero, acchiuso d'una grande tristizia, non disse lor nulla [cioè compreso] Lat. correptus.
155) Dizion. 1° Ed. .
ABORTIVO
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pag.8



1) id: 990c7986080a4df59422b08b1f65432a)
Esempio: Mor. S. G. Or posson veníre all'eterna requie gl'infanti abortivi?
156) Dizion. 1° Ed. .
APPARECCHIATORE
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pag.63



1) id: 18f0a3bb873f481c9242bf81ff48e9fe)
Esempio: Vit. S. G. B. Pace teco, apparecchiatore della mia vita.
157) Dizion. 1° Ed. .
CAVALCHERESCO
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pag.165



1) id: 707aebf1ee434bc88441bd6db2ec3acc)
Esempio: Salust. Iug. G. S. Tutti i cavalchereschi segni aveano oscurati, e nascosi:


2) id: e108ccc3ac944ea1870dadf911e2ae4d)
Esempio: Guid. G. Egli era huomo fortissimo, e coraggioso in battaglia, e cavalcheresco.
158) Dizion. 1° Ed. .
DISMISURATO
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pag.284



1) id: e2c3fdfedbad472bad2f94672cf405f3)
Esempio: Salust. Iug. G. S. La sua virtù è suta grandissima, e dismisurata.
159) Dizion. 1° Ed. .
PREZZOLARE
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pag.650



1) id: 5247d3438bec476a929932e007027f2a)
Esempio: Valer. Mass. G. S. Sofferendo, che 'l Lucano occultamente prezzolasse la meretrice.