Lessicografia della Crusca in rete

Volume 1 - Dizionario 1° Ed.
120) Dizion. 1° Ed. .
MISAGIO
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MISAGIO.
Definiz: Disagio. Lat. incommodum.
Esempio: G. V. 9. 320. 2. Faccendo loro far tormenti, e grandi misagi, sanza niuna umanità.
Esempio: Sen. Pist. In loro non ha fior d'agio, e se ve n'ha fiore, e' v'ha assai più misagio.
Esempio: Amm. ant. Nel misagio vaglion peggio le zampogne, che esso misagio.
Esempio: E Amm. ant. appresso. Chi teme lo misagio, di rado vi viene.

121) Dizion. 1° Ed. .
MISAVVEDUTAMENTE
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MISAVVEDUTAMENTE.
Definiz: Allo 'mprovviso. Lat. improvisò, de improviso.
Esempio: Paol. Oros. Però Sparta misavvedutamente assalío, e, sanza far battaglia, vinse il nimico [cioè senza che 'l nemico se n'accorgesse]

122) Dizion. 1° Ed. .
MISAVVENIMENTO
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MISAVVENIMENTO.
Definiz: Disavventura. Lat. Infortunium.
Esempio: Amm. ant. Li misavvenimenti non hanno poder di danneggiar la costanza.

123) Dizion. 1° Ed. .
MISAVVENIRE
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MISAVVENIRE.
Definiz: Incontrar male, avvenir male, succeder male. Lat. infoeliciter succedere.
Esempio: Liv. M. Che credete, ch'egli avesse fatto, s'egli ci fosse misavvenuto della battaglia?
Esempio: E Liv. M. di sotto. Non era neente maraviglia, s'egli era loro misavvenuto, perocch'egli avéno impresa fellonosa guerra.

124) Dizion. 1° Ed. .
MISAVVENTURA
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MISAVVENTURA.
Definiz: Disavventura. Lat. infortunium.
Esempio: Amm. ant. Nelle misavventure il riso si riceve per ingiuria.
Esempio: E Amm. ant. appresso. Chi si chiama bene avventuroso, provata ha la misavventura.

125) Dizion. 1° Ed. .
MISCHIA
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MISCHIA.
Definiz: Quistione, riotta. dal mischiarsi insieme, que' che s'azzuffano. Lat. rixa, lis.
Esempio: M. V. 6. 57. Fece muovere certi di sua setta, i quali cominciarono mischia con quelli cittadini.
Esempio: Albert. cap.... L'huomo adiroso incomincia le mischie, ma colui, ch'è sofferente mitiga le 'ncominciate.
Definiz: E per similit. dispúta. Lat. quaestio.
Esempio: Bocc. 96. 2. E perciò io, che in animo alcuna cosa dubbiosa forse avea, veggendovi per le già dette alla mischia, una ve ne dirò, ec.

126) Dizion. 1° Ed. .
MISCHIAMENTO
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MISCHIAMENTO.
Definiz: Il mischiare. mescuglio. Lat. permixtio, confusio.
Esempio: Cr. 1. 4. 4. Il loto la mondifica, e la disvizia da ogni estraneo mischiamento.
Esempio: Tes. Br. 1. 14. Ella scema la sua nobiltà, per lo mischiamento del corpo, ch'è fiebole, e debole, onde la fa peccare.
Esempio: Fr. Giord. D. L'altra cagione, perchè elle si sozzano, e si macolano, si è, per lo mischiamento insieme, come vedete.
Esempio: Amm. ant. I malvagi insozzan la dignità, per lor mischiamento.

127) Dizion. 1° Ed. .
MISCHIANTE
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MISCHIANTE.
Definiz: Che mischia. Qui, che fa mischia, romoreggiante. Lat. rixans, litigiosus.
Esempio: Liv. dec. 3. Non riposerà giammai la nostra Città, non rifinerà giammai il mischiante popolo, fin che li padri non corrano sopra la plebe.

128) Dizion. 1° Ed. .
MISCHIANZA
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MISCHIANZA.
Definiz: Mescolamento. Lat. immistio.
Esempio: Pallad. Le ghiove non sieno bianche, o vero ignude, o vero sabbione, sanza mischianza d'altra buona terra.
Esempio: Collaz. S. Pad. O vero noi siamo francati dalla corruzione, e dalla mischianza della carne.
Esempio: Amm. ant. Di rado fa mischianza bellezza con senno.

129) Dizion. 1° Ed. .
MISCHIARE
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MISCHIARE.
Definiz: Mescolare. Lat. immiscere, commiscere.
Esempio: N. ant. proem. 2. E se li fiori, che proporremo, fossero mischiati tra molte altre parole, non vi dispiaccia.
Esempio: Com. Inf. c. 30. Prima quando li disse, per poco teco non mi mischio, e poi porse a questa puntura la medicina [cioè non m'adirò, da mischia per rissa]
Esempio: Dan. Par. cant. 4. Che la forza al voler si mischia, e fanno Sì, che scusar non si posson l'offense.
Esempio: Petr. Son. 63. Ch'a poco a poco par, che 'l tempo mischi.
Esempio: E Petr. cap. 2. Vedi Sichen, e 'l suo sangue, ch'io mischio, Della circoncisione, e della morte.

130) Dizion. 1° Ed. .
MISCHIATAMENTE
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MISCHIATAMENTE.
Definiz: Mescolatamente, con mescuglio. Lat. permistè, confusè.
Esempio: Cr. 6. 2. 8. Se mischiatamente si seminino, quando saranno cresciute, si divelgano quelle, che saranno da trasporre.
Esempio: Petr. huom. Ill. Rotto l'ordine mischiatamente in ogni parte, nuovamente ciascuna parte correva contra i nimici.
Esempio: G. V. 9. 229. 5. Come a quelli della setta, che non reggeano mischiatamente.

131) Dizion. 1° Ed. .
MISCHIATO
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MISCHIATO.
Definiz: Add. Lat. mistus, permistus.
Esempio: G. V. 5. 9. 1. E ciò fu per troppa grassezza, e riposo, mischiato con la superbia ingratitudine.
Esempio: E G. V. lib. 6. 59. 2. Fuggendo i Volterrani, per ricoverare nella Città ec. i Fiorentini mischiati co' Volterrani, ec.
Esempio: E G. V. lib. 1. 20. 2. La loro Signoría è mischiata molto de' nostri fatti della Città di Firenze.
Esempio: Dan. Inf. c. 3. Mischiate sono a quel cattivo coro.
Esempio: E Dan. Inf. appresso. Elle rigavan lor di sangue il volto, Che mischiato di lagrime.
Esempio: E Dan. Par. 32. Giù la gran luce mischiata con quella.

132) Dizion. 1° Ed. .
MISCHIATURA.
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MISCHIATURA.
Definiz: Mischiamento. Lat. permistio.
Esempio: Mor. S. Greg. E così, per questa mischiatura di vizj, lo ipocrito non da in se lo color puro.

133) Dizion. 1° Ed. .
MISCHIO
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pag.532

MISCHIO.
Definiz: Sust. mescuglio. Lat. confusio, permistio.
Esempio: Dan. Par. 25. Si quietò con esso il dolce mischio.
Esempio: Com. Purg. 6. Non ne sono insieme, e però tal mischio non si confà.

134) Dizion. 1° Ed. .
MISCREDENTE
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MISCREDENTE.
Definiz: Discredente. Lat. incredulus.
Esempio: Tes. Br. 2. 25. E allora fu la cristiana legge confermata, e dannata la miscredente, e gli eretici [cioè infedele]
Esempio: E Tes. Br. lib. 3. 2. Ma la forza de' Saracini miscredenti, hanno la maggior parte occupati.

135) Dizion. 1° Ed. .
MISCREDENZA.
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MISCREDENZA.
Definiz: Mala credenza, l'errar nella fede. Lat. incredulitas.
Esempio: Bocc. n. 6. Avvisando non di ciò alleviamento di miscredenza.
Esempio: Tes. Br. 7. 82. Di miscredenza nasce malizia, picciol cuore.

136) Dizion. 1° Ed. .
MISDIRE
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MISDIRE.
Definiz: Dir male. Lat. obtrectare.
Esempio: Liv. M. anzi cominciò più a biasimare il Re a' Padri, e misdire di lui.
Esempio: E Liv. M. di sotto. Allora cominciò la mala femmina a misdire di suo padre.
Esempio: E Liv. M. di sotto. Misdicendo di loro.
Definiz: ¶ Per contraddire.
Esempio: Tes. Br. 7. 25. Ma se bisogno non fa misdire a cose, che non appartengono a nostro ingegno.

137) Dizion. 1° Ed. .
MISERABILE
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MISERABILE.
Definiz: Ripien di miseria. Lat. miserabilis.
Esempio: Filoc. lib. 1. 56. Il miserabile Re, il cui regno Acheronte circonda.
Esempio: Cavalc. fr. ling. E non t'avvedi, che tu se povero, e nudo: cieco, e misero, e miserabile.

138) Dizion. 1° Ed. .
MISERABILMENTE
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MISERABILMENTE.
Definiz: Con miseria. Lat. miserabiliter.
Esempio: Vit. S. Pad. Enfioe sì miserabilmente, e sì era pieno di piaghe, che pareva un'altro Iobbo.
Esempio: Bocc. Introd. n. 4. Verso l'Occidente miserabilmente s'era ampliata.

139) Dizion. 1° Ed. .
MISERAMENTE
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MISERAMENTE.
Definiz: Con miseria. Lat. miserè, infoeliciter.
Esempio: Bocc. n. 34. 16. Adunque così miseramente, in pochi giorni, i due amanti, senza alcun frutto del loro amore aver sentito, di mala morte morirono.
Esempio: Dan. Inf. c. 14. Che piangean tutti assai miseramente.