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20) Dizion. 2° Ed. . A Apri Voce completa pag.2

2) id: db5e2f1f34224e4c9969b7167e96182f) Esempio: Dan. Purg. c. 6. E disse al Duca andiamo a maggior fretta [cioè in maggiore, o con maggior fretta]

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2) id: a8f734022bb24e27afee89272c373596) Esempio: N. ant. 74. 3. Allora gli restituì a speranza dell'altra maggiore accomandigia. 3) id: a4f759f172d144fa9f4cfe6552804ebd) Esempio: Petr. canz. 4. 1. E mi fece obbliar me stesso a forza. 4) id: 71820f28a5f846e0b1c43038e6f85139) Esempio: E Bocc. nov. 32. 1. Vivea molto ad agura, a guisa Spagnuola [cioè con agurio, per via d'agurj]

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2) id: 3c83cc1130af4fb4b76bf0bed9a1e2ae) Esempio: N. ant. 2. 2. Cotanto dico, che 'l cavallo è nutricato a latte d'asina.

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2) id: b3f30344c6a643a5881be6a14e164734) Esempio: Tavol. dicer. Noi siamo tanti, che tutti li potemo tosto acchiudere: non ci converrà guari combattere a sì poca gente.

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2) id: b048cc9ce6024c33acb14f3ad713cd82) Esempio: Boc. n. 72. 5. A otta a otta la presentava [cioè di quando in quando]

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2) id: ab4d613b3568418496f167249a7f17b9) Esempio: Boc. g. 7. p. 3. I pesci notar vedean per lo lago a grandissime schiere.

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2) id: 30b4456721a84aea9afbff6dea7ab3e5) Esempio: Dan. Purg. 7. Per quanto ir posso a guida mi t'accosto. 3) id: a3bd930c7aa946a7bbb7db373e236659) Esempio: N. ant. 8. 2. Non vendéo ben la mattina, recolsi a mal'agura, e a noia [cioè in mal'agura, e per mal'agura] 4) id: 3a406bf03987425ca95547d0cef4cc33) Esempio: N. ant. 2. non mi rispondere a grado, dimmi sicuramente la verità. 5) id: 53c71e4514634e3ab96e9b6826c4ff41) Esempio: G. V. lib. 5. 3. 3. Il fece eleggere a Re de' Romani. 6) id: 8f80841d07cc4bdabc5a0ab1812def43) Esempio: E G. V. cap. 32. 2. Ritegnendo a loro l'amministragione d'ogni altra cosa del Comune [cioè in loro, o per loro] L. pro se.

27) Dizion. 2° Ed. . A Apri Voce completa pag.2

2) id: 99b60a885c1a478092e85ec0436275db) Esempio: Dan. Purg. 6. Vero è, ch'io dissi a lui, parlando a giuoco [cioè in giuoco, da giuoco, o per giuoco] Lat. ioco.

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2) id: 0dc67dc49e0b4b14ad314b3b9231798a) Esempio: N. ant. 75. 2. Il cavallo era duro, e il fante, non potendolo tener neente, si dirizzò verso il padiglione del Soldano, a sua gran forza.

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2) id: 901dfb5c004b46fd858ec5afce65ee5c) Esempio: N. ant. 65. 8. Or come ebbe tutto affettato, e a fetta a fetta cercato [cioè una fetta dopo l'altra, e a fetta per fetta] Lat. frustillatim.

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2) id: 981af189045147ff9fe1f087c66d7385) Esempio: Liv. M. Gridò a corr'huomo: Signori cavalieri soccoretemi. 3) id: 3d324866c87c40a2a2472580eb37b473) Esempio: E Liv. M. altrove. La bália cominciò a gridare a corr'huomo, soccorrete, buona gente, soccorrete [cioè sì che huom corra] in lat. si direbbe vehementer.

31) Dizion. 2° Ed. . A Apri Voce completa pag.2

2) id: f54de85b54ae46c1802903e857a71380) Definiz: aggiunta a' verbi, alcuna volta diversifica loro il significato, come: COMANDARE ACCOMANDARE: TENERE ATTENERE: COSTARE ACCOSTARE: METTERE AMMETTERE. Alcuna volta lo diversifica, e lo mantiene, come: BATTERE ABBATTERE: OPERARE ADOPERARE. Alcuna volta mantiene appunto lo stesso, come: OMBRARE ADOMBRARE: CUMULARE ACCUMULARE. Alcun'altra accresce lor forza, come: BARBICARE ABBARBICARE.

32) Dizion. 2° Ed. . A Apri Voce completa pag.2

2) id: 7d46872efad3459dbfa017f7dd1ee3ea) Definiz: Aggiunta a' nomi, opera il medesimo, che ne' verbi: come BATTIMENTO ABBATTIMENTO: CUMULAMENTO ACCUMULAMENTO: BARBICAMENTO ABBARBICAMENTO. Eziandio aggiunta, ma non affissa, a' predetti nomi, di lei, e di lor si forma una locuzion, ch'ha forza d'avverbio, come: A MIGLIAIA, A MARTELLO, A RUBA, A ROMORE, A MAN SALVA, e sì fatti, de' quali, come de' soprallegati, favelleremo, co' loro esempli, a' lor luoghi.

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2) id: 01f4045886f84732aea9a7db1ec2380d) Esempio: Bocc. n. 27. 14. La qual morte io ho tanto pianta, quanto dolente a me. 3) id: 0019647eac8c47daa2b9c0cbe8787f5e) Esempio: Pass. 19. E consigliastimi, ec. che, misero a me, ancora era tempo di trovar misericordia.

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2) id: 9292c5d936de46778c0fdda349644194) Esempio: Boc. nov. 7. 6. Avvenne, che trovandosi egli a parigi in povero stato. 3) id: 6c9f3df6b9ee4d268b64820c119f0f2a) Definiz: congiunta a verbo di stato in luogo, vale IN, o NEL 4) id: e190565a21534129a9a2e5e5ac6594df) Esempio: E Bocc. nov. 77. 3. Un giovane, ec. avendo lungamente studiato a Parigi. 5) id: 8f2d1b9c903c445ca36f982d5270c2ce) Esempio: E Bocc. nov. 89. 10. Il quale a capo del ponte si sedea.

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2) id: 34796e1f9d9748f281c155263949ee49) Esempio: E Bocc. Introd. num. 11. Ora a quella taverna, ora a quell'altra andando. 3) id: e71cc904c4ba4e4d8571205ba48ccafb) Definiz: congiunta a verbi di moto, vale il lat. ad. 4) id: cce1ed37bc1843958b581b406268d9af) Esempio: Boc. n. 15. tit. Andreuccio, ec. con un rubino si torna a casa sua.

37) Dizion. 2° Ed. . A Apri Voce completa pag.2

2) id: 1a28e88353e84e7dba5abb552116c884) Esempio: E Bocc. nov. 31. 16. Tancredi, ne a negare, ne a pregar son disposta. 3) id: 067baf0b2a3f4ea29804df54b2d24e9e) Esempio: E Bocc. nov. 79. 20. Che cosa è a favellare, e ad usar co' savi. 4) id: c81d4ad7c71b42039708daabf9505de9) Esempio: Boc. n. 52. 6. Cominciava a ber così saporitamente questo suo vino. 5) id: b722734992164737993e6a93055e27b0) Esempio: E Bocc. nov. 13. 5. cominciarono a vendere, e impegnare le posessioni. 6) id: 31a417777b78445493cc357197119904) Definiz: congiunta con gl'infiniti, ha quasi forza di AL, o IL, e perciò viene a dar loro quasi forza di sustantivo.

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2) id: 0c6e43d67bdf46c18a07e5745a896f0e) Esempio: Bocc. n. 40. 5. A trargli l'osso potrebbe guerire [cioè col trargli l'osso]

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2) id: 367ce15fa4604f2c98be59f6c07c82fe) Esempio: E Bocc. n. 5. 4. A dire alla donna, che, ec. l'aspettasse a desinare. 3) id: caa56c4f5ce443458e2a91c5254e5f6f) Esempio: Bocc. nov. 31. 23. Va con le femmine a spander lagrime. 4) id: c8c26f55dd17443d91d5e7eb1198b1ff) Definiz: E talora, pur congiunta con gl'infiniti, vale il lat. ad

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