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2° Edizione
Diz Giu. totali
25578 23 25601 forme
16920 17 16937 occorrenze
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1) Dizion. 2° Ed. .
B
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pag.103



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Definiz: Lettera, assai simile al P. e all'V consonante, dicendosi molte voci con l'una, e con l'altra scambievolmente: come SERBARE, e SERVARE, NERBO, e NERVO, BOCE, e VOCE, PUBBLICO, e PIUVICO. Delle consonanti riceve dopo di se, nella medesima sillaba, la L, e la R, e vi perde alquanto di suono, come, OBBLIGO, PUBBLICO, BRACCIO, OMBRA, benchè, con la L, di rado si truovi appresso i Toscani, ne mai in principio di parola, come pronunzia a loro più strana, salvo alcune voci Latine, come, BLANDO, BLANDIMENTO, ec. Consente avanti di se, in mezzo di parola, ma in diversa sillaba, la L, M, R, S, Come ALBUME, LEMBO, ERBA, USBERGO, quantunque si trovi di rado con la S, in mezzo della parola, e, per lo più, ne' verbi composti con la proposizione DIS, come DISBRIGARE. Usasi più frequentemente in principio di parola, come SBANDITO, SBATTERE. E deesi sempre la S. avanti al B, pronunziar col suon più sottile o rimesso, come nella voce ACCUSA, di che si dice nella lettera. S. Puossi raddoppiar nel mezzo della parola, quando egli occorre, come, NEBBIA, TREBBIO.
2) Dizion. 2° Ed. .
APPARECCHIATORE
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pag.62



1) id: fd70e120ce9f4ac49af2123334fd9eb4)
Esempio: Vit. S. G. B. Pace teco, apparecchiatore della mia via.
3) Dizion. 2° Ed. .
TEMOROSAMENTE.
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pag.866



1) id: 25ae6a08a850474091b5d8e2252c989b)
Esempio: G. V. 7. 9. 7. Tutti temorosamente disson di sì.
4) Dizion. 2° Ed. .
TIMOROSAMENTE
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pag.876



1) id: 1505e2a1a3574acc89e5d6a60c98b99a)
Esempio: G. V. 7. 193. 7. Tutti temorosamente disson di sì.
5) Dizion. 2° Ed. .
ORIENTE
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pag.564



1) id: 981aada2e1c640b68e233380a8aaa86d)
Esempio: B. Bocc. g. 7. p. 1. Ogni stella era già delle parti d'Oriente fuggita.


2) id: d5eab6eb6d204956902ba758325b0dbc)
Esempio: E Bocc. g. 1. p. 1. Era già l'oriente tutto bianco.


3) id: ffae2497e7214515a49b43ce1a1d9bba)
Esempio: Bocc. g. 3. p. Pareva loro essere tra tutta la spezieria, che nacque in oriente.
6) Dizion. 2° Ed. .
TURCIMANNO.
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pag.903



1) id: a4eb05af93c84d8d803b86d48772b5b6)
Esempio: G. V. 7. 144. 7. E Turcimanni v'avea di tutte lingue.
7) Dizion. 2° Ed. .
S
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pag.733



2) id: d603857670bb4581b2baae2525ee657e)
Definiz: Lettera di suon vemente, come la R. posta in composizion co' suo' primitivi, ha forza molte volte, di privativo: come CALZARE SCALZARE, MONTARE SMONTARE. Alle volte d'accrescitivo: come, PORCO SPORCO, MUNTO SMUNTO. Alle volte di frequentativo: come BATTERE SBATTERE. Alle volte non opera nulla, valendo lo stesso: CAMPARE SCAMPARE, BANDITO SBANDITO, BEFFARE SBEFFARE. Appo di noi ha due varj suoni: il primo più gagliardo, e, a noi, più familiare: come CASA, ASSE, SPIRITO. L'altro più sottile o rimesso, usato più di rado: come SPOSA, ROSA, ACCUSA, SDENTATO, SVENATO. In questo secondo suono non si raddoppia giammai, ne anche si pone in principio della parola, se non quando, immediatamente, ne segue una consonante: come SMERALDO, sdentato, ec. Consente dopo di se, nel principio della parola, tutte le consonanti, salvo la Z. Nel mezzo della parola, e in diversa sillaba, riceve, dopo di se, le medesime consonanti, ma più malagevolmente: e, per lo più, in composizione, con la preposizion DIS o MIS: come DISDETTA, MISLEALE: ma col C, P, T, s'accoppia frequentemente, senza difficultà: come TASCA, CESPUGLIO, PRESTO. Quando è posta avanti al C, F, P, T, si dee pronunziare nel primo modo, cioè, col suon più gagliardo: come SCALA, SFORZO, VESPA, STUDIO, CESTO: ma avanti al B, D, G, L, M, N, R, V, si pronunzia col suono più sottile, o rimesso: come, SBARRA, SDEGNO, SGUARDO, SLEGARE SMANIA, SNELLO, SRADICARE, SVENTURA. Avanti di se ammette la L, N, R, in mezzo alla dizione, e in diversa sillaba: come FALSO, MENSA, ORSO. Raddoppiasi nel mezzo della parola, come l'altre consonanti, dove lo ricerca il bisogno.
8) Dizion. 2° Ed. .
G
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pag.366



2) id: 503efe1e2cf84fcbad343d31e06ebac3)
Definiz: Lettera compagna del C, laquale, anch'ella, ha due suoni diversi, perchè posta avanti all'A, O, U, ha il suono più rotondo, come GALLO, GOTA, GUSTO: e avanti all'E, ed I, ha il suono più sottile, o aspirato, come GENTE, GIRO: onde, per necessità di proprio carattere, per servircene nel primo suono con la E, e con l'I, pogniamo dopo la H, come GHERONE, GHIRO. Questo Gh, quando ne seguita l'I, ha anch'egli due suoni, l'uno più rotondo, e grosso, come GHIRLANDA, VEGGHI dal verbo vedere: l'altro più sottile, e schiacciato, il quale, per lo più, avviene, quando all'I segue un'altra vocale, come GHIANDA, GHIERA, VEGGHIA: e a cotali suoni, per isfuggire errore, sarebbe di bisogno proprio carattere a ciascheduno. Delle consonanti riceve dopo di se, nella stessa sillaba, la L, N, R. Come NEGLETTO, GLORIA, EGLI, REGNO, INGRATO, GRETOLA: bene è vero, che dopo la L, dove non seguita l'I, per esser suono, per sua durezza sfuggito da questa lingua, si truova di rado. Quando alla L, col G avanti, seguita l'I, in tal caso ha due suoni: l'uno più rotondo, e grosso, come NEGLIGENTE, il quale non è molto ricevuto da noi: l'altro più sottile, o schiacciato, come GIGLIO, FOGLIO: e questo è nostro proprio. Aggiunto, come s'è detto, il G alla L, e N, gran parte gli fa perdere del suo suono, come AGLIO, RAGNA. Consente avanti di se La L, N, R, S. nel mezzo della parola, e in diversa sillaba, come VOLGO, VANGA, VERGA, DISGREGARE, benchè la S si trovi in mezzo di rado, e per lo più, in composizione, con la preposizione DIS. Ma nel principio di parola, più frequentemente, come SGARARE: e si pronunzia sempre la S avanti al G, nel secondo modo, cioè nel suono più rimesso, come nella voce ACCUSA. Raddoppiasi questa lettera nelle nostre voci molto spesso, come POGGIO, OGGI, ec.
9) Dizion. 2° Ed. .
MANIFESTISSIMAMENTE
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pag.495



1) id: e211292d70d24915953de7ba843a9820)
Esempio: lib. dicer. G. S. Diede manifestissimamente a vedere.


2) id: b8a8c8814f334f6b991bca3f38d2f427)
Esempio: Collaz. S. Pad. Egli, il cui animo noi conosciávamo manifestissimamente, che era crudo.
10) Dizion. 2° Ed. .
OPPOSITO
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pag.560



1) id: 36f531d393784e4e8f7a7dca39ac50dd)
Esempio: G. V. 11. 2. 7. All'opposito del segno dell'ariete.
11) Dizion. 2° Ed. .
DIVERSAMENTE
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pag.292



1) id: 46c9e25f97e94c53a6ce111d8f00b93b)
Esempio: Bocc. g. 3. 7. Diversamente da diversi fu intesa.


2) id: c332d0cd5bf9481a84092737a4c95523)
Esempio: G. V. 9. 233. 1. Non furon sentiti, perchè pioveva diversamente.


3) id: 6e0e4944ec3e4453a25e088beda2d20b)
Esempio: E G. V. lib. 11. 1. 1. Quello dì della Tusanti, cominciò a piover diversamente in Firenze.
12) Dizion. 2° Ed. .
INNANZI
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pag.439



1) id: 19c9f5cda8084922a7970ca13e584904)
Esempio: G. Vill. 7. 13. 6. Come innanzi faremo menzione.
13) Dizion. 2° Ed. .
PERPETUALE
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pag.600



1) id: 11d95da25a0c4e24a4fb6e3ec6ea2755)
Esempio: G. V. 7. 25. 5. Condannóllo a perpetuale carcere.
14) Dizion. 2° Ed. .
STURARE.
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pag.849



1) id: 7e307c5b8b0442a88a67ed961fbd7034)
Esempio: Fr. G. S. Or vi sturate bene gli orecchj.


2) id: a9ee573b14cd4e53bb4983008fb91cdc)
Esempio: Vit. S. Pad. Sì gli disse, che sturasse un canal d'acqua, che v'era, e innaffiasse l'orto.
15) Dizion. 2° Ed. .
TALLONE.
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pag.862



1) id: 5780c16ac4fa4c32ae9d6f05b6c9553f)
Esempio: G. V. 2. 7. 7. Le calze senza pedúli, infino a' talloni, legate con coregge.


2) id: aa21bc48b8f748bd9adc650839846c40)
Esempio: Mor. S. Greg. Il Profeta è menato per l'acque infino a' talloni.
16) Dizion. 2° Ed. .
A PETTO
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pag.60



1) id: 2b3966af67fd47d391162a929d1f5574)
Esempio: G. V. 7. 27. 7. E stavano aringati l'una schiera a petto l'altra, buona pezza.


2) id: 19b5eb6d63884f448266df8516b9aa73)
Esempio: E G. V. lib. 5. 31. 2. ed avevanvi fatto a petto il castello del Montale.
17) Dizion. 2° Ed. .
BASTONE
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pag.112



1) id: a5c2ac6e696d46db8fabc05a87886314)
Esempio: G. V. 7. 9. 7. Allora un baron del Re lo battè forte d'un bastone.
18) Dizion. 2° Ed. .
ASTENERE
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pag.83, in realtà 87



1) id: 01975f19885547ed82c843388ccfaa80)
Esempio: Bocc. g. 7. Infine. Dal nostro dilettevole novellare ci astegniamo.


2) id: 105554cffb2b4a01b2ea03f6705889dd)
Esempio: Tes. Br. 7. 14. Astenetevi da laide parole, ch'elle nutriscon follía.
19) Dizion. 2° Ed. .
TRAVIARE
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pag.895



1) id: 1ed3afb8054046ea8ed8a9f903ba1664)
Esempio: G. V. 11. 7. 8. Incontanente da Guales il traviarono.
20) Dizion. 2° Ed. .
CONTASTO
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pag.214



1) id: 12c6f021ab9642cda22f621656464f99)
Esempio: G. V. 7. 25. 2. E sanza niuno contasto passò.