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2° Edizione
Diz Giu. totali
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280) Dizion. 2° Ed. .
DI NASCOSO
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pag.266



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Esempio: G. Vill. 9. 305. 11. Non si lasciò trovare, anzi si partì di nascoso.


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Esempio: Bocc. n. 31. 31. Poichè a grado non ti fu, che io tacitamente, e di nascoso, con Guiscardo, vivessi.


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Esempio: E G. V. lib. 8. 92. 4. Quando il lor maestro si consagrava, era di nascoso. Così si legge nel miglior testo.
281) Dizion. 2° Ed. .
DI RINCONTRO
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pag.266



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Esempio: G. Vill. 12. 26. 2. E per simil modo avvenne nel porto di Pera in Romanía, di rincontro a Gostantinopoli.
282) Dizion. 2° Ed. .
DI NETTO
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pag.266



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Definiz: posto avverbialm. Di colpo, in un colpo solo, tutto in un tratto: come: tagliar di netto, gittar di netto, saltar di netto, e dimostra agilità, e destrezza. Lat. unica vice.


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Esempio: Bocc. n. 79. 42. E con essa, sospintolsi daddosso, di netto, col capo innanzi, il gittò.
283) Dizion. 2° Ed. .
DI NOVELLO
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pag.266



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Definiz: posto avverbialm. Di nuovo, di corto. Lat. nuper, paulo ante.


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Esempio: M. V. 1. 81. Temeano forte del Signor di Melano, ch'avea preso di novello la Città di Bologna.


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Esempio: Tes. Br. 4. 6. Egli va suso per le canne, che sono tagliate di novello, tanto che 'l sangue gli esce de' piedi in grande abbondanza.
284) Dizion. 2° Ed. .
DI NUOVO
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pag.266



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Esempio: Bocc. n. 23. 17. E di nuovo ingiuriosamente, e crucciato, parlandogli.


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Esempio: Dan. Purg. 22. Tacevansi amenduno già li poeti Di nuovo attenti.


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Esempio: G. V. 11. 39. tit. I Fiorentini crearono di nuovo l'uficio del Conservadore.
285) Dizion. 2° Ed. .
DI PESO
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pag.266



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Esempio: Bocc. nov. 79. 36. Poscia presala di peso, credo ch'io la portassi presso a una balestrata.


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Definiz: posto avverbialm. Con sospendimento: metaf. dal pesar della stadéra: pigliare un di peso. Lat. aliquem sublimem rapere.
286) Dizion. 2° Ed. .
DI PIANO
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pag.266



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Esempio: Dan. Inf. c. 22. Denar si tolse, e lasciógli di piano, Sì come e' dice.
287) Dizion. 2° Ed. .
DI PIATTO
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pag.266



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Definiz: L'usiamo anche, per, di nascosto: onde star di piatto.


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Esempio: Franco Sacch. E dalle una buona di piatto.


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Esempio: Morg. Ma col battaglio non dava di piatto.


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Esempio: Ber. Orl. Che si menasser le spade di piatto.


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Definiz: posto avverbialm. S'accompagna co' verbi DARE, e MENARE, onde: Dar di piatto, Menar di piatto, vale percuotere, o tirar colpo, col pian dell'arme. Vedi Fl. 33.


7) id: dd4d845cb26a4ec9b45e95e77af0633c)
Esempio: Ar. Fur. Ma quel che più fiate, e più di piatto, con lei fu.
288) Dizion. 2° Ed. .
DI PIGLIO
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pag.266



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Definiz: posto avverbialm. Sempre s'accompagna col verbo DARE. Dar di piglio, che vale pigliare, e dinota un non so che di prestezza, e di violenza. Lat. arripere.


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Esempio: Franc. Sacch. rim. Ch'a questa vecchia voi diate di piglio.


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Esempio: Rim. ant. Aut. incer. canz. 7. Vede allegro dar di piglio.


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Esempio: Dan. Inf. c. 12. Ei son tiranni, Che dier nel sangue, e nell'aver di piglio.


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Esempio: Passav. Prol. Conviene, che sieno molto accorti a dar di piglio, e fortemente tenere alcuna tavola, o legno della rotta nave.
289) Dizion. 2° Ed. .
DI POCO
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pag.266



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Esempio: Dan. Infer. c. 9. Di poco era di me la carne nuda, Ch'ella mi fece entrar.


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Esempio: G. Vill. 12. 8. 15. E i più furono de' grandi, che di nuovo erano stati rubelli, rimessi in Firenze di poco


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Esempio: Bocc. n. 20. 4. E di poco fallò, che egli, quella una, non fece tavola.


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Esempio: G. V. 9. 119. 2. Fu sconfitto, e atterrato, e fedito, e di poco scampò la vita.
290) Dizion. 2° Ed. .
DI POI
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pag.266



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Esempio: G. V. 11. 30. 1. Avendo la lega di Lombardia, ec. molto afflitta la Città di Parma, dipoi, ch'ebbono il castello di Colornio.
291) Dizion. 2° Ed. .
DI PRESENTE
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pag.266



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Esempio: Bocc. n. 1. 17. E farebbe, che di presente gli sarebbe apportato.


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Esempio: Cresc. 9. 17. 1. Se non si soccorre di presente, subitamente morrà il cavallo.


4) id: e200c3596a874ecdbd7518c2b1009ef5)
Esempio: E Bocc. nov. 84. 4. Venne questa cosa sentita al Fortarrigo, il qual di presente fu all'Angiolieri, ec.
292) Dizion. 2° Ed. .
DI POSTA
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pag.266



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Definiz: Dare alla palla DI POSTA. Vale dare alla palla levata in aria prima ch'ella percuota in terra. Di qui usiamo di posta in significato di subito, senza interposizione.
293) Dizion. 2° Ed. .
DI PRESSO
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pag.266



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Esempio: Vit. S. Gio. Bat. Aspettavano fermamente di presso il Salvatore Qui pare, che vaglia in breve. Latin. brevi, non multo post.


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Esempio: Dan. Inf. c. 12. Lo mio Maestro disse: la risposta Farem noi a Chirón costa di presso [cioè da presso.] Lat. cominus.
294) Dizion. 2° Ed. .
DI PRIMA
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pag.266



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Esempio: Dan. Purgat. 14. Allo splendore assai più che di prima.


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Esempio: G. V. 10. 170. tit. come di prima il Re Giovanni di Buemme passò in Italia [cioè la prima volta.] Latin. primitus.


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Esempio: G. V. 12. 75. 1. E sommosse tutto 'l suo reame, ed i suo' amici, per raunar gente maggiore, che di prima.
295) Dizion. 2° Ed. .
DI QUANTO
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pag.266



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Esempio: Sen. Pist. Ma aguale conviene, che i guernimenti, di tanto sieno più forti, di quanto più forza sono le cose, che ci assaliscono.
296) Dizion. 2° Ed. .
DI QUETO
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pag.266



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Esempio: G. V. 6. 19. 4. Federigo, che di queto si credeva entrare in Roma.
297) Dizion. 2° Ed. .
DI QUI
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pag.266



2) id: f2df2f6c908e4bb2985175abda7910e8)
Esempio: Boccac. n. 39. 7. Donna, io ho avuto da lui, ch'egli non ci può esser di qui domane.
298) Dizion. 2° Ed. .
DI RADO
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pag.266



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Esempio: Bocc. n. 30. Alcuna volta le soddisfacea, ma si era di rado, che ec.


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Esempio: Dan. Infer. c. 9. Questa quistion fec'io, e que' di rado, Incontra mi rispose.


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Esempio: M. V. 8. 24. I grandi, e potenti cittadini, ec. vi tornavano di rado.


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Esempio: G. V. 12. 8. 12. Con cittadini avea di rado consigli, e poco gli prezzava.
299) Dizion. 2° Ed. .
DI RICAPO
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pag.269



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Definiz: V. A. posto avverbialm. Di nuovo.


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Esempio: Virg. M. Allora di ricapo, sotto la cava ripa, intorneata d'albori, le tavole mettiamo.