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120) Dizion. 2° Ed. .
INDIGENZA
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pag.423



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Esempio: Cavalc. med. cuor. O Città celestiale, magione sicura, patria piena d'ogni diletto, popolo senza scandolo, abitatori quieti, huomini senza indigenza.
121) Dizion. 2° Ed. .
VIGILIA
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pag.927



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Esempio: Cavalc. Med. cuor. E non cura nostre vigilie, perchè egli non dorme mai, ne cura nostre astinenze, o nostre castità.


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Esempio: Firenz. rim. bur. Già tante, e tante Volte andò sentinella del mio cuore.


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Esempio: Bocc. n. 4. 3. Il vigor del quale ne la freschezza, ne i digiuni, ne le vigilie potevano macerare.


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Definiz: E perchè nella primitiva chiesa s'usava vegghiare in cambio del digiuno, che oggi si fa il giorno avanti alla festa d'alcuni Santi, detto giorno anch'egli, si chiama vigilia.


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Esempio: Bocc. n. 20. Senza mai guardar festa ne vigilia.


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Esempio: Dan. Inf. c. 26. O frati dissi, che per centomila Perigli siete giunti all'Occidente, A questa tanto piccola vigilia [cioè vita]
122) Dizion. 2° Ed. .
LAIDISSIMO
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pag.460



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Esempio: Cavalc. med. cuor. Li beati hanno li corpi chiari, e sottili, lievi, e impassibili, e gli dannati laidissimi, e gravi.
123) Dizion. 2° Ed. .
CAUTO
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pag.167



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Esempio: Cavalc. Medic. cuor. Nelle tentazioni s'esercita, e cresce la prudenza, e la discrezione dell'anima, e diventane più cauta, e avveduta.


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Esempio: Dan. Inf. c. 16. Ah quanto cauti gli huomini esser denno.
124) Dizion. 2° Ed. .
ANGHERIA.
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pag.55



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Esempio: Caval. Med. del cuor. E questi son figurati, per quel Simon Cirenéo, lo qual portoe la croce di Cristo in anghería, cioè a malincuore.
125) Dizion. 2° Ed. .
AVELLERE
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pag.95



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Esempio: Petr. Son. 315. Ch'ogni basso pensier del cuor m'avulse.
126) Dizion. 2° Ed. .
CAGIONEVOLE
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pag.140



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Esempio: Caval. medic. cuor. La prosperità fa gli huomini sì dilicati, e teneri, e cagionevoli, che nulla vogliono, ne possono, per Dio, sopportare.


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Esempio: Boccac. n. 46. 4. Ma perciocchè cagionevole era alquanto della persona, infinattanto, che più forte non fosse, comandò, ec.
127) Dizion. 2° Ed. .
PALPITANTE
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pag.574



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Esempio: Ar. Fur. Con palpitante cuor Ruggiero aspetta.
128) Dizion. 2° Ed. .
PARENTORIO
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pag.579



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Esempio: Cavalc. med. Cuor. La 'nfermità è quasi una citazione, e parentoro, che Dio ci manda, perchè torniamo a ragion con lui.


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Esempio: Boccac. nov. 12. 6. Che m'aiuti di non so, che m'ha fatto richiedere, per una comparigione del parentorio, per lo pericolator suo, il giudice del dificio. Qui è in bocca a un contadino, al quale, sì come è loro uso, fa ogni cosa dire a rovescio.
129) Dizion. 2° Ed. .
CITAZIONE
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pag.183



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Esempio: Cavalc. Med. cuor. La 'nfermità è quasi una citazione, e parentoro, che Dio ci manda, perchè torniamo a ragion con lui.
130) Dizion. 2° Ed. .
SMISURATO
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pag.796



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Esempio: Cavalc. Med. cuor. O dunque smisurata bontà d'Iddio, che ordina, che 'l Mondo ci perseguiti, acciocchè, più correndo, torniamo a lui.
131) Dizion. 2° Ed. .
RADERE.
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pag.659



1) id: b8f3ace7b0864604835d4d2e16c7a5f0)
Esempio: Cavalc. med. cuor. E non può venire la mente a sottigliezza, se non la rade, e purifica la lima dell'altrui pravità.


2) id: 1a9903e26d0b47d19e1c13340aa63ff9)
Esempio: Petr. canz. 2. Che del cuor mi rade Ogni delíra impresa, e ogni sdegno.


3) id: 0a5591d4308e4015918bf97532c45d4a)
Esempio: Amm. Ant. Malagevolmente si rade del cuore quello, che i rozzi huomini si hanno apparato.


4) id: d5a919c353634eec86db0b3657b53509)
Esempio: Dan. Purg. c. 12. Saranno, come l'un del tutto rasi.


5) id: e343824acc4541c6aeda76c977c6570f)
Esempio: Dan. Purg. c. 12. Ma quinci, e quindi l'alta pietra rade.


6) id: 767b24c3072b4d12af1a1515c1b84258)
Esempio: M. V. 3. 61. Erano rimase certe lettere, il mese, e l'altre rase, e sottilmente, per simiglianti lettere rimesse.
132) Dizion. 2° Ed. .
RAFFINARE.
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pag.660



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Esempio: Caval. med. cuor. Lo stesso effetto di questo fuoco si è, che purga, e raffina il cuore, come il fuoco materiale raffina l'oro, e i metalli.


2) id: 398fc745f4064a05bde9c83cee298421)
Esempio: Dan. Purg. c. 8. A' miei portai l'amor, che qui raffina.
133) Dizion. 2° Ed. .
ARRA
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pag.76



1) id: 4764b88ae7a04d6e818c4b0b4857c44e)
Esempio: Caval. Med. del cuor. Qui ha per arra molte afflizioni d'anima, e di corpo, e poi, per pagamento compiuto, se ne va a morte eterna.


2) id: 70ba8e0fdea445e7a49db18522967276)
Esempio: Scal. S. Agost. Acciocchè noi non pensiamo che l'arra sia la somma del pagamento, e del prezzo.


3) id: 594157afab9b4bfb9d10e8c6f6645f01)
Esempio: E Dan. inf. c. 15. Non è nuova agli orecchj miei tale arra, cioè ANNUNZIO.


4) id: e273bdfd895c422c9626558433adf5fe)
Esempio: Bocc. n. 67. 11. E acciocchè tu questo creda, io ti voglio dare un bacio per arra.
134) Dizion. 2° Ed. .
INDUCITORE
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pag.426



1) id: d739d059b0294bea9dba43cd6358dbb0)
Esempio: Cavalc. medic. cuor. Gli occhj sono da reprimere, e raffrenare dalla lascivia della sua voluttà, come rattori, e inducitori a colpa.
135) Dizion. 2° Ed. .
SIMONIACO
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pag.792



1) id: 88f345e360cc49e1a70abe17b67a75b6)
Esempio: Cavalc. Medic. cuor. Vendevano, e comperavano le bestie, e gli uccelli, e prestavano la moneta, e i quali significano li simoniaci.
136) Dizion. 2° Ed. .
ACCINTO
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pag.11



1) id: 58859d0c93724596b446b8e224c9752f)
Esempio: Caval. med. cuor. Vuole aver compagni li suo' servi, anzi, che più è, dice, che gli farà sedere, ed egli, accinto, servirà loro.


2) id: 125f25591cd9432a8f2d0e0ef32f3d15)
Esempio: Med. arb. cr. Quando i piedi de' pescatori, e del suo traditore, il Re di gloria, accinto d'un lenzoletto, devotissimamente, e con molto studio, e sollecitudine, gli lavò.
137) Dizion. 2° Ed. .
VERBIGRAZIA
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pag.919



1) id: e52b60ca8aac45f8ada6a2a5878be841)
Esempio: Cavalc. med. cuor. Fue la giustizia perseguitata dalla giustizia, cioè li giusti dagl'ingiusti: verbigrazia. Ecco Abel, che fu lo primo innocente, ec.
138) Dizion. 2° Ed. .
INVIGORIRE
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pag.453



1) id: 4f587b2608834d7db05fb61be338ab1c)
Esempio: Cavalc. Med. Cuor. Il terzo rimedio si è, che l'huomo, per la penitenzia, invigorisce, e cresce in virtù, e diventa più forte.
139) Dizion. 2° Ed. .
MONACELLO
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pag.527



1) id: bc611bc8bad34cfeb9436abc86105449)
Esempio: Cavalc. med. cuor. come si mostra in quel monacello, lo quale per nullo rimedio, potea vincere le tentazioni, e incedj della carne.


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Esempio: Lor. Med. Canz. Farommi monacella.


3) id: f0342cfc402d4b1ba39d032988899a53)
Esempio: Cavalc. fr. ling. Un monacello giovane, in una badia di San Benedetto.