Lessicografia della Crusca in rete

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2° Edizione
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120) Dizion. 2° Ed. .
MARMOTTA
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pag.496



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Esempio: Dittam. Similemente dico la marmotta, Che 'l maschio suo, per avarizia, caccia, Poi ch'ha la schiena ben pelata, e rotta.
121) Dizion. 2° Ed. .
PROVERBIOSO
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pag.644



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Esempio: Dittam. Così come donzello, a cui l'huom tange Parole proverbiose quando falla Rosso diventa, e 'l fallo fra se piange.
122) Dizion. 2° Ed. .
INSUPERBARE
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pag.444



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Esempio: Dittam. Or dunque quel Signor, che s'insuperba, Come Neron, per gran prosperitade, Ben si può dir, ch'egli ha la testa acerba.
123) Dizion. 2° Ed. .
BILICO.
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pag.122



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Esempio: Dittam. E vidil pien delle mie legioni, Posto per segno in me di monarchía In quella parte, ove 'l bilíco poni.
124) Dizion. 2° Ed. .
ORFANINO
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pag.563



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Esempio: Dittam. L'antico mio fu vostro Cittadino, Uberto Sergio: ed ella. Or va condio, Che lui conobbi, e già 'l vidi Orfanino.
125) Dizion. 2° Ed. .
ASSASSINARE
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pag.83



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Esempio: Dittam. Troppo starei a dirti la rovina, Ch'e' fe de' miei, e come Cassio, e Bruto, Dopo tre anni, insieme l'assassina.
126) Dizion. 2° Ed. .
ARRICCIARE
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pag.77



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Esempio: Dittam. Vecchia mostrava, e 'n su le gambe storta, Arricciava la carne, e ciascun pelo, Come porco, per tema, talor porta.
127) Dizion. 2° Ed. .
COMPRENDIMENTO
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pag.199



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Esempio: Dittam. Appresso a questo confermò costui Signor di questo gran comprendimento, Ond'e' si fe cristian con tutti i sui [cioè circuito].
128) Dizion. 2° Ed. .
MUDA
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pag.533



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Esempio: Dittam. L'aguglia, ch'era dipelata, e nuda, Tolsila al Greco, e a costui la diedi, Che la guardasse, e governasse, in muda.
129) Dizion. 2° Ed. .
SINOPIA
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pag.792



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Esempio: Dittam. Così andando, ed ei, dandomi copia Di molte novità, giugnemmo al Mare, lo quale è rosso sì, che par Sinopia.
130) Dizion. 2° Ed. .
QUINTANA. E chintana
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pag.655



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Esempio: Dittam. Giovani bigordare alle quintani, E gran tornéi, ed una, ed altra giostra Far si vedea con giuochi nuovi e strani.
131) Dizion. 2° Ed. .
TINTURA
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pag.876



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Esempio: Dittam. Ma vedi il Cancro, ch'ancor si glorifica, Che a Pallas diede ingegno, e argomento, Onde la sua tintura più fortifica.
132) Dizion. 2° Ed. .
SCEDA
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pag.751



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Esempio: Dittam. Quanto è folle colui, che si fa scede Della voce d'Iddio, e quanto a lui Danno tornò beffando della fede.
133) Dizion. 2° Ed. .
IMPANTANARE
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pag.407



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Esempio: Dittam. Guarda la sua natura quanto è strana, Tre mesi sta, che tal color non perde, E tre, polvere par, che s'impantana
134) Dizion. 2° Ed. .
MENNO
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pag.509



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Esempio: Dittam. Ch'al Mondo per tal patto venni, E ch'io dovessi venir bene stimo, Che contro a ciò tutti i pensier son menni.
135) Dizion. 2° Ed. .
INTASCARE
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pag.445



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Esempio: Dittam. Or perchè d'ogni mio cibo ti paschi, Notar ti voglio i cittadini appunto, Che meco vedi al tempo, che qui intaschi.
136) Dizion. 2° Ed. .
CONTEGNO
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pag.214



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Esempio: Dittam. Tanto era grande, e di nobil contegno, Ch'i' diceva tra me, ben fu costui, E pare ancor di posseder ben regno.
137) Dizion. 2° Ed. .
GHEZZO
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pag.374



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Esempio: Dittam. Gran leofanti, e questi avean castelli Sopra 'l dosso con ghezzi neri, e strani, E struzzi, e Pappagalli, e altri uccelli.
138) Dizion. 2° Ed. .
GALLINELLE
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pag.366



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Esempio: Dittam. Poi disse guarda nella fronte a quelle, Le qua', da' savj, Pliadi son dette, E che i volgar le chiaman Gallinelle.
139) Dizion. 2° Ed. .
MONDANA
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pag.527



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Esempio: Dittam. Io vedeva per tutto andare a piede Huomini, e femmine, e stare in brigata, Come tra noi le mondane si vede.