Lessicografia della Crusca in rete

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140) Dizion. 2° Ed. .
FRULLARE
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pag.360



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Esempio: Dittam. Per la marina salvatica, e brulla Infino a essa fu la nostra via Col vento, che di là più dritto frulla:
141) Dizion. 2° Ed. .
LUCERNA
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pag.481



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Esempio: Dittam. Ma perchè l'occhio tanto non discerne, E cercar non si può, conviensi al tutto, Che le parole mie ti sien lucerne.
142) Dizion. 2° Ed. .
ARDIGLIONE
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pag.71



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Esempio: Dittam. Ecco la fibbia, ch'è senza ardiglione. Ecco la ricca, e bella mia cintura, Che per gli antichi sì rara si pone.
143) Dizion. 2° Ed. .
BACHEROZZOLO
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pag.103



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Esempio: Dittam. E non dire i' son pover pellegrino, Che i bacherozzol non guardano a quello, Purchè possan far male a lor dimino.
144) Dizion. 2° Ed. .
INDOPARE
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pag.426



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Esempio: Dittam. Ecco di qua nelle parti d'Europa Mi vedea tanto grande, e tanto cara, Qual donna, a cui ogni altro più s'indopa.
145) Dizion. 2° Ed. .
INFAMIGLIARE
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pag.428



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Esempio: Dittam. Ventimila con quattrocento miglia, Del quale il mezzo è manifesto a noi, E 'l dove, e 'l come l'huom ci s'infamiglia.
146) Dizion. 2° Ed. .
DAZIO
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pag.246



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Esempio: Dittam. Qui non si ponea datio alla stadéra Del pan, del vin, del mulíno, e del sale, Che disperasse altrui, com'or dispera.
147) Dizion. 2° Ed. .
SGHEMBO
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pag.786



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Esempio: Dittam. Saliti al sommo del più alto sghembo, Le città vidi, che m'eran dintorno, E sotto a me, com'io l'avessi in grembo.
148) Dizion. 2° Ed. .
SCHEGGIARE
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pag.752



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Esempio: Dittam. E però quel ch'io dico nota, e leggi, Acciocchè sappi seguitar lo remo, che la tua barca non rompi, ne scheggi.
149) Dizion. 2° Ed. .
IMO
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pag.407



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Esempio: Dittam. E so ancor ch'io non sarò lo primo, Ne 'l deretan, che dee far questa via, Che tutti ne convien tornare all'imo.
150) Dizion. 2° Ed. .
PIOTA
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pag.614



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Esempio: Dittam. Io non fu' su per quelle vie remote, ch'ogni mio pelo si converse in fonte, Ed acqua venni dal capo alle piote.
151) Dizion. 2° Ed. .
DISVELARE
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pag.290



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Esempio: Dittam. Omai, per questo mar gli occhj disvela, Disse la guida mia, se tu disij Trovar del filo a tesser la tua tela.
152) Dizion. 2° Ed. .
MORBO
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pag.529



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Esempio: Dittam. Che 'mprima consumar le biade, e l'erba, Poi, in Mar cadute, gittaron tal morbo, che di sei li tre di vita snerba.
153) Dizion. 2° Ed. .
OSPIZIARE
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pag.567



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Esempio: Dittam. Costui di notte, ove sicuro ospizia, Prese lo suo Signor con duo suo' figli, Li quai fe poi morire a gran tristizia.
154) Dizion. 2° Ed. .
ARTIGLIO
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pag.80



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Esempio: Dittam. E se cucito non le avesse i cigli, Per sua viltate Carlo di Buemme, E rotto 'l becco, e schiantato gli artigli.
155) Dizion. 2° Ed. .
BULLETTA
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pag.134



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Esempio: Dittam. Qui si poteva d'uno in altro loco, Passar per le cittadi ad una ad una, Senza costar bullette un gran di moco.
156) Dizion. 2° Ed. .
CHIOSARE
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pag.178



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Esempio: Dittam. Lo sol, che tanto era stato nascoso, Perchè prima i suoi raggi lassù sparse, Delo si scrisse, ed io così lo chioso.
157) Dizion. 2° Ed. .
INCORDATO
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pag.423



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Esempio: Dittam. Ferito a inganno fu da un suo servo, D'una saetta, e quivi cadde in terra La carne fredda, e 'ncordato ogni nervo.
158) Dizion. 2° Ed. .
GRUZZO
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pag.395



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Esempio: Dittam. Come di quà si veggon torme, e gruzzi Di buoi, di là Cammelli, e come ancora, Oche tra noi, vi trovavámo Struzzi.
159) Dizion. 2° Ed. .
RIGAGNOLO
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pag.698



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Esempio: Dittam. Con quel studio, che fa la tela il ragnolo, Ci studiavám, per quel cammino alpestro, E passavámo or questo, or quel rigagnolo.