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Esempio: N. ant. 8. 2. Non vendéo ben la mattina, recolsi a mal'agura, e a noia [cioè in mal'agura, e per mal'agura]


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Esempio: Dan. Purg. 7. Per quanto ir posso a guida mi t'accosto.


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Esempio: N. ant. 2. non mi rispondere a grado, dimmi sicuramente la verità.


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Esempio: G. V. lib. 5. 3. 3. Il fece eleggere a Re de' Romani.


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Esempio: E G. V. cap. 32. 2. Ritegnendo a loro l'amministragione d'ogni altra cosa del Comune [cioè in loro, o per loro] L. pro se.
161) Dizion. 2° Ed. .
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Esempio: Dan. Purg. 6. Vero è, ch'io dissi a lui, parlando a giuoco [cioè in giuoco, da giuoco, o per giuoco] Lat. ioco.
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Esempio: N. ant. 75. 2. Il cavallo era duro, e il fante, non potendolo tener neente, si dirizzò verso il padiglione del Soldano, a sua gran forza.
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Esempio: N. ant. 65. 8. Or come ebbe tutto affettato, e a fetta a fetta cercato [cioè una fetta dopo l'altra, e a fetta per fetta] Lat. frustillatim.
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Esempio: Liv. M. Gridò a corr'huomo: Signori cavalieri soccoretemi.


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Esempio: E Liv. M. altrove. La bália cominciò a gridare a corr'huomo, soccorrete, buona gente, soccorrete [cioè sì che huom corra] in lat. si direbbe vehementer.
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Definiz: aggiunta a' verbi, alcuna volta diversifica loro il significato, come: COMANDARE ACCOMANDARE: TENERE ATTENERE: COSTARE ACCOSTARE: METTERE AMMETTERE. Alcuna volta lo diversifica, e lo mantiene, come: BATTERE ABBATTERE: OPERARE ADOPERARE. Alcuna volta mantiene appunto lo stesso, come: OMBRARE ADOMBRARE: CUMULARE ACCUMULARE. Alcun'altra accresce lor forza, come: BARBICARE ABBARBICARE.
166) Dizion. 2° Ed. .
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Definiz: Aggiunta a' nomi, opera il medesimo, che ne' verbi: come BATTIMENTO ABBATTIMENTO: CUMULAMENTO ACCUMULAMENTO: BARBICAMENTO ABBARBICAMENTO. Eziandio aggiunta, ma non affissa, a' predetti nomi, di lei, e di lor si forma una locuzion, ch'ha forza d'avverbio, come: A MIGLIAIA, A MARTELLO, A RUBA, A ROMORE, A MAN SALVA, e sì fatti, de' quali, come de' soprallegati, favelleremo, co' loro esempli, a' lor luoghi.
167) Dizion. 2° Ed. .
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Esempio: Pass. 19. E consigliastimi, ec. che, misero a me, ancora era tempo di trovar misericordia.


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Esempio: Bocc. n. 27. 14. La qual morte io ho tanto pianta, quanto dolente a me.
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Definiz: congiunta a verbo di stato in luogo, vale IN, o NEL


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Esempio: Boc. nov. 7. 6. Avvenne, che trovandosi egli a parigi in povero stato.


4) id: e190565a21534129a9a2e5e5ac6594df)
Esempio: E Bocc. nov. 77. 3. Un giovane, ec. avendo lungamente studiato a Parigi.


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Esempio: E Bocc. nov. 89. 10. Il quale a capo del ponte si sedea.
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Definiz: congiunta a verbi di moto, vale il lat. ad.


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Esempio: E Bocc. Introd. num. 11. Ora a quella taverna, ora a quell'altra andando.


4) id: cce1ed37bc1843958b581b406268d9af)
Esempio: Boc. n. 15. tit. Andreuccio, ec. con un rubino si torna a casa sua.
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2) id: 1a28e88353e84e7dba5abb552116c884)
Esempio: E Bocc. nov. 31. 16. Tancredi, ne a negare, ne a pregar son disposta.


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Definiz: congiunta con gl'infiniti, ha quasi forza di AL, o IL, e perciò viene a dar loro quasi forza di sustantivo.


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Esempio: Boc. n. 52. 6. Cominciava a ber così saporitamente questo suo vino.


5) id: b722734992164737993e6a93055e27b0)
Esempio: E Bocc. nov. 13. 5. cominciarono a vendere, e impegnare le posessioni.


6) id: 067baf0b2a3f4ea29804df54b2d24e9e)
Esempio: E Bocc. nov. 79. 20. Che cosa è a favellare, e ad usar co' savi.
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Esempio: Bocc. n. 40. 5. A trargli l'osso potrebbe guerire [cioè col trargli l'osso]


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Esempio: E Bocc. g. 4. f. Alle belle donne si scusò di ciò che fatto aveva.
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2) id: 367ce15fa4604f2c98be59f6c07c82fe)
Esempio: E Bocc. n. 5. 4. A dire alla donna, che, ec. l'aspettasse a desinare.


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Esempio: Bocc. nov. 31. 23. Va con le femmine a spander lagrime.
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2) id: d7c941d9b1be40e3a422d05900a326e0)
Definiz: E per IN GUISA, modo comune di dire a noi, e a' Greci. Lat. instar. Flos. 354.


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Esempio: Bocc. nov. 85. 12. Mordere con cotesti tuoi denti fatti a bischeri.
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2) id: 50df4654e4c44711b9a54ce5e8f9e412)
Definiz: in vece di DA segno del sesto caso. Lat. A, ab.


3) id: f857ea87467c4d8aa0cf0eacf1885447)
Esempio: Bocc. nov. 16. 18. Amenduni gli fece pigliare a tre suoi servidori.


4) id: ac48dfdf5f1d4713977693f76a3236fc)
Esempio: E Bocc. n. 11. 11. Fatevi a ciascuno, che m'accusa, dire, quando, o dove, ec.
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2) id: 711070f13b4b4411988b145fce444138)
Definiz: tal'ora corrispondente di DA, passando da cosa a cosa, per distinguerle. Latin. inter.


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Esempio: Bocc. Introd. n. 35. Senza far distinzione dalle cose oneste, a quelle, che oneste non sono.
177) Dizion. 2° Ed. .
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2) id: 77d4023b32dc4ede9caccd3f9ad8c6c6)
Esempio: Boc. n. 7. 7. Quanto egli allora dimorasse presso a Parigi, a che gli fu risposto, che forse a sei miglia.


3) id: 559cdd374d2c45999f934a55176132d2)
Esempio: E Bocc. n. 10. 5. Ilquale, essendo già vecchio, di presso a settanta anni.
178) Dizion. 2° Ed. .
CRESIMARE
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pag.235



1) id: 8627bba774f74f4184bdd069f43d3069)
Esempio: Introd. alle vir. La credenza della confermazione, cioè del cresimar, che fanno i maggior Prelati.
179) Dizion. 2° Ed. .
RINGAGLIARDIRE
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pag.708



1) id: 63b16c59af324714a4c2d3a831a9713d)
Esempio: Fior. Ital. D. Le forze del corpo ringagliardiscono, per abbondanza delle cose terrene.