Lessicografia della Crusca in rete

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2° Edizione
Diz Giu. totali
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15166 14 15180 occorrenze
Ordinamento delle voci: alfabetico punteggio
100) Dizion. 2° Ed. .
SPIETOSO
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pag.824



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Esempio: Rim. ant. P. N. Dunque figliuoi spietosi, Procacciando languire intra i languenti, Ed io li miei goder fra i gaudiosi.
101) Dizion. 2° Ed. .
AMISTANZA.
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pag.48



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Esempio: Rim. ant. P. N. Re Enzo. Che io per amistanza rinovassi L'amoroso diletto, ch'io lasciai, Perchè aveva dottanza.
102) Dizion. 2° Ed. .
ADDOTTRINATO
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pag.20



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Esempio: Rim. ant. P. N. Inghilfredi. Io veo salir lo non saggio in montanza, E sovrastar li savi addottrinati.
103) Dizion. 2° Ed. .
CONSIDERANZA
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pag.211



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Esempio: Rim. ant. P. N. M. Rinier da Palermo. Ed io avendo in ciò consideranza, Non son più vostro.
104) Dizion. 2° Ed. .
TENERE
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pag.871



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Esempio: Rim. ant. P. N. Distretto m'ha l'amore in suo tenére, Ch'io non posso pensare, Altro che bene amare.
105) Dizion. 2° Ed. .
FRONDITO
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pag.360



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Esempio: Rim. ant. P. N. Infra la primavera, che vien presente, Frescamente così frondita, Ciascuno invita d'aver gioia intera.
106) Dizion. 2° Ed. .
FALSEZZA
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pag.321



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Esempio: Rim. ant. P. N. E chi per disamore, E per malvagitade, e per falsezza, Ingegna amico, o frate.
107) Dizion. 2° Ed. .
DISMISURANZA
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pag.278



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Esempio: Rim. ant. P. N. Che se huom dismisura, Conservando leanza, Non fa dismisuranza, Sì che sia da biasmare.
108) Dizion. 2° Ed. .
DISAMORE
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pag.270



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Esempio: Rim. ant. P. N. E chi per disamore, E per malvagità, e per falsezza, Ingegna amico e frate.
109) Dizion. 2° Ed. .
FORTUNAGGIO
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pag.353



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Esempio: Rim. ant. P. N. Ch'io son disceso, e non son giunto a porto, In gran bonaccia greve fortunaggio.
110) Dizion. 2° Ed. .
GOLIARE.
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pag.385



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Esempio: Rim. ant. P. N. Che tal val molto, che nulla varría, Per innamoramento Di donna, che golía conoscimento.
111) Dizion. 2° Ed. .
GRANA
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pag.388



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Esempio: Rim. ant. P. N. Che tutte gioie di biltade ha vinto, Sì come grana vince ogni altro tinto.
112) Dizion. 2° Ed. .
LIMARE
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pag.475



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Esempio: Rim. ant. P. N. Una ragion, quale io non saccio, chero, Ond'è che ferro per ferro si lima.
113) Dizion. 2° Ed. .
SFALLENTE
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pag.784



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Esempio: Rim. ant. P. N. Li qua' devriano onore mantenere, E fermi stare in alto paraggio, Son più sfallenti.
114) Dizion. 2° Ed. .
TINTO
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pag.876



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Esempio: Rim. ant. P. N. Che tutte gioie di beltate ha vinto, Sì come grana avanza ogni altro tinto.
115) Dizion. 2° Ed. .
VANTAMENTO
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pag.908



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Esempio: Lib. Sagram. P. N. Il peccato del vantamento.
116) Dizion. 2° Ed. .
N
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pag.538



2) id: 957c8fe7405c487a92735db8f177fe54)
Definiz: Lettera di suono simile alla M. Laquale si raddoppia, come l'altre consonanti, dove è mestiere, come PANNO, CENNO, ec. Posta dopo la G, perde una gran parte del suo suono, e quasi un'altra lettera ne diventa, e ciò addivien sempre nel mezzo della parola, e nella sillaba stessa: come AGNELLO. Può forse talora avvenir ciò, in principio di parola, ma molto di rado, e forse una volta, o due solamente, come GNAFFE, GNAU. Riceve dopo di se delle consonanti il C, D, F, G, S, T, V, Z, nel mezzo della parola, ma in diversa sillaba, e mantiene lo 'ntero suono: come BANCO, BANDA, ENFIATO, VANGELO, MENSA, VENTO, CONVITO, STANZA. Ammette avanti di se, in mezzo della parola, e in diversa sillaba, La R e S, come ARNIE, DISNEBBIARE, quantunque la S non si trovi mai in mezzo di parola, se non ne' verbi composti, con la preposizione DIS, ma nel principio più spesso, come SNODARE. E sempre si pronunzia la S, come avanti la N, nel suono più sottile, quale nella voce confusa, come si dice nella lettera S.
117) Dizion. 2° Ed. .
INCRESCENZA
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pag.423



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Esempio: Rim. An. P. N. Non mi vien mai increscenza Penare lungamente per suo amore.
118) Dizion. 2° Ed. .
VENGIARE
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pag.916



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Esempio: Rim. ant. Fr. Guitt. E del gran torto, che m'è in vostra Corte Fatto, mi vengería in alcuna cosa.
119) Dizion. 2° Ed. .
MENTIERO
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pag.511



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Esempio: Rim. ant. Fr. Guitt. Alla fine di ben tutto ho 'l contraro, E prende laude, o biasmo ogni mentiero.