Lessicografia della Crusca in rete

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2° Edizione
Diz Giu. totali
26714 21 26735 forme
16927 13 16940 occorrenze
Ordinamento delle voci: alfabetico punteggio
40) Dizion. 2° Ed. .
QUARTA.
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pag.654



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Esempio: Mess. Cino. rime. Io sol conosco il contrario del mele, Ch'io l'assaporo, ed honne pien le quarte.
41) Dizion. 2° Ed. .
ACCAGIONARE
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pag.8



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Esempio: M. Cino. Che voi vogliate lo mio cuor tradíre, Di ciò sovente l'amor v'accagiona.
42) Dizion. 2° Ed. .
GIOVANELLO
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pag.378



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Esempio: Mess. Cin. Rim. Una gentil piacevol giovinella Adorna vien d'angelica virtute.
43) Dizion. 2° Ed. .
CREANZA
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pag.233



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Esempio: M. Cino. Oimè 'l desio nato Di sì bella creanza, Ch'ogni altra mi facea vedere addietro.
44) Dizion. 2° Ed. .
AMMATTIRE.
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pag.59, in realt 49



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Esempio: M. Cino. Rime. E par, ch'e' sogni, e sia com'huom, ch'è fuora Del senno, e che se medesmo ammattío.
45) Dizion. 2° Ed. .
PIETANZA
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pag.610



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Esempio: M. Cin. Rim. Sempre mai, Poich'io la vidi, disdegnò pietanza.


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Esempio: N. ant. 63. tit. Mess. Azzolino fece bandire una gran pietanza.


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Definiz: ¶ E PIETANZA diciamo a quel servito di vivanda, che si da alle mense de' claustrali.
46) Dizion. 2° Ed. .
CORALE
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pag.220



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Esempio: M. Cino Rim. Lo mio corale affetto, A voi medesima, per vergogna celo. La mia forte, e corale innamoranza Vi celo, com'huom tutto vergognoso.


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Esempio: M. V. 11. 52. Di grande animo, dotto di guerra, e coral nimico del Comun di Firenze [cioè nimico di cuore, capitale]
47) Dizion. 2° Ed. .
PROVIDIGIONE
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pag.644



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Esempio: Quad. d'Or. S. Mich. A Stefano di Cino merciaio, per sua providigione.
48) Dizion. 2° Ed. .
SENTITA
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pag.779



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Esempio: Mess. Cino Rim. Ah, Signor mio, non sofferir che, amando, Da me si parta l'anima mia trista, Che fu sì lieta della tua sentita [cioè del sentirti]
49) Dizion. 2° Ed. .
COVERTARE
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pag.233



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Esempio: M. Cino Rim. La quale ha preso sì la mente nostra, E covertata di sì dolce amore, Ch'ella non può pensar se non di lei.
50) Dizion. 2° Ed. .
ARRAMACCIARE
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pag.76



1) id: fde351edab5e45ba803396eb2d2b4de6)
Esempio: M. Bino rim. Arramacciate giù col mio falcone.
51) Dizion. 2° Ed. .
USURPATO
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pag.946



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Esempio: M. Cin. Rim. Da che ti piace Amore, ch'io ritorni Nell'usurpato oltraggio.
52) Dizion. 2° Ed. .
A SCHIMBESCIO
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pag.80



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Esempio: M. Bin. rim. bur. Messer Latin perch'ella sta a schimbescio.
53) Dizion. 2° Ed. .
VICINITA
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pag.926



1) id: eb45aa2b446343218d1f9b762fbb435f)
Esempio: Cr. 2. 8. 5. Quell'arbore ha alquanta vicinitade, e conformità al Cino, e al Pruno.
54) Dizion. 2° Ed. .
SALUTARE
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pag.738



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Esempio: Petr. Son. 247. Ma ben ti prego, nella terza spera, Guitton saluti, Messer Cino, e Dante.
55) Dizion. 2° Ed. .
DISTRANO
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pag.289



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Esempio: M. Cin. Rim. Dal qual tanto distrano, In verità mi sarà 'l dipartire.
56) Dizion. 2° Ed. .
M
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pag.486



2) id: dbad89ca955045249bf5693b85b18521)
Definiz: LETTERA, sorella della N, prendendosi in cambio di essa, seguitandone B, o P, per miglìor pronunzia, come LEMBO, EMPIO. Delle consonanti, nel mezzo della parola, ma in diversa sillaba, riceve dopo di se, il B, e 'l P, come GREMBO, AMPIO. Consente similmente in mezzo di parola innanzi di St, e in diversa sillaba, la L, R, S, come ALMA, ORMA, RISMA, quantunque la S si truovi di rado nel mezzo della parola, e sarà, per lo più, ne' verbi composti, con la preposizione DIS, come DISMETTERE: ma nel principio è più frequente, come SMANIA, SMARRITO. Profferiscesi la S, innanzi alla M, nel secondo modo, cioè, con sottil suono, e rimesso, come nella VOCE ROSA, conforme a quello, che si dice nella lettera S. Raddoppiasi nel mezzo della parola, quando egli occorre, come FEMMINA MAMMA, ec.
57) Dizion. 2° Ed. .
STINGERE
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pag.840



1) id: 4df5c3a014254df4b34239c6bbf361a0)
Esempio: Mess. Cin. Rim. Un piacer simile in sì bella foggia, Che l'anima guardandol se ne stinge.
58) Dizion. 2° Ed. .
INNAMORATAMENTE
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pag.438



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Esempio: Rim. ant. P. N. Innamoratamente mi ritenesse.
59) Dizion. 2° Ed. .
PENSATO
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pag.594



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Esempio: Rim. ant. P. N. Oltre l'uman pensato.