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2° Edizione
Diz Giu. totali
21183 20 21203 forme
13766 15 13781 occorrenze
Ordinamento delle voci: alfabetico punteggio
1) Dizion. 2° Ed. .
B
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pag.103



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Definiz: Lettera, assai simile al P. e all'V consonante, dicendosi molte voci con l'una, e con l'altra scambievolmente: come SERBARE, e SERVARE, NERBO, e NERVO, BOCE, e VOCE, PUBBLICO, e PIUVICO. Delle consonanti riceve dopo di se, nella medesima sillaba, la L, e la R, e vi perde alquanto di suono, come, OBBLIGO, PUBBLICO, BRACCIO, OMBRA, benchè, con la L, di rado si truovi appresso i Toscani, ne mai in principio di parola, come pronunzia a loro più strana, salvo alcune voci Latine, come, BLANDO, BLANDIMENTO, ec. Consente avanti di se, in mezzo di parola, ma in diversa sillaba, la L, M, R, S, Come ALBUME, LEMBO, ERBA, USBERGO, quantunque si trovi di rado con la S, in mezzo della parola, e, per lo più, ne' verbi composti con la proposizione DIS, come DISBRIGARE. Usasi più frequentemente in principio di parola, come SBANDITO, SBATTERE. E deesi sempre la S. avanti al B, pronunziar col suon più sottile o rimesso, come nella voce ACCUSA, di che si dice nella lettera. S. Puossi raddoppiar nel mezzo della parola, quando egli occorre, come, NEBBIA, TREBBIO.
2) Dizion. 2° Ed. .
SOPPANNARE
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pag.805



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Esempio: Quad. Cont. Per panno lino giallo, per soppannare la giubba rinvergata.
3) Dizion. 2° Ed. .
APPARECCHIATORE
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pag.62



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Esempio: Vit. S. G. B. Pace teco, apparecchiatore della mia via.
4) Dizion. 2° Ed. .
CIMATURA
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pag.181



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Esempio: Quad. cont. Furono per cimatúra di panno d'una roba di M. Gualterotto.
5) Dizion. 2° Ed. .
MANTILE
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pag.496



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Esempio: Quad. Cont. Disse, che volea, per pagarlo, per tessitura mantíli, e altro panno.
6) Dizion. 2° Ed. .
LAUDESE
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pag.465



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Esempio: Quad. d'or. S. Mich. Laudesi, e cantatori alle laude dell'oratorio.
7) Dizion. 2° Ed. .
FARSETTINO.
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pag.326



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Esempio: Quad. cont. Disse, che gli volea per un suo farsettino, e per sue calze.
8) Dizion. 2° Ed. .
RIPETITORE
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pag.712



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Esempio: Quad. Cont. Ebbe Bindo d'Andrea sold. 50. pic. per dare al ripetitor suo in gramatica.
9) Dizion. 2° Ed. .
PROVIDIGIONE
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pag.644



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Esempio: Quad. d'Or. S. Mich. A Stefano di Cino merciaio, per sua providigione.


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Esempio: E Quad. d'Or. S. Mich. di sotto. Per sua providigione di proccurare il detto lavorío.
10) Dizion. 2° Ed. .
S
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pag.733



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Definiz: Lettera di suon vemente, come la R. posta in composizion co' suo' primitivi, ha forza molte volte, di privativo: come CALZARE SCALZARE, MONTARE SMONTARE. Alle volte d'accrescitivo: come, PORCO SPORCO, MUNTO SMUNTO. Alle volte di frequentativo: come BATTERE SBATTERE. Alle volte non opera nulla, valendo lo stesso: CAMPARE SCAMPARE, BANDITO SBANDITO, BEFFARE SBEFFARE. Appo di noi ha due varj suoni: il primo più gagliardo, e, a noi, più familiare: come CASA, ASSE, SPIRITO. L'altro più sottile o rimesso, usato più di rado: come SPOSA, ROSA, ACCUSA, SDENTATO, SVENATO. In questo secondo suono non si raddoppia giammai, ne anche si pone in principio della parola, se non quando, immediatamente, ne segue una consonante: come SMERALDO, sdentato, ec. Consente dopo di se, nel principio della parola, tutte le consonanti, salvo la Z. Nel mezzo della parola, e in diversa sillaba, riceve, dopo di se, le medesime consonanti, ma più malagevolmente: e, per lo più, in composizione, con la preposizion DIS o MIS: come DISDETTA, MISLEALE: ma col C, P, T, s'accoppia frequentemente, senza difficultà: come TASCA, CESPUGLIO, PRESTO. Quando è posta avanti al C, F, P, T, si dee pronunziare nel primo modo, cioè, col suon più gagliardo: come SCALA, SFORZO, VESPA, STUDIO, CESTO: ma avanti al B, D, G, L, M, N, R, V, si pronunzia col suono più sottile, o rimesso: come, SBARRA, SDEGNO, SGUARDO, SLEGARE SMANIA, SNELLO, SRADICARE, SVENTURA. Avanti di se ammette la L, N, R, in mezzo alla dizione, e in diversa sillaba: come FALSO, MENSA, ORSO. Raddoppiasi nel mezzo della parola, come l'altre consonanti, dove lo ricerca il bisogno.
11) Dizion. 2° Ed. .
ORATO
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pag.560



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Esempio: Quad. Cont. Demmone per lui, a Gano Orafo, per 42. Bottoni orati, per la moglie d'Andrea.
12) Dizion. 2° Ed. .
CUCITURA
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pag.238



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Esempio: Quad. Cont. Gli pagava al Riccio sarto, per cucitura de' panni della moglie del detto Andrea.
13) Dizion. 2° Ed. .
G
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pag.366



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Definiz: Lettera compagna del C, laquale, anch'ella, ha due suoni diversi, perchè posta avanti all'A, O, U, ha il suono più rotondo, come GALLO, GOTA, GUSTO: e avanti all'E, ed I, ha il suono più sottile, o aspirato, come GENTE, GIRO: onde, per necessità di proprio carattere, per servircene nel primo suono con la E, e con l'I, pogniamo dopo la H, come GHERONE, GHIRO. Questo Gh, quando ne seguita l'I, ha anch'egli due suoni, l'uno più rotondo, e grosso, come GHIRLANDA, VEGGHI dal verbo vedere: l'altro più sottile, e schiacciato, il quale, per lo più, avviene, quando all'I segue un'altra vocale, come GHIANDA, GHIERA, VEGGHIA: e a cotali suoni, per isfuggire errore, sarebbe di bisogno proprio carattere a ciascheduno. Delle consonanti riceve dopo di se, nella stessa sillaba, la L, N, R. Come NEGLETTO, GLORIA, EGLI, REGNO, INGRATO, GRETOLA: bene è vero, che dopo la L, dove non seguita l'I, per esser suono, per sua durezza sfuggito da questa lingua, si truova di rado. Quando alla L, col G avanti, seguita l'I, in tal caso ha due suoni: l'uno più rotondo, e grosso, come NEGLIGENTE, il quale non è molto ricevuto da noi: l'altro più sottile, o schiacciato, come GIGLIO, FOGLIO: e questo è nostro proprio. Aggiunto, come s'è detto, il G alla L, e N, gran parte gli fa perdere del suo suono, come AGLIO, RAGNA. Consente avanti di se La L, N, R, S. nel mezzo della parola, e in diversa sillaba, come VOLGO, VANGA, VERGA, DISGREGARE, benchè la S si trovi in mezzo di rado, e per lo più, in composizione, con la preposizione DIS. Ma nel principio di parola, più frequentemente, come SGARARE: e si pronunzia sempre la S avanti al G, nel secondo modo, cioè nel suono più rimesso, come nella voce ACCUSA. Raddoppiasi questa lettera nelle nostre voci molto spesso, come POGGIO, OGGI, ec.
14) Dizion. 2° Ed. .
GHIRLANDUZZA
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pag.775 [375]



1) id: cda09d6c645f42f7b0d9a873e655d9c7)
Esempio: Quad. Cont. Per una ghirlanduzza, e per un forzierino, ch'e' comperò, per la moglie d'Andrea suo figliuolo.
15) Dizion. 2° Ed. .
CARNAIUOLO.
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pag.157



1) id: d8fe031fd0cc427587b5db2b2f9dbefd)
Esempio: Quad. cont. Li volea per pagarli per borse di seta, e ad oro, e carnaiuoli, e scarselle.
16) Dizion. 2° Ed. .
QUADERNO.
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pag.652



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Esempio: Quad. Cont. Si puosono a ragione di. M. Gualterotto, come apparirà quà da lato in questo quaderno.
17) Dizion. 2° Ed. .
VAIO
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pag.905



1) id: 0a5a7def055d430d92362359e2bf7439)
Esempio: Quad. cont. Demmone per lui fior. 6 d'oro, per un fodero di dossi vai, per Monna Simona.
18) Dizion. 2° Ed. .
PIANELLA
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pag.607



1) id: 5dc1ef17724a4cd9b4a707a0e80ee6f3)
Esempio: Quad. Cont. Per un fodero d'una guarnacca, e per un suo velo, e per un paio di pianelle.
19) Dizion. 2° Ed. .
PENNAIUOLO
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pag.593



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Esempio: Quad. Cont. Ne pagava a Branco pennaiuolo, per libbre 222. di penne, e per acconciatura delle dette penne.
20) Dizion. 2° Ed. .
MANIFESTISSIMAMENTE
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pag.495



1) id: e211292d70d24915953de7ba843a9820)
Esempio: lib. dicer. G. S. Diede manifestissimamente a vedere.


2) id: b8a8c8814f334f6b991bca3f38d2f427)
Esempio: Collaz. S. Pad. Egli, il cui animo noi conosciávamo manifestissimamente, che era crudo.