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3° Edizione
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120) Dizion. 3° Ed. .
A CONTRARIO, e A CONTRADIO.
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pag.25



2) id: ad6df1af80344390a1a976d49d492175)
Definiz: §. Vale ancora, a dispetto, mal grado, a contrario de' nimici. Lat. invitis hostibus.


3) id: 94ff669774dc41f880d62c3fb97c7541)
Definiz: Posto avverbialm. vale A noia, in odio. Recarsi uno a contrario. Lat. alicuius odium capere, concipere odium in aliquem.


4) id: 114660855898407a9efc4a87adba5a84)
Esempio: E G. V. lib. 7. 23. 2. Si mosse d'Alemagna, a contrario della madre, ch'era figliuola del Duca d'Ostericch


5) id: 146bd43d219e46fb871e1c2599d6b02c)
Esempio: G. V. 6. 23. 1. Per la qual cosa lo 'mperadore il si recò a contrario.


6) id: 3c1f61d5268e4750ac0342499515aab3)
Esempio: G. V. 9. 91. 1. Fu fatto da que' d'entro, con sottili edificj di canapi certo ordigno, che venía dalla torre a una cocca del porto di Genova, per lo quale si fornía, e rinfrescava a contrario di tutta l'oste.


7) id: 5fd84e5e09e442488d093a3a60e2be54)
Esempio: E G. V. lib. 12. 19. 3. Fu preso da' suo' vicini, e mandato a suo contradio fuori della Città.
121) Dizion. 3° Ed. .
PARZONIERE.
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pag.1163



1) id: 6ac582d5313a45adbf15db18e65c211e)
Definiz: V. A.
122) Dizion. 3° Ed. .
PIGHERTÀ.
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pag.1214



1) id: 9dd1cbb478424a899e88c23c3efcbb15)
Definiz: V. A.
123) Dizion. 3° Ed. .
A PIUOLO
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pag.116



2) id: eb7269cf15b84e5fbc3e630b9053767a)
Definiz: Posto avverbial. A bada.


3) id: 4051445676c647a6ac501fbbfebe97b9)
Definiz: §. Onde Porre altrui a piuólo, o Mettere altrui a piuólo , o Tenere altrui a piúolo, proverbialmente, vale, Fare aspettare uno più, che e' non vorrebbe, o ch'e' non conviene.


4) id: 9ab937fbc79d42b9b52c241ea645ef77)
Esempio: Pataff. Tu m'hai posto a piuólo, e dai di naso.


5) id: 7520d673110643a8b9025d3b5e57e136)
Esempio: Salv. Spin. Quel poltróne, ec. mi mette a piúolo per due ore.
124) Dizion. 3° Ed. .
A POCO
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pag.116



2) id: 53026bb8551b4c08887f38765e875be8)
Esempio: E Bocc. 46. 6. A poco si tenne, che quivi, con un coltello non gli uccise.


3) id: ecda11e7774a48e0b0e63e1b4745d1a1)
Definiz: Tenersi a poco di fare: è quello, che più comunemente diciamo, Star per fare, Esser tenuto da pochissimo rispetto di non fare.


4) id: 88bf79f6d0ca4e5291b399c459d2575a)
Esempio: Boc.Nov. 79. 26. Io fo boto, che io mi tengo a poco, che io non ti do tale in sulla testa, che 'l naso ti caschi nelle calcagna.
125) Dizion. 3° Ed. .
A POSTA
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pag.116



2) id: ab3a8887a5eb47b78ad5d2cbe8fc2a8b)
Definiz: §. E A sua posta, e A tua posta, e A mia posta è per Quando torna bene, o A suo comodo.


3) id: 107e3b2636b9412d9b6938a3b9a6e675)
Esempio: E Bocc. Nov. 85. 4. A sua posta tenendola in una casa a Camaldoli, prestava a vettúra.


4) id: 8712b73fd9844373a3e23a2ecaa7a8fa)
Esempio: E Dan. Inf. 29. Dentro a quella cava, Dove io teneva gli occhj sì a posta.


5) id: 08a0eb5345dc487789e9578e77cceb92)
Esempio: Sen. Ben. Varch. 6. 37. Oltre a questo tu puoi biasimare a tua posta tutti cotesti marcatanti.


6) id: 0eb4e05d29ee446db37e359a8cd8b8e3)
Definiz: §. E Tenere a posta d'alcuno, o Stare a posta d'alcuno: in sentimen. oscéno, vale Essere per i suoi piaceri.


7) id: 6516fdc3b75e435dbab2686c30b20c38)
Definiz: §. Vale ancóra, A requisizione, in grazia. Lat. in gratiam.


8) id: 95a6a9e9dfe14cd4a6cfe0421f42bb2b)
Definiz: Avverbialm. A bello studio, in pruova. Lat. consultò, dedita opera.


9) id: 34c27aacf7434cb4bf661cfca7bd1a14)
Definiz: §. Diciamo Lavorare a posta, cioè, Quando si fa un lavoro determinatamente per qualcheduno.


10) id: d596b29d49e143cba534a24104235264)
Definiz: §. E A posta, posto avverbialm. forse dal verbo Appostare, contrassegnare coll'occhio, vale Fissamente.


11) id: 2850bbbbc3c24d7981b432d6c962ca8c)
Esempio: Boc. Nov. 46. 6. Io non posso far caldo, e freddo a mia posta.


12) id: a351154217314dd183d2f847eb4801d9)
Esempio: Tac. Dav. An. 13. 163. Tiberio del pesar le parole aveva l'arte, concetti vivi, oscuri a posta.


13) id: 3222b3c9058e4d2390449e29d07513c0)
Esempio: E G. V. lib. 11. 136. 3. Che la detta richiesta fosse opera dissimulata, a posta de' Fiorentíni.


14) id: eb453edffcbd418da29b73b1c0594f5d)
Esempio: Boc. Nov. 76. 16. Mi disse, che tu avevi quinci su una giovinetta, che tu tenevi a tua posta.


15) id: 2334808406df4f2fbf19cabd6c62b80d)
Esempio: G. V. 8. 59. 1. Fulciéri da Calvoli di Romagna, huomo feróce, e crudele, a posta de' caporali di Parte nera, ec. fece subitamente pigliare, ec.


16) id: b83671da48e94f8da627d2cc468e071e)
Esempio: E G. V. lib. 8. 96. 3. E le masnáde de' Cataláni, col Maliscalco del Re, che erano a posta di que', che guidavano la terra.


17) id: 391290df3ad04a4791641e0494ace6c9)
Esempio: Passav. 148. E lasciando le chiavi in sull'altare, si partì (la Monaca) dal Monastero, e stette a posta d'un Cherico, il quale lasciandola, diventò comúne, e palese peccatrice.
126) Dizion. 3° Ed. .
ADDOMANDANZA.
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pag.32



1) id: 9014daedcaaf454b860d29534cec0153)
Definiz: V. A.
127) Dizion. 3° Ed. .
A DESTRA.
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pag.33



2) id: 4dd7e97eced7424399de50170766ac76)
Esempio: Dan. Purg. 7. Anime sono a destra qua remote.


3) id: ca2e9f0942a14e7090e6d9f9ffa81736)
Esempio: Cr. 9. 6. 2. E si volga spesso a destra, e a sinistra.


4) id: c725625770064cd78f6320b337286f9a)
Esempio: Nov. ant. 23. Stando lo 'mperadore un giorno tra questi due savj, l'uno gli stava a destra, l'altro a sinistra.
128) Dizion. 3° Ed. .
A DESTRO.
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pag.33



2) id: d0b0f88f1463482c89b6861ed476e98e)
Esempio: G. V. 12. 65. 5. E chi era a cavallo, scese a piè, co' cavalli a destro, per prender lena.


3) id: 243e3b95b8ca4effb9488bf9414f8796)
Esempio: M. V. 1. 2. A un segno dato, ec. corsono i cavalieri a' loro cavalli, che aveano a destro, dietro al carriaggio.
129) Dizion. 3° Ed. .
A DETTA.
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pag.33

130) Dizion. 3° Ed. .
A DÌ,
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pag.33



2) id: 6f1ae1eae4c84fb8baeb4c6e06c21319)
Esempio: M. V. 7. 44. E valicarono a Messina a dì 24. di Dicembre, la vilia di Natale.


3) id: b18e0e0ea3ef46e99cd96d8f111df157)
Esempio: G. V. 12. 35. 5. Il detto anno a dì 12. Marzo passò di questa vita il Santifico.
131) Dizion. 3° Ed. .
A DIAVOLO.
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pag.33



2) id: 93f8965d90974a5986372fb8b218adf9)
Esempio: Boc. Nov. 73. 21. Senza dire ne a dio, ne a diavolo. Forse corrispondente alla maniera de' Latini, in malam crucem.
132) Dizion. 3° Ed. .
A DICHINO.
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pag.33



2) id: 612ab1fce2bf40d49fde116d4f1be518)
Definiz: Posto avverbialm. vale A chino, abbasso. Lat. deorsum, in imo.


3) id: b362293445034ba79124ffa66d5b3e62)
Esempio: Franc. Sacch. Starà l'huomo con gran pompa, e superbia, e una piccola cosa il metterà a dichino.
133) Dizion. 3° Ed. .
A DIGIUNO.
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pag.33



2) id: e44fe41be7cd4791bda4c6149bca0afc)
Esempio: Bern. rim. Una mattina a buonora a digiuno.


3) id: 1165703c83724019b169d965683da43b)
Definiz: §. Dicesi anche A corpo digiuno, A stomaco digiuno, e vale lo stesso.


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Esempio: Maest. Aldobr. Tutte queste maniere di latti si debbono usare a digiuno.


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Esempio: Cr. 4. 36. 1. Ma per consuetudine, i Bolognesi, a stomaco digiuno, gli assaggiano.


6) id: e2a2e391cfd846ac83094d7fdcd81c47)
Esempio: Pietr. Span. Tes. Pov. Quando la luna scema, tolga lo 'nfermo nove dì continui a digiuno sugo d'agrimonia.


7) id: 8b23e80dda0b40dd84395906ed777d26)
Esempio: E M. Aldobr. altrove. E chi vuole assai bere sanza inebriare, si può usare queste cose nell'acqua fredda a digiuno
134) Dizion. 3° Ed. .
A DILETTO.
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pag.33



2) id: 5cdb69b2617d4f8988652a058cd673b0)
Definiz: §. Dicesi anche A bel diletto.


3) id: 40d400f6014e4c9c82a38f8d37cabd43)
Definiz: A bello studio, in pruova. Lat. consultò.


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Esempio: Cron. Morell. Che sai, che dicendo egli è, o e' fu un'usuraio, a ognuno pare, che a diletto gli faccia male.


5) id: e8a1498e17734140af776a24b12f0f4b)
Esempio: G. V. 5. 3. 3. Bagnandosi a diletto in un piccol fiume.


6) id: 7f2e627b544f48f5b43a950bea40a0ee)
Esempio: Boc. lett. Chi potrebbe dire quanti già a diletto lasciaron la propria fede.
135) Dizion. 3° Ed. .
A DILUNGO .
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pag.33



2) id: 6316acb6db844acb81c70d2e9f84b1fc)
Esempio: Tac. Dav. An. 1. 17. A dilungo le Provincie ingannò.


3) id: f2d97f76e4b54acc930280e6902e7d57)
Esempio: Pier. Vett. Colt. Ul. M'è venuto voglia di ragionarne a dilungo.


4) id: d9443548e8224153b9555459f5e58661)
Esempio: Sod. Colt. 78. Ne potrai bere a dilungo da quattro, o cinque dì in la.


5) id: 2227ff52dd5d477a8e2646a13041397f)
Esempio: E Tac. Dav. An. 15. 221. Non lasciando Lucano, ec. di nominare anche gli altri a dilungo.
136) Dizion. 3° Ed. .
A DIO.
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pag.33



2) id: f1a50f48085f426c9a3cde7c4147b624)
Esempio: E Bocc. Nov. 99. 24. E detto a ogni huomo a dio, andò a suo viaggio.


3) id: 83726c27aecb4e4b9a586d0751bdb561)
Esempio: Dan. Purg. 8. Lo di, che han detto a' dolci amici a dio.


4) id: 1d2c78b78dcc43be9ec47ed1b79168b7)
Esempio: Boc. Nov. 73. 21. Senza dire ne a dio, ne a diavolo ci lasciasti.


5) id: e55c1a1cadb249f5bdafcee860aae911)
Esempio: Alleg. 302. Deh perchè non se' tu l'albergo mio, Deh perch'in un dí sol mi diede il fato Venire a te, vederti, e dirti a dio.


6) id: 040cd8ff088f404a88c1f491d1f31d4b)
Definiz: Posto avverbial. Modo di salutar licenziandosi, che è un pregar bene a chi resta, quasi dica, riman con Dio. Lat. vale. Gr. χαῖρε.


7) id: 0af12d74b682473b94a7f5bbcd46dcd3)
Esempio: Fior. d'Ital. Adunque quando si vide il bello alzò la lancia, e gettolla a dio la rivegga (cioè la gittò in lontanissima parte]
137) Dizion. 3° Ed. .
A DIRIMPETTO.
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pag.34



2) id: 668fd9df03e445e5b1f1a0bae1a35af1)
Esempio: Arios. Cen. Len. 3. Come fu a que' portici, che sono a dirmpetto di Santo Stefano, fu circondato da quattro, ec.
138) Dizion. 3° Ed. .
A DIRITTO .
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pag.34



2) id: ffee3749dde3462798722d69a799e836)
Definiz: §. Per giustamente, convenevolmente, a ragione. Lat. iurè, meritò.


3) id: 30c8147142fb4e7c9f09c6c9bdaffed4)
Esempio: Albert. 192. Tolga Iddio ira, colla quale non puote huomo far cosa ne a diritto, ne a ragione.


4) id: 1a598d0c4c3a43d498ed6f8c400e2df0)
Esempio: E G. V. lib. 12. 31. 2. Molti ne furono condennati, ec. e chi a diritto, e chi a torto.


5) id: 9378d597c75b41c6993d7d3f31f1468e)
Esempio: G. V. 10. 61. 3. E però è da guardare da offendere chi è in luogotenente di Cristo, ne Santa Chiesa, a diritto, ne a torto.


6) id: 5a8f5936e2db4f0aa3e989968e07d2fe)
Esempio: Tes. Br. 2. 35. E la rinchiudesse dentro da se, sì egualmente, e sì a diritto, che non toccasse più da una parte, che dall'altra.
139) Dizion. 3° Ed. .
A DIRITTURA.
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pag.34



2) id: 2d6eb34eb8694263ad759077ccb5947a)
Esempio: Alleg. 156. Perchè il principio, e la fine delle mondane cose, a dirittura si vagheggiano.


3) id: 362f69fb04fb4cd4a432c2390be48946)
Esempio: Sod. Colt. 72. Che dal zaffo del tino, o canale a dirittura corrispondano sopra i cocchiúmi delle botti.