Vocabolario degli Accademici della Crusca - Lessicografia della crusca in rete, Accademia della Crusca, Firenze

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3° Edizione
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1) Dizion. 3° Ed. .
UMANAMENTE.
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pag.1797

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Esempio:

Bocc. Nov. 6. Umanamente parlando.

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Esempio:

Boccac. Nov. 78. 12. Verso di lui umanamente, e come compagno s'era portato.

2) Dizion. 3° Ed. .
AMATORE.
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pag.78

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Esempio:

Bocc. Nov. 6. 2. Santo, e tenero amatore della cristiana fede.

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Esempio:

G. V. 2. 10. 9. Il qual Pipíno, fedele amatore di Santa Chiesa, lo ricevette.

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Esempio:

Petr. Cap. 2. Ivi il vano amator, che la sua propria Bellezza disiando, fu distrutto.

3) Dizion. 3° Ed. .
NATURALMENTE
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pag.1077

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Esempio:

Bocc. Introd. n. 1. Quanto voi naturalmente tutte siete pietose.

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Esempio:

Petr. Canz. 5. 4. Nemica naturalmente di pace.

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Esempio:

Cresc. 9. 35. 1. Avvegnachè di sopra si è detto della infermità della giarda, che naturalmente avviene al cavallo, tuttavolta, ec.

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Esempio:

E Petr. Son. 41. E perchè naturalmente s'aita, Contr'alla morte, ogni animal terreno.

4) Dizion. 3° Ed. .
ABBANDONATO
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pag.1

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Esempio:

Bocc. Intr. n. 15. Quasi abbandonati per tutto languéno.

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Esempio:

E Bocc. n. 38. Anzi ne possiamo con verità dire, molto più tosto abbandonate.

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Esempio:

Amm. ant. 11. 3. 11. Il trovamento dell'ottime cose, avvegnachè sia abbandonato d'adornezza di parole, assai è ornato solo di sua natura.

5) Dizion. 3° Ed. .
INOBBEDIENTE
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pag.891

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Esempio:

Bocc. Lab. n. 141. E sono ritrose, inobbedienti.

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Esempio:

M. V. 9. 87. Questi hanno a fare l'esecuzione della giustizia di fuori, contro li possenti, e grandi cittadini, che male facessono, o fossono inobbedienti al reggimento di Roma.

6) Dizion. 3° Ed. .
FESTEVOLMENTE
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pag.678

1) id: e7aee62b99b4460ba7b6f032e3d5990f)

Esempio:

Bocc. Introd. n. 49. Festevolmente viver si vuole.

7) Dizion. 3° Ed. .
LAUDA
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pag.940

1) id: 9bdc334421b748a6a8dda7f43b6ab990)

Esempio:

Bocc. Nov. 6. 3. Gl'insegnavano la lauda di Donna Metalda.

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Esempio:

G. V. 7. Ult. Dinanzi alla detta figura ogni sera, per laici vi si cantavano laude.

8) Dizion. 3° Ed. .
FURIA
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pag.737

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Esempio:

Bocc. Nov. 50. 1. Quasi con furia disse.

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Esempio:

E Bocc. Nov. 98. 42. Più da furia, che da ragione incitati.

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Esempio:

G. V. 7. 92. 2. A furia, senza ordine, e provvedimento montarono in galee.

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Esempio:

E G. V. 12. 27. 1. Per fuggir la furia, se n'andarono in contado.

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Esempio:

But. E fa una similitudine, dicendo, che questo andava in caccia, e 'n furia, come andavano i Tebani.

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Esempio:

Dant. Inf. 12. Mentre ch'è 'n furia, è ben, che tu ti cale.

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Esempio:

G. V. 11. 141. 1. Si levò in furia il popolo minuto d'Ancona.

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Esempio:

Bern. Orlan. 2. 19. 7. A braccia aperte andava, e scapigliata, Come una furia, e un'anima dannata.

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Esempio:

Tac. Dav. Stor. 3. 315. Fabbricò galee a furia.

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Definiz:

§. E Correre a furia: cioè Operare sconsideratamente. Lat. impudenter agere.

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Esempio:

Dant. Purg. 18. E quale Ismeno già vide, ed Asopo, Lungo di se di notte, furia, e calca, Purchè i Teban di Bacco avesser uopo.

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Definiz:

§. Furie s'appellano que' Tre spiriti infernali Aletto, Tesifone, e Megéra. Lat. furiae, eumenides.

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Esempio:

Sen. Declam. Aveva un figliuolo, il quale era infermo d'infermità di furia, e quasi pazzia.

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Esempio:

Pallavic. Stor. Conc. 132. Dando nelle furie contro un dimostramento sì alto, e sì memorabile.

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Definiz:

§. A furia di popolo: dicesi di Che che sia fatto con impeto, e violenza di moltitudine.

9) Dizion. 3° Ed. .
TEDIOSO.
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pag.1671

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Esempio:

Bocc. g. 2. f. 3. Alquanto tediosi alle più genti.

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Esempio:

E Bocc. g. 2. f. 3. Giorni, per le vivande, le quali s'usano in quegli, alquanto tediosi.

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Esempio:

Cron. Mor. Tu diverrai tedioso, ontoso, e maninconoso, e tristo.

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Esempio:

M. V. 9. 51. Loro guerre erano inferme, e tediose.

10) Dizion. 3° Ed. .
RICORDAZIONE
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pag.1356

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Esempio:

Bocc. Introd. n. 1. Siccome è la ricordazione della pestifera mortalità.

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Esempio:

S. Grisost. Sanza niuno buon rispetto, e sanza nulla buona ricordazione.

11) Dizion. 3° Ed. .
FOLTO
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pag.702

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Esempio:

Bocc. Nov. 47. 6. Un boschetto assai folto d'albuscelli.

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Esempio:

Bocc. Nov. 77. 6. S'è messa la più folta neve del mondo.

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Esempio:

Mirac. Madon. P. N. Là ove la battaglia era più folta.

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Esempio:

Petr. Canz. 49. 4. Il secol pien d'errori oscuri, e folti.

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Esempio:

Petr. Son. 306. E da sì folte tenebre mi parta.

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Esempio:

Dan. Inf. 34. Tra 'l folto pelo, e le gelate croste.

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Esempio:

Dan. Inf. 9. Per l'aer nero, e per la nebbia folta.

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Esempio:

Petr. Canz. 36. 4. Saldin le piaghe, ch'io presi in quel bosco Folto di spine.

12) Dizion. 3° Ed. .
PERDONO
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pag.1187

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Esempio:

Bocc. Nov. 78. 6. Piangendo gl'incominciò a chieder perdono.

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Esempio:

Boc. Nov. 2. 7. E perciò questa fatica, per mio consiglio, ti serberai in altra volta ad alcun perdono, al quale io, per avventura, ti farò compagnia.

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Esempio:

Petr. Canz. 32. 5. Ond'io chieggio perdono a queste frondi.

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Esempio:

Dan. Pur. 5. Diss'io, alquanto del color cosperso, Che fa l'huom di perdon talvolta degno.

13) Dizion. 3° Ed. .
STORDITO.
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pag.1627

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Esempio:

Bocc. Nov. 82. 6. Da così fatto soprapprendimento storditi.

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Esempio:

G. V. 9. 302. 3. Castruccio, ciò sentendo, e appena credendolo, come stordito, si partì di Pistoia.

14) Dizion. 3° Ed. .
FORMOSO
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pag.710

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Esempio:

Bocc. g. 2. p. 2. Era formosa, e di piacevole aspetto.

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Esempio:

Alam. Colt. 2. 53. Grande il Cavallo, di misura adorna, esser tutto devria, ec. E dove al petto aggiunge Ricco, e formoso.

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Esempio:

Scal. S. Ag. Questo tuo Sposo (Cristo) è molto dilicato, e ricco, e nobile oltr'a misura, ed è più formoso, e bello, che huomo, che fosse mai, ec.

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Esempio:

Passav. 240. Anche nuoce la superbia all'huomo, ch'ella toglie all'anima la sua bellezza, e la sua formosa figura.

15) Dizion. 3° Ed. .
MASCELLONE
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pag.1009

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Esempio:

Bocc. Nov. 56. 6. E con mascellóni, che paion d'asino.

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Definiz:

§. Mascellone: vale anche Percossa nella mascella, come Ceffone, Grifone, e simili, che vagliono Colpo nel grifo, colpo nel ceffo, presi amendue per viso. Lat. alapa, colaphus.

16) Dizion. 3° Ed. .
PREZZOLATO.
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pag.1258

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Esempio:

Bocc. Introd. n. 20. Che questi servigj, prezzolata, faceva.

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Esempio:

E Scism. E che pochi di quei dottori, che prezzolati scrissero in favore del repudio, erano vivi.

17) Dizion. 3° Ed. .
MISLEALE
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pag.1046

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Esempio:

Bocc. Nov. 1. 5. Huomini riottósi, di mala condizione, e misleali.

18) Dizion. 3° Ed. .
VILLANAMENTE
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pag.1778

1) id: 61fd075b6a324581a65d2a9c27230614)

Esempio:

Bocc. Nov. 9. 2. Da alcuni villanamente fu oltraggiata.

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Esempio:

Nov. Ant. 78. 1. E quelli, a baldanza del Signore, sì 'l battéo villanamente.

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Esempio:

Bern. Orl. 1. 28. 14. E con molto furor la lancia arresta, E vengonsi a ferir villanamente.

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Esempio:

Tes. Br. 5. 23. E quando lo videro così divisato a loro natura, elle corsero addosso alla femmina, e ucciserla villanamente.

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Esempio:

Tes. Br. 5. 33. Pagone, ec. ed egli rizza la coda, che mostra la parte di dietro villanamente, e molto hae a dispetto la laidezza de' suo' piedi [cioè bruttamente]

19) Dizion. 3° Ed. .
LATINO
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pag.939

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Esempio:

Bocc. Nov. 4. 2. 7. Parlando latino, la dimandò.

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Esempio:

E Bocc. Nov. 9. Domandò chi fosse la buona femmina, che latin parlava.

20) Dizion. 3° Ed. .
FATTEZZA
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pag.662

1) id: e76c3f35995e4607a4efca3aa63d2af2)

Esempio:

Bocc. Nov. 17. 2. Parevano le sue fattezze bellissime.

2) id: 40863479bf0e490f877b4de860690fa3)

Esempio:

Bocc. sop. Dant. E prima ti dice l'altezza, e la fattezza di questo circolo.

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Esempio:

Bocc. Ninf. Fiesol. Mirando que fantin, le par vedere Africo proprio in ciascuna fattezza.

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Esempio:

Bocc. Vit. Dant. E oltre a questo aveva le fattezze del volto dilicate molto, ed ottimamente disposte.

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Esempio:

Bern. Orl. 3. 5. 43. Il naso, i labbri, i cigli, ogni fattezza, Pareva fatta per le man d'amore.

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Esempio:

Galat. E perciò più acconciamente diremo, riconosciuto alle fattezze, che alla figura, o all'immagine.

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