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3° Edizione
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1) Dizion. 3° Ed. .
MAGGIORENTE
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pag.983



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Definiz: Huom principale. Lat. vir primarius.


2) id: 844d3332568d4b58b44ef5ee5ea22053)
Esempio: G. V. 9. 290. 1. Per fare uccidere il Conte Nieri, e più altri maggiorenti, che reggeano Pisa.


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Esempio: Tratt. Consol. Nel venire, ch'e' fa à, dice la Scrittura, ch'e' sarà accompagnato dagli Angeli, e da' maggiorenti del Padre suo, cioè da' Profeti, e dagli Apostoli, e dagli altri Santi di Paradiso.
2) Dizion. 3° Ed. .
MATTIA
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pag.1012



1) id: d55ade4a1a3d4d0baa636bea0baa6a4e)
Esempio: Fior. Vir. A. M. Mattía è vizio contradio alla virtù della prudenzia.


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Esempio: Fr. Giord. S. Questa è una mattía a dicere, o a credere.


3) id: 3d7560e18d754e8683bc38b6b4f1f896)
Esempio: Amm. Ant. Bellezza spesso è segno di mattía, e superbia.
3) Dizion. 3° Ed. .
RICUCITURA
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pag.1358



1) id: f32d842388fa422e9acb59f4e3031c16)
Esempio: Fior. Vir. Così è ricucitúra gentile, come fanno alla verdúra della selva.
4) Dizion. 3° Ed. .
UMILTÀ, UMILTADE, e UMILTATE.
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pag.1797



1) id: 9c42df78a514484ab1c4b4b52fbd9692)
Esempio: Fior. Vir. A. Mon. Umiltà, secondo Origéne, si è raffrenar l'altezza dell'animo.


2) id: 157c0fc35be2497f958498c6f620117e)
Esempio: Collaz. S. Padr. Con tutto sforzo si dee acquistare il ben della discrezione, colla virtù dell'umiltà, la quale, ec.


3) id: e5b69136e0d94ebc91e921ca7269485f)
Esempio: Dant. Purg. 10. Mentre io mi dilettava di guardare L'immagini di tante umilitadi.


4) id: 06a296e2d09d441993ae491cecb43ec1)
Esempio: Com. Umiltade, secondo, che descrive Agostino, è una volontaria inclinazion di mente.
5) Dizion. 3° Ed. .
GRANMAESTRO
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pag.793



1) id: 109e8d3b6ba5405fa34354c543533268)
Definiz: Aggiunto, che si da a huomo di grande affare. Lat. vir doctus, vir sapiens.


2) id: 88898d15127d499bab4d7567d6443769)
Definiz: §. Diciamo anche Granmaestro: Capo d'una Religione di Cavalieri. Lat. magnus magister.
6) Dizion. 3° Ed. .
PILUCCARE
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pag.1218



1) id: 22611d538c4441368bc8e1796a6b11fe)
Esempio: Fior. Vir. A. Mon. Il cane ama l'osso infino che v'è da piluccare.


2) id: 48fde0945a1c4cd98acf24b5476751da)
Esempio: Morg. Rinaldo cominciava a piluccare, E trassesi di testa allor l'elmetto.
7) Dizion. 3° Ed. .
VANTAGIONE, e VANTAZIONE
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pag.1748



1) id: e8aaf586f22547cc8a693bc2bacca378)
Esempio: Fior. Vir. A. Mon. Lo secondo è vantagione, cioè a lodarsi d'alcuna cosa.


2) id: 169112f5f73e41489c1ca68ad157019a)
Esempio: E Fior. Virt. A. M. appresso. Salomone disse del vizio della vantagione: Lasciati lodare ad altra lingua, e non alla tua.
8) Dizion. 3° Ed. .
S
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pag.1422



2) id: 1e5c454ca601423786c2d5b30b17f414)
Definiz: Lettera di suon vemente, come la R. Posta in composizione co' suoi primitivi, ha forza molte volte di privativo: come Calzare, Scalzare: Montare, Smontare. Alle volte d'accrescitivo: come Porco Sporco: Munto, Smunto. Alle volte di frequentativo: come Battere, Sbattere. Alle volte non opera nulla, valendo lo stesso Campare, Scampare: Bandito, Sbandito: Beffare, Sbeffare. Appo di noi ha due varj suoni: il primo più gagliardo, e a noi più familiare: come Casa, Asse, Spirito. L'altro più sottile, o rimesso, usato più di rado: come Sposa, Rosa, Accusa: Sdentato, Svenato. In questo secondo suono non si raddoppia giammai, ne anche si pone in principio della parola, se non quando, immediatamente, ne segue una consonante: come Smeraldo, Sdentato, ec. Consente dopo di se, nel principio della parola, tutte le consonanti, salvo la Z. Nel mezzo della parola, e in diversa sillaba, riceve, dopo di se le medesime consonanti, ma più malagevolmente, e per lo più in composizione, colla preposizione DIS, o MIS: come Disdetta, Misleale; ma col C, P. T s'accoppia frequentemente, senza difficultá: come Tasca, Cespuglio, Presto. Quando è posta avanti al C, F, P, T, si dee pronunziare nel primo modo, cioè col suon più gagliardo: come Scala, Sforzo, Vespa, Studio, Cesto; ma avanti al B, D, G, L, N, R, V, si pronunzia col suono più sottile, o rimesso: come Sbarrare, Sdegno, Sguardo, Slegare, Smania, Snello, Sradicare, Sventura. Avanti di se ammette la L, N, R, in mezzo della dizione, e in diversa sillaba: come Falso, Mensa, Orso. Raddoppiasi nel mezzo della parola, come l'altre consonanti, dove lo ricerca il bisogno.
9) Dizion. 3° Ed. .
VIRO
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pag.1778



1) id: e7034e6a27e04ec7806b79c0c2c50107)
Definiz: D'età virile, huomo fatto. Lat. vir.


2) id: 8732cdfabdf148ed850045a7f999ac66)
Definiz: §. Per Huomo semplicemente. L. vir, homo.


3) id: b8d0a150f1594f68992bc56f38160cfc)
Esempio: Dant. Inf. 4. Ch'avean le turbe, ch'eran molte, e grandi, e d'Infanti, e di femmine, e di viri.
10) Dizion. 3° Ed. .
GENTILUOMO
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pag.757



1) id: 1413e1d6a0e84d449bd09b96afeb2b5d)
Definiz: Huomo nobile. Lat. vir nobilis, patricius.


2) id: e8d334f794a54e7883768dbf8bac850a)
Esempio: Boc. Nov. 67. 5. Tu se dirittamente famiglio da dover esser caro a un gentiluomo di questa terra.


3) id: 7b1ac8ee2d554a718d2ea07545757325)
Esempio: E Ber. Orl. 3. 5. 1. Udite gentiluomini le vere Parole, che Ruggier di sopra ha dette Alla discortesia del Re d'Algiere.
11) Dizion. 3° Ed. .
G
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pag.741



2) id: 410716f2e7c04521b162cb230823855a)
Definiz: Lettera compagna del C, la quale, anch'ella, ha due suoni diversi, perchè posta avanti all'A, O, U, ha il suono più rotondo: come Gallo, Gota, Gusto; e avanti all'E, ed I, ha il suono più sottile, o aspirato: come Gente, Giro; onde per necessità di proprio carattere, per servircene nel primo suono colla E, e coll'I, pogniamo dopo la H: come Gherone, Ghiro. Questo Gh, quando ne seguita l'I, ha anch'egli due suoni, l'uno più rotondo, e grosso: come Ghirlanda, Vegghi dal verbo Vedere; l'altro più sottile, e schiacciato, il quale, per lo più, avviene, quando all'I segue un'altra vocale, come Ghianda, Ghiera, Vegghia: e a cotali suoni, per isfuggire errore, sarebbe di bisogno proprio carattere a ciascheduno. Delle consonanti riceve dopo di se, nella stessa sillaba, la L, N, R: come Negletto, Gloria, Egli, Regno, Sogno, Disegnare, Ingrato, Gretola; bene è vero, che dopo la L, dove non seguita l'I, per esser suono, per sua durezza sfuggito da questa lingua, si truova di rado. Quando alla L, col G avanti seguita l'I, in tal caso ha due suoni, l'uno più rotondo, e grosso: come Negligente, il quale non è molto ricevuto da noi; l'altro più sottile, o schiacciato: come Giglio, Foglio, e questo è nostro proprio. Aggiunto, come s'è detto, il G alla L, e N, gran parte ne perde del suo suono, come Aglio, Ragna. Consente avanti di se la L, N, R, S. Nel mezzo della parola, e in diversa sillaba: come Volgo, Vanga, Verga, Disgregare, benchè la S si trovi in mezzo di rado, e per lo più, in composizione, colla preposizione DIS. Ma nel principio di parola, più frequentemente: come Sgarare; e si pronunzia sempre la S avanti al G, nel secondo modo, cioè nel suono più rimesso, come nella voce Accusa. Raddoppiasi questa lettera nelle nostre voci molto spesso: come Poggio, Oggi, ec.
12) Dizion. 3° Ed. .
LETTERATONE.
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pag.952



1) id: 2f09dfd2804d40aca245b1dc04bc6211)
Definiz: Accresc. di Letterato. Lat. insignis literaturae vir, sophista.


2) id: cab35c3f74664594870b0fac41208437)
Esempio: Alleg. 100. Questi infami balordacci si guadagnano, appresso all'ignorante brigata, un risonante fracasso di sfoggiati letteratóni.
13) Dizion. 3° Ed. .
VIRTÙ, VIRTUDE, e VIRTUTE
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pag.1778



1) id: d45e43330b0d4655959e300d23fee7f6)
Esempio: Fior. Vir. A. Mon. Virtù è buona qualità di mente, per la quale si vive bene.


2) id: b898ed4a887e4d8faca460481112b866)
Esempio: S. Agost. C. D. La virtù è ordine d'amore.


3) id: 8073a63ffe5d46908782bcb7b780dd5c)
Esempio: E Bocc. g. 2. f. 2. La vostra virtù, e degli altri miei sudditi, farà sì, ec.


4) id: ff31c20f89df4591832f32bf7f6e689c)
Esempio: Cavalc. Discip. Spir. Diffinendo parimente la virtù S. Agostino, dice: ch'ella non è altro, che una egualità di mente, che da ogni parte sia conforme alla ragione.


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Esempio: E Cavalc. Discipl. Spirit. altrove. E S. Giovan Grisostomo: Virtù dice è dirittamente d'Iddio sentire, e dirittamente tra gli huomini vivere, e operare.


6) id: 1194abaf7d5b4efa94cae92c39f37413)
Esempio: Petr. Son. 203. Voi con quel cuor, che di si chiaro ingegno, Di sì alta virtute il Mondo alluma.


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Definiz: §. Virtù: Valore, eccellenza di buona qualità. Lat. virtus, praestantia.


8) id: b1a4808a5d3046269d5eb00438077c8e)
Esempio: Dan. Par. 1. Cen porta la virtù di quella corda.


9) id: d63711702b07495395a4ec984bb07cfa)
Definiz: §. Far della necessità virtù: Operar bene per forza di necessità.


10) id: faa4f8a9a6184da38f2c3207b762a719)
Esempio: But. La virtù sola è quella, che fa la cosa degna di riverenza.


11) id: e171ae9225ac46459707923d48b6c5e2)
Esempio: E Cavalc. Discipl. Spirit. di sotto. La virtù è un'abito volontario, il quale tiene il mezzo, onde ogni estremità è viziosa.


12) id: cc3026149be0486eb88594827a5c39a9)
Esempio: E Cavalc. Discipl. Spirit. appresso. E San Bernardo ancora discrive la virtù, così dicendo: La virtù è uso di volontà libera, secondo 'l comandamento della ragione.
14) Dizion. 3° Ed. .
SUBBISSAMENTO.
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pag.1644



1) id: 5ce9f5669e0b4e588fedb5099e1668c0)
Esempio: Fior. Vir. A. Mon. Nel romor del subbissamento, la donna di Lotto, ec. diventò una statua di marmo.
15) Dizion. 3° Ed. .
AVARO
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pag.171



1) id: 0723bc19fe6b41a6b0774209b7aab7b4)
Esempio: Fior. Vir. Ag. Mon. Quegli è propriamente avaro, che ritiene quello, che è da spendere.


2) id: 12674288f8a0483795b77fd4446e21f8)
Esempio: Am. Ant. G. 152. All'avaro non falla cagione di negar servigio.


3) id: 4427b481f9fc43b98af384e992e5d217)
Esempio: Boc. Proem. 8. La quale, dove meno era di forza, ec. quivi più avara fu di sostegno.


4) id: 5826bd46925342b6a6814f34071246df)
Esempio: Quist. Filos. C. S. L'avaro è pronto a domandare, tardo a dare, frontoso a negare, ec. dell'altrui largo, del proprio scarso: vota la gola per crescer l'arca, assottiglia il corpo per accrescer guadagno: la mano ha rattratta a dare, distesa a ricevere: a dare chiusa, a ricevere aperta.


5) id: aac93193e5694de5833d49c4fa53d811)
Esempio: Petr. Son. 45. E siate omai di voi stesso più avaro.


6) id: 2627b1ac83ba43a2a234aefc43a35fb9)
Esempio: Boc. Nov. 2. 9. Intanto avari, e cupidi di danari gli vide, che, ec.


7) id: c2bac033b64048bbb6928a981c51e981)
Esempio: E Bocc. Nov. 8. 7. Pure avendo in se, quantunque avaro fosse, alcuna favilluzza di gentilezza.
16) Dizion. 3° Ed. .
MARITO
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pag.1006



1) id: e53f747e3e9b4204acb099bb00373ca9)
Definiz: Huomo congiunto in matrimonio. Latin. maritus, vir.


2) id: 4c6d8a3b036d4bc2a8036199eaaf1761)
Esempio: Bern. Orl. 2. 1. 29. Di lei facendosi marito.


3) id: ce8604aae56241418766cfd830b97f93)
Esempio: E Bocc. Nov. 18. 32. Ne altra, che una damigella da marito, di lui rimasa.


4) id: e2fce58eed40409db4e99486fad4e4dd)
Esempio: Cron. Morell. Abbi riguardo primamente di non ti avvilire, ma più tosto t'ingegna d'innalzarti, non per modo ch'ella volesse essere il marito, e tu la moglie.
17) Dizion. 3° Ed. .
AGIATEZZA.
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pag.50



1) id: d313f26fbce54f9f8ecc7807fbc94158)
Esempio: Fior. di Vir. Niuna può esser maggior tristizia al Mondo, che essere stato in beatitudine, e agiatezza.
18) Dizion. 3° Ed. .
SALVATRICE
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pag.1432



1) id: 11cd0afc83bb4c1586ef3faafcbb606f)
Esempio: Fior. S. Franc. Soavissima Vergine benedetta, e salvatrice dell'anima mia.
19) Dizion. 3° Ed. .
STORSIONE
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pag.1629



1) id: 79bcfc882b904c718556937cd2ad1256)
Esempio: Fior. Vir. A. M. Vennono i Filistei, e presonlo, e dopo molte storsioni, cavarongli gli occhi.
20) Dizion. 3° Ed. .
DISCORDIA
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pag.536



1) id: cfe8a04efa7040bdb2eaa235d22f0435)
Esempio: Fior. Vir. A. Mon. Discordia si è ne' cuori di coloro, che non vogliono l'uno quel che l'altro.


2) id: 851763e50ea04f2c90c231f1361e39ce)
Esempio: G. V. 9. 160. 2. In quel medesimo tempo i Fiamminghi, per discordia ch'aveano cogl'Inglesi, ec.


3) id: 5dc0ff72a876494f927420cb2026cef7)
Esempio: E Maestruz. 2. 32. 3. Inferma la testimonianza per la discordia? R. S. T. La discordia de' testimoni in alquante cose, principali circostanzie, che variano la sostanza del fatto.


4) id: bed67a44f69a45a0987991f39df08b32)
Esempio: Maestr. 2. 79. È la discordia peccato mortale? Quando alcuno scientemente, e con intenzion discorda dal bene di Dio, e del prossimo, nel quale e' dee consentire.