Lessicografia della Crusca in rete

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3° Edizione
Diz Giu. totali
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5232 47 5279 occorrenze
Ordinamento delle voci: alfabetico punteggio
120) Dizion. 3° Ed. .
GUARDIA
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pag.813



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Definiz: §. Non voler dormir, ne far la guardia: proverbio, e vale Aver l'elezione del prendere a fare una delle due cose, e non ne voler far niuna. Flos. 247.


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Esempio: Tass. Gerus. 6. 42. Si reca in atti varj, in guardie nove.


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Esempio: E Tass. Gerus. 6. 43. Ne poi ciò fatto in ritirar si tarda, Ma si raccoglie, e si ristringe in guarda [qui guarda, per guardia]
121) Dizion. 3° Ed. .
ERUTTAZIONE
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pag.605



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Esempio: Cr. 6. 6. 2. Contra la ventosità, e indigestione, e acetosa eruttazione.
122) Dizion. 3° Ed. .
FINALE
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pag.689



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Esempio: Boc. g. 6. p. 6. Che tu sopra essa dei sentenzia finale.
123) Dizion. 3° Ed. .
RIPASSARE
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pag.1383



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Esempio: G. V. 10. 6. 6. E lasciò la 'mpresa, e ripassò l'alpi.
124) Dizion. 3° Ed. .
CIMIERO, e CIMIERE.
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pag.336



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Definiz: §. In proverb. Aver cimiéro a ogni elmetto: Esser pronto, e acconcio a tutte le cose, e per ogni verso, secondo che fa bisogno. Lat. omnium horarum homo. Flos. 309.
125) Dizion. 3° Ed. .
SAPERE
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pag.1436



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Definiz: §. Saper di mille odori: per modo proverbiale: dicesi di Che che sia, che spiri gran fragranza. Lat. totam spirat Arabiam. Gr. τὸν ἀραβίαν ἀποπνεῖ, vedi Flos. 294. n. 58.
126) Dizion. 3° Ed. .
CALZA
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pag.264



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Definiz: §. Da calza Tirar le calze; per morirsi. Lat. diem suum obire, ad plures penetrare. Fl. 129.


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Esempio: Cecch. Stiav. 4. 6. E darli questa nuova, che la terrà più che da calze.


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Esempio: Car. Let. La Reina Nasafica è stata per tirar le calze.
127) Dizion. 3° Ed. .
BUONACCORDO
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pag.242



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Definiz: Strumento musicale di tasti colle corde di metallo, di figura simile a un'arpe a giacere, ma col fondo di legno: chiamasi anche Arpicordo, e Gravicembalo. Latin. clavicymbalum, harpichordum, Flos. 176.
128) Dizion. 3° Ed. .
MORTAIO
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pag.1058



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Definiz: §. In proverb. Pestare l'acqua nel mortaio, o diguazzar l'acqua nel mortaio: Affaticarsi senza profitto. Lat. oleum, atque operam perdere, aquam in mortario tundere. Vedi della sua origine Flos. c. 101.
129) Dizion. 3° Ed. .
SVENIRE.
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pag.1648



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Definiz: Venirsi meno, perdere il sentimento. Neut. pass. benchè talora colle particelle MI, TI, non espresse. L. consternari, animo deficere. Il Varchi vuole ch'e' tragga origine dal Greco σβεννύεσθαι. Flos. 21.
130) Dizion. 3° Ed. .
TORZIONE
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pag.1710



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Esempio: E G. V. 6. 25. 6. Facendo forze, e torzioni alle sacre persone.
131) Dizion. 3° Ed. .
DIRUPAMENTO
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pag.529



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Esempio: Cr. 1. 6. 6. E se altri ha paura del dirupamento delle ripe.
132) Dizion. 3° Ed. .
MASCELLA
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pag.1009



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Esempio: Cr. 9. 6. 6. Gli si cavino della mascella di sotto, quattro denti.
133) Dizion. 3° Ed. .
DI RIMBUONO.
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pag.526



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Definiz: Composto delle voci Rio, e Buono, che vale Di rio in buono, trattandosi di rendite di possessioni: vale l'Uno anno per l'altro. Lat. peraequè. Ter. nel Thorm. disse statim. Flos. 395.
134) Dizion. 3° Ed. .
POLLO
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pag.1227



1) id: a0336d4289b34dacb46e2223ec638915)
Definiz: §. Come i polli di mercato, Un buono, e un cattivo: Proverb. e dicesi di Due cose simili, che ne sia una buona, e una cattiva. Lat. uterque ambo, ambo neuter. Flos. 410.
135) Dizion. 3° Ed. .
FIORE
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pag.693



1) id: f4d37c185c0540f2940e6b9dff30aba9)
Definiz: Germoglio, che ogni anno spiccia dalle piante, per abbondanza d'umore, ed è principio, e segno di frutto, o seme: d'odore, colore, e forma differente, secondo le sue spezie. Lat. flos. Gr. ἄνθος.


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Definiz: §. Fior del rame. Latin. flos aeris.


3) id: ad66cdf6043f4a9f84a6100a7e8e115d)
Definiz: §. Fior del sale. Latin. flos salis. Gr. ἁλὸς ἄνθος.


4) id: 706305e244e84d138fda58a8f54b2f09)
Definiz: §. Fiore: la Parte più nobile, migliore, e più bella, e scelta di qualsivoglia cosa, siccome usano anche i Lat. e i Gr. flos, ἄνθος.


5) id: 8ed7aec6eb6d429284af6b50870d40a2)
Esempio: Boc. g. 6. p. 2. Ogni cosa d'erbucce odorose, e di be' fiori seminata.


6) id: 63f9b28fb50b4728804b61d6ea411c5a)
Esempio: G. V. 1. 38. 6. E fu in opera d'arme, e di Cavalleria, fiore.


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Esempio: Maestr. 2. 30. 6. Se colui, che toglie il fior della virginità alla fanciulla la debba togliere per moglie, o maritarla, fu detto nel Capitolo della Lussuria.
136) Dizion. 3° Ed. .
CACARE
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pag.253



1) id: 46e5c3ebfcf24f98b2198f5313fe7cf7)
Definiz: §. Cacarsi sotto: di Chi per timidità, o per altro, nel trattare qualche negozio, si perde, ed esce di se. Così ancóra dicevano i Greci κακκᾶν. Vedi un luogo d'Eustazio nel Flos. 10.
137) Dizion. 3° Ed. .
ARCIDIACONO, e ARCHIDIACONO
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pag.131



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Definiz: §. È detto Arcidiacono, da Arci, e Diacono: e s'aggiugne questa particella Arci, a molti altri nomi simili, come Arciduca, Arciconsolo, e simili, e da loro forza di superlatívo. Vedi Flos. c. 8.
138) Dizion. 3° Ed. .
BISANTE
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pag.224



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Esempio: Nov. Ant. 6. 6. Ora andate, tra tutti voi mi recate cento bisánti d'oro.
139) Dizion. 3° Ed. .
A CAMPO.
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pag.12



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Esempio: E G. V. lib. 6. 6. 2. Tornando, si puosono a campo a Siena.