Lessicografia della Crusca in rete

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3° Edizione
Diz Giu. totali
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5232 47 5279 occorrenze
Ordinamento delle voci: alfabetico punteggio
160) Dizion. 3° Ed. .
REGNANTE.
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pag.1333



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Esempio: Petr. Cap. 6. Pontefici, Regnanti, e Imperadori.
161) Dizion. 3° Ed. .
PARLASIA
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pag.1157



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Esempio: Cr. 6. 109. Anche vale contr'alla parlasia.
162) Dizion. 3° Ed. .
GRANMERCÈ
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pag.793



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Definiz: §. Lo diciamo anche a Chi ci profferisce, che che sia, ancorchè non l'accettiamo, ringraziandolo con tal parola. I Greci dicevano καλῶς ἔχει, che in Lat. bene est, ovvero bene se habet. Flos. c. 92.


2) id: bf36bb5c89e44e24b5eeec9619a14ac7)
Esempio: Boc. g. 6. p. 7. Credi tu sapere più di me tu, che non hai ancora rasciutti gli occhi? Granmercè; non ci son vivuta in vano io, no [cioè io starei fresca]
163) Dizion. 3° Ed. .
MOSSE
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pag.1062



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Definiz: §. Furar le mosse: Prevenire in dire, o far cosa, che altri avesse prima in pensier di fare; il che anche diciamo Romper l'uovo in bocca. Lat. antevertere, praevenire, eripere e manu manubrium. Flos. 213.
164) Dizion. 3° Ed. .
BARBUTO
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pag.199



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Definiz: §. Diciamo Barbuto, per Barbato semplicemente, onde in proverbio: Donna barbuta co' sassi saluta. Vedi Flos. 390. E per lo contrario degli huomini: Poca barba, e men colore, Sotto 'l Ciel non e 'l peggiore.
165) Dizion. 3° Ed. .
CAPELLO
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pag.278



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Definiz: §. Spogliarsi in capelli: cioè Mettersi di cuore, e volonterosamente a fare una cosa. Lat. omnes nervos intendere. Fl. 347.
166) Dizion. 3° Ed. .
AL POSTUTTO.
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pag.72



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Definiz: Avverbial. Modo antico. In tutto, e per tutto, per ogni guisa. Lat. omninò, prorsus. Gr. πάντη. Fl. c. 50.
167) Dizion. 3° Ed. .
NAVE
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pag.1077



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Esempio: §. Lasc. Pinz. 3. 4. Dove va la nave, Può andare il brigantino, cioè dove va il più, può andare il meno [Latin. pereunte navi, dispereat simul scapha. Si perit principale, pereant etiam accessoria Flos. 317. ]
168) Dizion. 3° Ed. .
FORMICAIO.
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pag.709



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Definiz: §. Diciamo in proverb. Stuzzicare il formicaio: che è il Dar noia a chi ti lascia stare, e incitato, ti può offendere: che anche si dice Stuzzicare il vespaio. Latin. irritare crabrones, leonem vellicare. Flos. 124.
169) Dizion. 3° Ed. .
FASCIARE
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pag.660



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Esempio: G. V. 11. 6. 6. Per la porta di fuori del Castello, fasciato d'intorno, condotti Ambasciadori.
170) Dizion. 3° Ed. .
RASTRELLO.
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pag.1326



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Esempio: Cr. 6. 2. 6. Sopra le quali si gitterà il seme, e col rastrello si coprirà.
171) Dizion. 3° Ed. .
TEMPERA, e TEMPRA.
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pag.1671



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Esempio: Boc. g. 6. f. 6. Il Re allora, che in buona tempera era, fatto chiamare, ec.
172) Dizion. 3° Ed. .
ARINGARE
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pag.136



1) id: fc05bdb21ed6415ba5b2192849c89b10)
Esempio: G. V. 6. 80. 6. Era pena cento libbre, chi aringasse contra 'l comandamento degli Anziáni.
173) Dizion. 3° Ed. .
AGUGLINO.
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pag.54



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Esempio: Quad. cont. E ha dato lir. 6. 6. 8. ec. intra i quali, ebbe quaranta aguglini.
174) Dizion. 3° Ed. .
SINGHIOZZO
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pag.1529



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Esempio: Cr. 6. 6. 2. Aneto, ec. hae ancora proprietà di spegnere il singhiozzo fatto per ripieno.
175) Dizion. 3° Ed. .
VANGA
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pag.1745



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Esempio: Cr. 1. 6. 6. E soprapposta ivi ancora la detta terra, colle vanghe, ovvero colle pale.
176) Dizion. 3° Ed. .
MAZZERANGA
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pag.1015



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Esempio: Cr. 1. 6. 6. Con mazzi, o vero mazzeranghe, fatti, acciò fortemente si calchi e s'assodi.
177) Dizion. 3° Ed. .
CONTINENTE
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pag.398



1) id: 86d082357dde4cca829d745870803dd4)
Esempio: Cr. 6. 1. 6. Queste forme continenti le materie delle cose da generare, e da corrompere.
178) Dizion. 3° Ed. .
STITICITÀ, STITICITADE, e STITICITATE
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pag.1624



1) id: dd872aabfa8746789aed22f3dc8c0e74)
Definiz: Cr. 6. 23. 6. L'usò in altro significato, cioè per sapore aspro, e acerbo. L. acrimonia.


2) id: bbcb1079ec2f4aecacd05caf8fa33815)
Esempio: Cr. 6. 23. 6. Avicenna dice, che nella cipolla è acuità incisiva, e amaritudine, e stiticità, cioè afrezza.
179) Dizion. 3° Ed. .
SFRENATO
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pag.1520



1) id: e5e8e1e39c844b0f959ca6e989f58d19)
Esempio: G. V. 11. 6. 6. Lo sfrenato popolo di Bologna, gli vennero dietro sgridando con villane parole.