Lessicografia della Crusca in rete

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La ricerca è stata rilevata in 570 forme, per un totale di 297 occorrenze

3° Edizione
Diz Giu. totali
566 4 570 forme
295 2 297 occorrenze
Ordinamento delle voci: alfabetico punteggio
220) Dizion. 3° Ed. .
INVAGHIRE
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pag.914



1) id: 6a75c9f856404c7ba970cf472bda3429)
Esempio: Galat. Ma il più della gente invaghisce sì di se stessa, che ella mette in abbandono il piacere altrui.
221) Dizion. 3° Ed. .
CREANZA
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pag.432



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Esempio: Galat. Così questi leggieri peccati di nascosto guastano col numero, e colla moltitudine loro, la bella, e buona creanza.
222) Dizion. 3° Ed. .
TENDERE.
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pag.1678



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Esempio: Galat. Così adunque, come questi modi, e molti altri a questi simiglianti, che tendono ad impedir la voglia, ec.
223) Dizion. 3° Ed. .
PORTATO
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pag.1237



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Esempio: Galat. Ella non può di scostumato, far costumato, senza l'usanza, la quale è quasi parto, e portato del tempo.
224) Dizion. 3° Ed. .
ARROTA
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pag.144



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Esempio: Galat. 52. Perciocchè le lusinghe, o adulazioni, ch'io debba dire per arróta all'altre cattività, e magagne, hanno questo difetto ancóra.
225) Dizion. 3° Ed. .
SPESSEZZA
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pag.1585



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Esempio: Galat. Quanto quelle di grandezza, e quasi di peso, vincono queste, tanto queste, in numero, ed in spessezza, avanzano quelle.
226) Dizion. 3° Ed. .
PROVA, e PRUOVA.
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pag.1274



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Esempio: Galat. Come pure alcune poco accorte, nominano assai spesso disavvedutamente quello, che se altri nominasse loro in prova, elle arrossirebbono.
227) Dizion. 3° Ed. .
TORCERE
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pag.1702



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Esempio: Galat. A' quali niuna cosa piace giammai, se non quello, che essi hanno divisato, a tutte l'altre torcono il grifo.
228) Dizion. 3° Ed. .
CELABRO
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pag.310



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Esempio: Galat. Se niuna noia non gli fece, ciò fu più tosto virtù di robusto celabro, che continenza di costumato huomo.
229) Dizion. 3° Ed. .
RAMMEMORAZIONE.
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pag.1317



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Esempio: Galat. Anzi se altri, in sì fatte rammemorazioni fosse caduto, si dee per acconcio modo, e dolce, scambiarli quella materia.
230) Dizion. 3° Ed. .
VANTAGGIATO
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pag.1748



1) id: a9aa6d1ac05045649227931986b36721)
Esempio: Galat. Tu farai adunque delle cerimonie, come 'l Sarto fa de' panni, che più tosto gli taglia vantaggiati, che scarsi.
231) Dizion. 3° Ed. .
GRIFO
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pag.801



1) id: 59a021ac81fc4b47a96c75c65397e81b)
Esempio: Galat. A' quali niuna cosa piace giammai, se non quello, che essi hanno divisato: a tutte l'altre torcono il grifo.
232) Dizion. 3° Ed. .
GABBARE
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pag.741



1) id: b4b55a365f3d49ab8cc9cab51015e201)
Esempio: Galat. E nota, che il parlar di Dio, gabbando, non solo è difetto di scellerato huomo, e empio, ma, ec.
233) Dizion. 3° Ed. .
GUARNACCA, e GUARNACCIA
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pag.814



1) id: daffeaae54dd45bcad3f3f7fd10d6f1a)
Esempio: Galat. Acciocchè tu solo non sij colui, che nelle tue contrade abbia la guarnacca lunga fino in sul tallone, ec.
234) Dizion. 3° Ed. .
IN PROVA, e IN PRUOVA
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pag.894



1) id: 9a184f3e064447a7965f4e21ff86f5e1)
Esempio: Galat. Come pure alcune poco accorte nomino assai spesso disavvedutamente quello, che se altri nominasse loro in prova, elle arrossirebbono.
235) Dizion. 3° Ed. .
SCHERNO
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pag.1461



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Esempio: Galat. Ed è lo scherno un prendere la vergogna, che noi facciamo altrui a diletto, senza pro alcuno di noi.
236) Dizion. 3° Ed. .
STRALUNARE
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pag.1629



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Esempio: Galat. E chi straluna gli occhi, e l'un ciglio leva a mezza la fronte, e l'altro china fino al mento.
237) Dizion. 3° Ed. .
SUONO.
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pag.1651



1) id: 9094a27a53ef4d67b3b5ae5c2224069d)
Esempio: Galat. Le parole, sì nel favellare, ec. e oltre a ciò belle in quanto al suono, e inquanto al significato.


2) id: 730d3d7a7d584113ac90f001943816e3)
Esempio: E Galat. altrove. E l'onestà de' vocaboli consiste, nel suono, e nella voce loro, o nel loro significato.
238) Dizion. 3° Ed. .
LAICO
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pag.931



1) id: e8016c8f9b45486b9be7b27c941fb0ea)
Esempio: Galat. Conciossiachè 'l dire è molto più agevol cosa, che 'l fare, e l'operare, ec. massimamente di noi laici, e idioti.
239) Dizion. 3° Ed. .
MOSTARDA
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pag.1062



1) id: a77e11db1caa41a69aad1bbd449ade61)
Esempio: Galat. Che se pure alcuno è, che infermi, per vaghezza di lagrimare, assai leggier cosa fia di medicarlo colla mostarda forte.