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3° Edizione
Diz Giu. totali
25469 134 25603 forme
17132 93 17225 occorrenze
Ordinamento delle voci: alfabetico punteggio
1) Dizion. 3° Ed. .
SOSPINTA
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pag.1566



1) id: e96a33e3a63b485e9f7938219de21572)
Esempio: Leggendar. S. G. S. E misonsi con gran sospinte, e con grande affanno.
2) Dizion. 3° Ed. .
S
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pag.1422



2) id: 1e5c454ca601423786c2d5b30b17f414)
Definiz: Lettera di suon vemente, come la R. Posta in composizione co' suoi primitivi, ha forza molte volte di privativo: come Calzare, Scalzare: Montare, Smontare. Alle volte d'accrescitivo: come Porco Sporco: Munto, Smunto. Alle volte di frequentativo: come Battere, Sbattere. Alle volte non opera nulla, valendo lo stesso Campare, Scampare: Bandito, Sbandito: Beffare, Sbeffare. Appo di noi ha due varj suoni: il primo più gagliardo, e a noi più familiare: come Casa, Asse, Spirito. L'altro più sottile, o rimesso, usato più di rado: come Sposa, Rosa, Accusa: Sdentato, Svenato. In questo secondo suono non si raddoppia giammai, ne anche si pone in principio della parola, se non quando, immediatamente, ne segue una consonante: come Smeraldo, Sdentato, ec. Consente dopo di se, nel principio della parola, tutte le consonanti, salvo la Z. Nel mezzo della parola, e in diversa sillaba, riceve, dopo di se le medesime consonanti, ma più malagevolmente, e per lo più in composizione, colla preposizione DIS, o MIS: come Disdetta, Misleale; ma col C, P. T s'accoppia frequentemente, senza difficultá: come Tasca, Cespuglio, Presto. Quando è posta avanti al C, F, P, T, si dee pronunziare nel primo modo, cioè col suon più gagliardo: come Scala, Sforzo, Vespa, Studio, Cesto; ma avanti al B, D, G, L, N, R, V, si pronunzia col suono più sottile, o rimesso: come Sbarrare, Sdegno, Sguardo, Slegare, Smania, Snello, Sradicare, Sventura. Avanti di se ammette la L, N, R, in mezzo della dizione, e in diversa sillaba: come Falso, Mensa, Orso. Raddoppiasi nel mezzo della parola, come l'altre consonanti, dove lo ricerca il bisogno.
3) Dizion. 3° Ed. .
MANIFESTISSIMAMENTE
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pag.997



1) id: c68f7d567a7147f1baab06e88d973640)
Esempio: Lib. Dicer. G. S. Diede manifestissimamente a vedere.


2) id: a38ac221c1d74d599d18a399f905fcd2)
Esempio: Collaz. S. Pad. Egli, il cui animo noi conosciavámo manifestissimamente, che era crudo.
4) Dizion. 3° Ed. .
G
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pag.741



2) id: 410716f2e7c04521b162cb230823855a)
Definiz: Lettera compagna del C, la quale, anch'ella, ha due suoni diversi, perchè posta avanti all'A, O, U, ha il suono più rotondo: come Gallo, Gota, Gusto; e avanti all'E, ed I, ha il suono più sottile, o aspirato: come Gente, Giro; onde per necessità di proprio carattere, per servircene nel primo suono colla E, e coll'I, pogniamo dopo la H: come Gherone, Ghiro. Questo Gh, quando ne seguita l'I, ha anch'egli due suoni, l'uno più rotondo, e grosso: come Ghirlanda, Vegghi dal verbo Vedere; l'altro più sottile, e schiacciato, il quale, per lo più, avviene, quando all'I segue un'altra vocale, come Ghianda, Ghiera, Vegghia: e a cotali suoni, per isfuggire errore, sarebbe di bisogno proprio carattere a ciascheduno. Delle consonanti riceve dopo di se, nella stessa sillaba, la L, N, R: come Negletto, Gloria, Egli, Regno, Sogno, Disegnare, Ingrato, Gretola; bene è vero, che dopo la L, dove non seguita l'I, per esser suono, per sua durezza sfuggito da questa lingua, si truova di rado. Quando alla L, col G avanti seguita l'I, in tal caso ha due suoni, l'uno più rotondo, e grosso: come Negligente, il quale non è molto ricevuto da noi; l'altro più sottile, o schiacciato: come Giglio, Foglio, e questo è nostro proprio. Aggiunto, come s'è detto, il G alla L, e N, gran parte ne perde del suo suono, come Aglio, Ragna. Consente avanti di se la L, N, R, S. Nel mezzo della parola, e in diversa sillaba: come Volgo, Vanga, Verga, Disgregare, benchè la S si trovi in mezzo di rado, e per lo più, in composizione, colla preposizione DIS. Ma nel principio di parola, più frequentemente: come Sgarare; e si pronunzia sempre la S avanti al G, nel secondo modo, cioè nel suono più rimesso, come nella voce Accusa. Raddoppiasi questa lettera nelle nostre voci molto spesso: come Poggio, Oggi, ec.
5) Dizion. 3° Ed. .
INSUFFICIENTE.
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pag.899



1) id: 931bca7d48eb4141b3e54f3eb2667784)
Esempio: Legg. S. G. B. Reputa se medesimo insufficiente, e debole a ciò.
6) Dizion. 3° Ed. .
GIOVANESCO, ec$
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pag.769



1) id: a366f5a4d0764a6780328a4c9adc04f4)
Esempio: Valer. Mass. G. S. Entrato appena ne' giovaneschi anni.
7) Dizion. 3° Ed. .
STURARE.
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pag.1643



1) id: badd77b612d2441784115db11844bca4)
Esempio: Fr. G. S. Or vi sturate bene gli orecchi.


2) id: 2cbfa02923fb4026a291947b32587cb2)
Esempio: Vit. S. Pad. Sì gli disse, che sturasse un canal d'acqua, che v'era, e innaffiasse l'orto.
8) Dizion. 3° Ed. .
OZIACO
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pag.1137



1) id: 3f88407e70e64f65b7f2b38ee158e3a6)
Definiz: Di questi giorni parlano Lib. Astrol. G. S. Pass. 351.
9) Dizion. 3° Ed. .
A SOLO A SOLO
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pag.150



1) id: b4601fa7f7a742688a53c46901817767)
Esempio: Vit. S. G. B. Desidero di favellare a solo a solo.
10) Dizion. 3° Ed. .
INNOMINARE
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pag.891



1) id: 0b61bc1f11ad40a98ce2bbaa92ec5741)
Esempio: Legg. Nat. S. Gio. Bat. S. B. Santo Giovanni Batista è innominato in molti modi.
11) Dizion. 3° Ed. .
CAVALCHERESCO.
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pag.304



1) id: 9ce2be84ab7144639d51c998ebfa5476)
Esempio: Salust. Iug. G. S. Tutti i cavalchereschi segni aveano oscurati, e nascosi.
12) Dizion. 3° Ed. .
ANCORA.
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pag.90



1) id: 6dcd494b7ddd4666b81767d43fa5e08f)
Esempio: Vit. S. G. B. Io andái più adentro, che io facessi ancóra.
13) Dizion. 3° Ed. .
DISMISURATO
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pag.546



1) id: 0a3df9df69074301b5da381a75492bed)
Esempio: Salust. Iug. G. S. La sua virtù è suta grandissima, e dismisurata.
14) Dizion. 3° Ed. .
PREZZOLARE
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pag.1258



1) id: 5937dab9b3dc42b7b46ed44fd51c3b14)
Esempio: Val. Mass. G. S. Sofferendo, che 'l Lucano occultamente prezzolasse la meretrice.
15) Dizion. 3° Ed. .
SCONTRARE
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pag.1477



1) id: de4787c82ef042bbb3d3030e6a9c372a)
Esempio: Passav. 69. L'altro giorno S. Domenico si scontrò in S. Francesco.
16) Dizion. 3° Ed. .
SANGIOVANNITA
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pag.1433



1) id: 8cc2643037444a24bfd4b9bf4914dd4c)
Definiz: Della setta, e dell'ordine di S. Giovanni. Latin. *hospitaliarius S. Iohannis.


2) id: 2acc1987743a45448cd0bd503cac3b1b)
Esempio: Lib. Viagg. V'è il grande spedale dell'ordine di S. Giovanni, donde li sangiovanniti hanno il lor principio, e cominciamento.
17) Dizion. 3° Ed. .
LENO
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pag.949



1) id: 5480e761f70542dfbbf56ce6e995415e)
Esempio: Legg. G. S. Ma la presente ambasciata è ancora più lena, e più aspra in opera.
18) Dizion. 3° Ed. .
LACERAZIONE
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pag.929



1) id: 8ce1ac04a71246c09d5ae4c3b1336584)
Esempio: Mor. S. Greg. Dell'utile lacerazione.
19) Dizion. 3° Ed. .
INFINO
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pag.877



1) id: 7c69e8f9cc494dddb6311eb67b097662)
Esempio: G. V. 10. 76. 1. Gli vennono incontro infino a S. Giovanni Laterano.


2) id: ae5b42d98e0245199464e4caf8da01ce)
Esempio: G. V. 9. 42. Il Vescovo di Legge, avendo rotte le sbarre, e correndo la terra infino al ponte a Sant'Angiolo, ec.
20) Dizion. 3° Ed. .
A
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pag.1



1) id: 7402c1cc75354e0ca843759ff12fdc5d)
Esempio: Tavol. Rit. G. S. Ne furono assai allegri, dappoi che l'ebbono a Signore.


2) id: ed7dbd5c50354eb0b6618e9113d296bc)
Esempio: G. V. 5. 3. 2. E gittóglisi a' piedi a misericordia [cioè per muover misericordia, o per ottenere misericordia]