Lessicografia della Crusca in rete

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3° Edizione
Diz Giu. totali
30280 735 31015 forme
18848 396 19244 occorrenze
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60) Dizion. 3° Ed. .
ATTENTO
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pag.165



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Esempio: Fir. Luc. 2. 3. E così con queste ragie vengono agli attenti loro.
61) Dizion. 3° Ed. .
PERDERE
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pag.1186



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Esempio: Fir. Luc. 3. 1. Che per istare, ec. io ho perduto Lucido d'occhio.
62) Dizion. 3° Ed. .
TRANA.
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pag.1717



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Esempio: Fir. Luc. Cammina, vien giù alla Signora, presto trana, o vè cuoco freddo!
63) Dizion. 3° Ed. .
PEGGIO
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pag.1175



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Esempio: Fir. Luc. Io sono una delle peggio maritate femmine, che sia al Mondo.
64) Dizion. 3° Ed. .
SVARIARE.
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pag.1644



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Esempio: Fir. Luc. Osserviamo a' gesti suoi, e il suo parlare, se egli svaria.
65) Dizion. 3° Ed. .
BINATO
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pag.224



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Esempio: Liv. M. Si trovarono da ciascuna parte tre fratelli bináti.
66) Dizion. 3° Ed. .
REPETIZIONE, e RIPETIZIONE.
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pag.1339



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Esempio: Mir. Mad. M. Dopo la seconda repetizione, ricominciamo da capo.
67) Dizion. 3° Ed. .
ROMOROSO
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pag.1403



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Esempio: Liv. M. Una oste romorosa si raunò da tutte parti.
68) Dizion. 3° Ed. .
RACCONTAMENTO.
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pag.1307



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Esempio: M. V. 6. 1. Non richeggendo da noi nuovo raccontamento.
69) Dizion. 3° Ed. .
CONFIDENTE
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pag.382



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Esempio: M. V. 5. 9. Essendo M. Giovanni Peppoli, che vendè Bologna, molto confidente a M. Galeazzo Visconti.
70) Dizion. 3° Ed. .
SOGNO
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pag.1545



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Esempio: Fir. Luc. 4. 1. I sogni non son veri, e i disegni non riescono.


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Definiz: §. Dicesi: Come per un sogno: e vale, Come di passaggio, come cosa da non sperarsene la riuscita.
71) Dizion. 3° Ed. .
PIFFERO.
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pag.1214



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Esempio: Fir. Luc. 3. 1. Ho fatto a questa volta, come i pifferi di montagna.
72) Dizion. 3° Ed. .
PESTARE
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pag.1201



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Esempio: Fir. Luc. Se voi non lo lasciate, io pesterò il ceffo a tutti quanti.
73) Dizion. 3° Ed. .
ELLEBORO
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pag.596



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Esempio: Fir. Luc. Un sacco intero d'elleboro, non basterebbe a cavarli la pazzia del capo.
74) Dizion. 3° Ed. .
RIBALDONACCIO.
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pag.1346



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Esempio: Fir. Luc. E poi voglion esser tenuti gentiluomini, e aver la coda dietro, ribaldonaccio.
75) Dizion. 3° Ed. .
LIOFANTE, e LEOFANTE
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pag.961



1) id: ca7e2f6989144e29be035591c9436bad)
Esempio: Fir. Luc. 2. 2. Alle cose, che tu dj, tu mi pari un leofante.
76) Dizion. 3° Ed. .
IMPICCATELLO
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pag.841



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Esempio: Fir. Luc. 45. Il malan, che Dio ti dia, e la mala pasqua, impiccatello.
77) Dizion. 3° Ed. .
BRACCIO
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pag.237



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Esempio: Fir. Luc. 41. Se un povero huomo di questi, che vivono delle braccia, ec.


2) id: 8ed7bf08f8c94297a79ad8be9e2adb16)
Definiz: §. Da braccio Bracciáta, che è tanta materia, quanta in una volta può strignersi colle braccia; onde


3) id: 9d63c345f2ab4290b81b48512969e0ff)
Definiz: §. E Braccio quadro, per Quello spazio compreso da quattro lati uguali di un braccio per ciascuno, congiunti a angoli retti.


4) id: 269e2bf864494f79ad43a0e15da2d3cf)
Definiz: §. E Condurre a braccia, o menare a braccia: vale Sostenere, e reggere in sulle braccia chi non vuole, o non può reggersi da se medesimo.
78) Dizion. 3° Ed. .
BIBBIA
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pag.221



1) id: 801040fe1a2e4454ab67a77fdc8a35d1)
Esempio: Fir. Luc. 4. 6. Spácciati, non mi fare una bibbia come è tua usanza.
79) Dizion. 3° Ed. .
MORTO
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pag.1061



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Esempio: Fir. Luc. 2. 2. Della Signora mia padrona, di chi tu se morto fracido.


2) id: 8e06a76efab24b2ba3dbf20fbb2ed8b0)
Esempio: Discor. Calc. 5. Se noi usiamo con ragione di nominare acqua morta, quella, che da se non corre, e non da altri ne attinta, ne agitata.