Lessicografia della Crusca in rete

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La ricerca è stata rilevata in 700 forme, per un totale di 356 occorrenze

3° Edizione
Diz Giu. totali
576 124 700 forme
293 63 356 occorrenze
Ordinamento delle voci: alfabetico punteggio
260) Dizion. 3° Ed. .
PROVINCA
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pag.1276



1) id: 76b9b34d6685494eab018fb24c851789)
Definiz: Erba, che fa il fiore azzurro, con cinque foglie, a campanella, della quale vedi Mattiuol.
261) Dizion. 3° Ed. .
NITRO
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pag.1087



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Definiz: Spezie di sale, della cui natura, e qualità, leggi Mattiuol. Latin. nitrum. Gr. λίτρον νίτρον.
262) Dizion. 3° Ed. .
MUSCHIO
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pag.1068



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Definiz: §. Per Materia odorifera nota, della quale vedi Mattiol. Lat. moschus.
263) Dizion. 3° Ed. .
FERRAMENTO
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pag.673



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Esempio: Matt. Vill. 2. 14. E fornirono la terra di molta vittovaglia, e di balestra, e di saettamento, e di legname, e ferramenti, e di buoni maestri.
264) Dizion. 3° Ed. .
SPARARE
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pag.1573



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Esempio: Matt. Franz. Rim. Bur. Muovesi allora il cacciatore in fretta, E alla volta sua ne va tentone, Tanto che spari, e che gli dia la stretta.
265) Dizion. 3° Ed. .
MACERONE
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pag.979



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Definiz: Erba nota, la cui radíce, e le foglie si mangiano il verno nella 'nsalata, d'acuto sapore, ed aromatico. Latin. smyrnium, secondo 'l Matt. Grec.σμυρνήον σμύρνιον, πετροσέλινον.
266) Dizion. 3° Ed. .
LEVISTICO
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pag.954



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Definiz: Pianta, che produce il suo seme in ciocche, come 'l finocchio, della quale vedi Matt. e la Storia delle piante. Lat. hypposelinum, apium maius, libysticum. Gr. ἱπποσέλινον.
267) Dizion. 3° Ed. .
EPITIMO
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pag.601



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Definiz: Pianta che nasce sopra 'l timo, ed a quello s'avviticchia. Quella, che Dioscoride disse, fiore del timo. Vedi Matt. che in Lat. lo dice epithimum. Gr. ἐπίθυμον.
268) Dizion. 3° Ed. .
STRIGARE.
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pag.1637



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Esempio: Matt. Vil. 9. 100. Quando per lo passato, ha fatto l'alte, e grandi imprese, per li governatori della Chiesa di Roma, addosso gli son rimase a strigare.
269) Dizion. 3° Ed. .
GRANA
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pag.791



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Definiz: Sono coccole d'un'albero, simili quasi alle coccole dell'ellera, colle quali si tingono i panni in rosso, e paonazzo, ed è preziosa tinta. Lat. coccum ruben, granum infectorium, granum tinctorium. Gr. κόκκος. Di questa pianta, e sue qualità, vedi Mattiuolo.
270) Dizion. 3° Ed. .
FIORCAPPUCCIO
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pag.692



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Definiz: Fior campestre: Il salvatico, che è azzurro, del quale, e degli altri, sorte, e colori vedi Gasparo Bavino sopra 'l Matt. Lat. consolida regia, vel regalis, altri delphinium.
271) Dizion. 3° Ed. .
STRAVEDERE.
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pag.1633



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Esempio: Matt. Franz. Rim. Burl. E se si trova pur qualche autore, Che tien, che l'amor vede, anzi antivede, Questi ancora stravede a tutte l'ore (qui forse Lat. allucinari)
272) Dizion. 3° Ed. .
LINGUA BUONA
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pag.961



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Definiz: Nome derivato da Lingua bovis: che è erba, della quale vedi Matt. e altri. Lat. lingua bovis, buglossum, buglossa. Gr. βούγλωσσον, βούγλωσσος, di cui principalmente son buoni i fiori.
273) Dizion. 3° Ed. .
PACE
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pag.1139



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Esempio: Matt. Villan. 11. 1. La pace, ec. è certo, fermo, e indubitato fondamento, e grado delle mondane ricchezze, e della mondana felicità, ec. madre d'unità, e di cittadinesca concordia.
274) Dizion. 3° Ed. .
FERRO
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pag.675



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Esempio: Matt. Vill. 11. 70. E vero fu; che non sapendo l'aspro cammino gl'Inglesi si mossono, e non giunsono in pian di Ripoli, che a pochi loro cavalli non crocchiassono i ferri.
275) Dizion. 3° Ed. .
CASSIA
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pag.298



1) id: a03c2129a46140618b77bdb6302f0493)
Definiz: Frutto d'un'albero, e serve per medicamento solutivo. Vedi Mattiol. L. casia. Gr. κασσία.
276) Dizion. 3° Ed. .
AMMATTAMENTO.
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pag.83



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Esempio: Matt. Vill. 2. 37. A che spaventáti s'arrestarono, ec. e già per segni, e ammattamenti, che que' della porta facessono, ed eziandío chiamandogli ad alta voce, non s'attentarono di venire più innanzi.
277) Dizion. 3° Ed. .
NASSO
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pag.1075



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Definiz: Lo stesso, che Tasso albero, che produce le foglie simili a quelle dell'abéto. Delle sue qualità, vedi Mattiuol. Lat. taxus.
278) Dizion. 3° Ed. .
IN SOMMA
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pag.899



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Esempio: Matt. Vill. 5. 73. E all'uscita di Settembre del detto Anno, si cominciarono a fondare le mura, e tutte s'allogarono in somma a buoni maestri (e anche nel medesimo significato, diciamo In cottimo)
279) Dizion. 3° Ed. .
APPELLAGIONE
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pag.119



1) id: 0e1d0707bae740bd964258db0c780bc3)
Esempio: Matt. Vill. 9. 98. Il detto Re di Francia, e suo primogenito, non possano, ne debbano in essi usare sovranità, o servigio, ne domandare alcuna suggestione, o querele, ne appellagioni in loro corpi ricevere.