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3° Edizione
Diz Giu. totali
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12912 329 13241 occorrenze
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100) Dizion. 3° Ed. .
RIVESCIARE
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pag.1403



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Esempio: Fr. Giord. P. Anzi tutto l'amor suo rivesciò qui.


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Esempio: E Fr. Giord. P. di sotto. Il diluvio di sopra sì sono le tribulazioni, e i mali, che Iddio rivescia al Mondo.


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Esempio: G. V. 10. 7. 2. Avea rivesciato in lui il governo di se, e di tutto il reame (cioè posto il carico sopra di lui, e datogli la cura)
101) Dizion. 3° Ed. .
PIANTONE
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pag.1208



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Esempio: P. V. Trat. Ul. I difetti dunque de' piantoni, che così chiamiamo noi quegli, che si spiccano grossi sulle barbe degli ulivi vecchj, pare, che gli antichi chiamassero trunci, ec.


2) id: 51cc7ab3b538486bb9fe2dd67952ad04)
Esempio: Lett. Fed. Sec. citata da G. V. Levando il puledro alla vigna, cioè levando lo Romano Imperio alla Chiesa di Roma, di quello piantone diede manifestissimamente a vedere, ec. discendente.
102) Dizion. 3° Ed. .
DANTE
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pag.456



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Esempio: Trat. P. Mort. Quando si fa il patto tra il Dante, e 'l ricevente.
103) Dizion. 3° Ed. .
PEZZENDO
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pag.1202



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Esempio: Tratt. P. Mort. Andar pezzendo, non aver casa, ne tetto, ne massería, ne letto, ne campo, ne vigna.
104) Dizion. 3° Ed. .
QUIETAZIONE.
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pag.1298



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Esempio: Tratt. P. Mort. La terza è cercare la quietazion mentale, la qual si trova per la Confessione sacramentale.
105) Dizion. 3° Ed. .
TERRITORIO
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pag.1689



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Esempio: Tratt. P. Mort. I signori, se conoscono in lor territorio farsi queste cose, e non puniscono, peccano mortalmente.
106) Dizion. 3° Ed. .
DISCORDIA
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pag.536



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Esempio: Tratt. P. mort. Discordia si è, quando uno discorda dalla volontà degli altri in alcuna cosa, che trattano insieme.


2) id: 851763e50ea04f2c90c231f1361e39ce)
Esempio: G. V. 9. 160. 2. In quel medesimo tempo i Fiamminghi, per discordia ch'aveano cogl'Inglesi, ec.
107) Dizion. 3° Ed. .
SCONVENIRE
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pag.1477



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Esempio: Rim. Ant. P. N. Troppa alterezza è quella, che sconviene.
108) Dizion. 3° Ed. .
PRATELLO
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pag.1242



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Esempio: E Bocc. g. 2. p. 2. Nel fresco pratello venuti.
109) Dizion. 3° Ed. .
RINNOVARE, e RINNUOVARE
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pag.1376



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Esempio: Boc. g. 6. p. 2. In quelle rinnovando le risa.


2) id: 8281995389974ed3a865dedf31f81dae)
Esempio: G. V. 10. 17. 4. Si rinnovò la quistione mossa in Corte.


3) id: e46d7e87608e4172bbff08cbbeb2677a)
Esempio: M. V. 6. 2. Questo gli rinnovò nella mente certo oltraggio [cioè gli rinfrescò, gli ridusse nella mente]


4) id: 206c3efea73f4f07af68592994412776)
Esempio: E G. V. cap. 151. 2. E cacciò via le masnade vecchie, e rinnovossi di Soldati Tedeschi di Lombardia [cioè si riprovvide]
110) Dizion. 3° Ed. .
SOGNANTE
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pag.1545



1) id: e190af0a34494643b0e67f86595332f8)
Esempio: Tr. P. Mort. I sognanti, ch'hanno paura di lor sogni.
111) Dizion. 3° Ed. .
VISCERE
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pag.1778



1) id: 673f5fd8e291466796e6312b60a587cf)
Esempio: Guer. Guar. P. F. Le più profonde viscere della terra.
112) Dizion. 3° Ed. .
TRAFUGGITORE
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pag.1711



1) id: e04e1a283fe7417aa030c5a2de2ef2f7)
Esempio: Declam. Quintil. P. Il trafuggitore da chiudere è nelle tenebre.
113) Dizion. 3° Ed. .
SDORMENTARE.
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pag.1486



1) id: 98c0f99aa6564d4a9150ef925604a96d)
Esempio: Declam. Quint. P. Allaperfine il sangue caldo, ch'uscia, t'avrebbe sdormentata.
114) Dizion. 3° Ed. .
RASURA.
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pag.1326



1) id: 08ac784a17b44a2bb5f06bfe21f26578)
Esempio: Tes. Pov. P. S. Togli rasura d'avoli, e sugo d'epatica.
115) Dizion. 3° Ed. .
ADIZZARE.
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pag.34



1) id: cf38837b74784602914d813eef3773fb)
Esempio: Declam. Quintil. P. Il popolo, secondo ch'egli è adizzato, s'adira.
116) Dizion. 3° Ed. .
AMARIRE.
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pag.78



1) id: 83427c508b304229818163ceea0d48fb)
Esempio: Rime ant. P. N. Inghilfred. In isperienza amarisco mia spene.
117) Dizion. 3° Ed. .
TRESCA
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pag.1224, in realtà 1724



1) id: db5dfe9249ab4902bc48125cfa011fc4)
Esempio: Fr. Giord. P. Laudabilissima cosa è l'astenersi da queste tresche.
118) Dizion. 3° Ed. .
PIACENTIERO
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pag.1203



1) id: 2ab310f6c6b34fa2ae9112f843f66c9e)
Esempio: Rim. Ant. P. N. E bella donna, e piacentiera avía.
119) Dizion. 3° Ed. .
SATOLLITÀ, SATOLLLTADE SATOLLITADE, e SATOLLITATE
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pag.1442



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Esempio: Declam. Quint. P. E la stancata fame colla satollitade strangoliamo.