Vocabolario degli Accademici della Crusca - Lessicografia della crusca in rete, Accademia della Crusca, Firenze

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80) Dizion. 4° Ed. .
INTENERIRE.
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pag.878

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Esempio:

Ricett. Fior. 80. Alcuni semi ec. son cotti, quando inteneriscono.

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Esempio:

Cas. lett. 62. Sua Beatitudine s'intenerì a lagrimare per dolcezza della memoria del cardinal Monte, barba di sua Santità.

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Esempio:

E Ricett. Fior. appresso: Un terzo modo di lessare usa Galeno ne' frutti, tenendogli sospesi in un vaso, che sia mezzo d'acqua bollente, e voltando detti frutti tanto, che inteneriscano egualmente per tutto.

81) Dizion. 4° Ed. .
DUOMILA, e DUOMILIA,
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pag.256

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Esempio:

Bocc. nov. 80. 29. Che ben duomilia fiorini d'oro valeva.

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Esempio:

Ar. Fur. 46. 80. Eran degli anni appresso che duomilia, Che fu quel ricco padiglion trapunto.

82) Dizion. 4° Ed. .
MAGO
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pag.123

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Esempio:

Petr. son. 80. Ma forza assai maggior, che d'arti maghe.

83) Dizion. 4° Ed. .
ATTACCO
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pag.313

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Esempio:

Viv. Prop. 80. Mi porge assai conveniente attacco per inserirvele.

84) Dizion. 4° Ed. .
PASSETTO.
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pag.514

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Esempio:

Nov. ant. stamp. ant. 80. 2. La femmina non vale neente, se di lei non viene come di luccio passetto.

85) Dizion. 4° Ed. .
SFORZARE
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pag.508

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Esempio:

Maestruzz. 1. 80. Il consentimento isforzato almeno dalla parte di colui, che sforza, fa egli matrimonio?

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Esempio:

Guid. G. Medea infiammata di tanto fervente amore, il concetto peccato assai sforza di coprire.

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Esempio:

Soder. Colt. 36. Guardisi di mettere il palo di sotto alla vite un quattro, o sei dita, affinchè non ispolpi, e sforzi la vite, e massimamente sendo di castagno, il quale ha questa natura di attraere fuor di modo a se.

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Esempio:

Petr. canz. 26. 2. Perocch'Amor mi sforza, E di saver mi spoglia.

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Esempio:

Vit. SS. Pad. 1. 151. Ciascuno si sforzava di poterci menare al suo convento.

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Esempio:

Cas. lett. 21. Benchè in questa parte non è stato di bisogno, che io mi sia sforzato.

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Esempio:

Nov. ant. 100. 13. Signori, quì non mi bisogna di sforzare a dimostrar, come ella mi sia nemica.

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Esempio:

Varch. Lez. 12. Sforza in questo luogo non vuol significare altro, che: priva di forza, e toglie la possibilità.

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Esempio:

Dep. Decam. 100. Snervare, e spolpare, e spossato disse il nostro per torla via, e privar di forza, e così si crede, che l'usasse il nostro gentil poeta: Perocchè Amor mi sforza.

86) Dizion. 4° Ed. .
PERDONARE
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pag.564

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Esempio:

Petr. son. 80. Lasso, ben so, che dolorose prede Di noi fa quella, ch'a null'uom perdona.

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Esempio:

E Bocc. num. 12. Perdonatogli, ed impostogli di ciò, che veduto aveva, silenzio.

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Esempio:

Bocc. nov. 4. 11. Vi prometto, se questa mi perdonate, di mai più in ciò non peccare.

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Esempio:

Bern. Orl. 1. 9. 3. Perchè siam di noi stessi adulatori, Ed ognun le sue colpe si perdona.

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Esempio:

Dant. Purg. 3. Posciach'i' ebbi rotta la persona Di duo punte mortali, i' mi rendei Piangendo a quei, che volentier perdona.

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Esempio:

E Firenz. As. d'oro.103. Non perdonando a spesa alcuna, egli aveva ragunate un numero incredibile di orse, e delle maggiori, che fusser viste giammai.

87) Dizion. 4° Ed. .
PREDICATORE.
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pag.695

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Esempio:

M. V. 7. 80. Mandò di nuovo li predicatori, e li accattatori a sommuovere i popoli.

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Esempio:

Bern. Orl. 1. 26. 34. Rispose Orlando: ecco un, che di ladrone, Santo, e predicatore è diventato.

88) Dizion. 4° Ed. .
CONFORTARE
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pag.758

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Esempio:

E Bocc. nov. 80. 11. Tratte fuora scatole di confetti, e preziosissimi vini, alquanto si confortarono.

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Esempio:

Bocc. nov. 29. 5. Come costei l'ebbe veduta, così incontanente si confortò di doverlo guerire.

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Esempio:

Dant. Inf. 8. Ma quì m'attendi, e lo spirito lasso Conforta, e ciba di speranza buona.

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Definiz:

§. IV. Dicesi in proverb. Confortare i cani all'erta, che vale Esortare, e Spignere alcuno a far cosa, che egli faccia di mala voglia, o vi vada a rilente a farla. Lat. frigidam aquam suffundere.

89) Dizion. 4° Ed. .
AGGETTIVO, e AGGHIETTIVO.
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pag.85

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Esempio:

Burch. 2. 80. Fior di borrana, se vuoi dire in rima, Convienti esser più grasso d'agghiettivi.

90) Dizion. 4° Ed. .
ACCATTATORE.
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pag.26

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Esempio:

M. V. 7. 80. Mandò di nuovo gli predicatori, e gli accattatori a sommuovere i popoli.

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Esempio:

Guitt. lett. 21. Se merciadro più gaude, quanto più sente accattatori di sua roba venire (quì vale Compratore.)

91) Dizion. 4° Ed. .
COLTRE
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pag.707

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Esempio:

E Bocc. nov. 80. 9. Vi miser su un paio di lenzuola sottilissime, listate di seta, e poi una coltre di bucherame Cipriana bianchissima.

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Definiz:

§. II. Coltre è anche misura di terreno.

92) Dizion. 4° Ed. .
DI
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pag.85

2) id: afd7b47b2cc948158caba66fcf025a58)

Definiz:

Particella, che si usa in varie maniere, e in diversi significati. Perciò è molto esaminata da' nostri gramatici, e particolarmente dal Salviati, e dal Cinonio; da' quali diffusamente si trattano, e dansi le regole del mutarsi essa in DE, dell'accompagnarsi coll'articolo, e di molte altre sue proprietà, delle quali vedi i suddetti autori.

93) Dizion. 4° Ed. .
DI
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pag.85

2) id: 3ff2eca648cf468b933a3541ac2d207a)

Esempio:

E G. V. 9. 309. 1. Fuggiti in una casa di verso il borgo di Bruggia.

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Esempio:

E Bocc. 8. Intendo di raccontare cento novelle.

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Definiz:

§. Alcuna volta si lascia per proprietà di linguaggio.

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Esempio:

Bocc. pr. 5. In cambio di ciò, ch'io ricevetti.

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Esempio:

E Bocc. introd. 3. Erano gli anni della fruttifera incarnazione del Figliuolo di Dio al numero pervenuti di mille trecenquarantotto.

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Esempio:

E Bocc. nov. 40. 12. La qual tornò, e disse di sì.

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Esempio:

Dant. Par. 17. E poscia per lo ciel di lume in lume, Ho io appreso quel che s'io ridico, A molti fia savor di forte agrume.

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Esempio:

G. V. 3. 1. 5. Non però, che fosse della grandezza di prima.

94) Dizion. 4° Ed. .
DI
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pag.85

2) id: 20a9dace70864ea891ea5c7ae5251bf3)

Esempio:

Din. Comp. 1. 13. Rimasono quivi i congiurati contro a Giano, i quali furono messer Palmieri di messer Ugo Altoviti, e messer Baldo Aguglioni giudici, Alberto di messer Iacopo del Giudice, Noffo di Guido Bonafedi, e Arriguccio di Lapo Arrighi.

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Esempio:

Urb. Siccome quelli, che per fermo credevano, che egli fusse di Urbano.

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Esempio:

Dant. Purg. 14. Quando in Bologna un Fabbro si ralligna, Quando in Faenza un Bernardin di Fosco.

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Esempio:

E Din. Comp. 16. I signori, che cacciarono Giano della Bella, furono Lippo del Velluto, Banchino di Giovanni Beccaio, Gheri Paganetti, Bartolo Orlandini, messer Andrea da Cerreto, Lotto del Migliore ec.

95) Dizion. 4° Ed. .
DI
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pag.85

2) id: 60a1b97afee14b97b747f9940d52507d)

Definiz:

Segno di particolarità; e vale Alcuni, o Alquanti. Lat. aliqui, quidam.

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Esempio:

Bocc. g. 3. f. 8. Ebbevi di quelli, che intender vollono alla Melanese.

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Esempio:

E Bocc. nov. 34. 9. Fece due galée sottili armare, e messivi su di valenti uomini, con esse sopra la Sardigna n'andò.

96) Dizion. 4° Ed. .
DI
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pag.85

2) id: 5328701717104be2aee37525b2a344d3)

Definiz:

In vece di A, segno del terzo caso.

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Esempio:

Bocc. introd. 13. Erano uomini, e femmine di grosso ingegno, e i più di tali servigi non usati.

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Esempio:

Stor. Pist. 134. Non presono di fare maggior guardia.

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Esempio:

Liv. M. Gli sbanditi, e servi intorno di 1500. uomini.

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Esempio:

E Bocc. nov. 46. 2. Ischia è un'isola assai vicina di Napoli.

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Esempio:

E Bocc. nov. 100. 6. Io ho trovata una giovane secondo il cuor mio assai presso di quì.

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Esempio:

Petr. son. 42. Per cu' i' ho invidia di quel vecchio stanco, Che fa colle sue spalle ombra a Marocco.

97) Dizion. 4° Ed. .
DI
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pag.85

2) id: 1d66765421f64b0eb21dd77d22d461db)

Esempio:

Petr. son. 99. Veggio di man cadermi ogni speranza.

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Esempio:

Bocc. nov. 15. 10. Sopravvenuta cagione a Pietro di partirsi di Palermo ec. me colla mia madre, picciola fanciulla, lasciò.

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Definiz:

In vece di Da, o Dal, o simili. Lat. ex.

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Esempio:

E Bocc. nov. 27. 11. Madonna io son di Costantinopoli.

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Esempio:

E Bocc. nov. 99. 25. Egli di prigione il trasse.

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Esempio:

E Bocc. nov. 39. 6. Passato di quella lancia cadde ec.

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Esempio:

E Bocc. num. 21. Chiunque di questi carboni in segno di croce è tocco, tutto quello anno può viver sicuro, che fuoco nol toccherà, che non si senta.

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Esempio:

E Bocc. nov. 60. 2. Certaldo ec. è un castello di Valdelsa, posto nel nostro contado, il quale, quantunque picciol sia, già di nobili uomini, e d'agiati fu abitato.

10) id: e8ad7b2813194d71b9646b1631e6e29e)

Esempio:

E Bocc. g. 3. f. 1. La Reina ec. levatasi la laurea di capo, quella assai piacevolmente pose sopra la testa a Filostrato.

98) Dizion. 4° Ed. .
DI
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pag.85

2) id: 427774a409af4ca5bb87e4df2b1d9b86)

Definiz:

In vece di Con. Lat. cum.

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Esempio:

Dant. Inf. 31. Torreggiavan di mezza la persona.

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Esempio:

Salust. Cat. Di grandissima forza combattea da ciascuna parte.

5) id: 3ab58fa2baf5426989819db8cf47e7bd)

Esempio:

Ar. Fur. 11. 66. E temprato, che l'ha tira di forza.

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Esempio:

E Dan. Purg. 32. E ferío 'l carro di tutta sua forza.

7) id: c7d00b8d16f74915a7975e21035124c9)

Esempio:

Liv. M. Elli se n'andavano di pieno andare verso le logge de' nimici.

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Esempio:

E Bocc. nov. 85. 18. Maestri, a me conviene andar testè a Firenze, lavorate di forza.

9) id: b2a6ea5192bb44358a193e83e70637eb)

Esempio:

Bocc. nov. 79. 46. Abbiamo stanotte avute tante busse, che di meno andrebbe un asino a Roma.

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Esempio:

S. Grisost. E di innumerabili, e ingiuriose, e contumeliose parole continuamente li nostri prossimi provochiamo, ed affliggiamo.

99) Dizion. 4° Ed. .
DI
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pag.85

2) id: 7a44ffb8068948fbb156b62ea1f6ea5b)

Esempio:

Bocc. nov. 15. 17. Ve ne potresti andar di brigata.

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Esempio:

Fr. Giord. Pred. S. Ti menerebbe al ninferno, così è di verità.

4) id: 517e59981a4b46ce8092d3df5c17c0cc)

Esempio:

Tav. Rit. Mosterrógli per virtù, e forza d'amore, come io l' uccisi di leale battaglia.

5) id: d139d28301b3427fbcd4155bde4d04d1)

Esempio:

E Bocc. nov. 19. 21. Dimmi, di che io t'ho offeso, che tu uccider mi debbi?

6) id: 65fc8d949ad745b39687fb3679450ecc)

Esempio:

E Bocc. nov. 90. 11. La giovane queste parole udendo, levatasi in piè, di buona fe disse al marito: bestia, che tu se'.

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