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300) Dizion. 4° Ed. .
A COSTO.
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pag.46



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Definiz: §. Per A interesse, A usura. Lat. faenori. Gr. ἐπὶ τόκῳ.


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Esempio: Cron. Morell. 273. Non torre danari a costo, innanzi vendi il meglio, che hai, perchè togliendo a costo tu ti disfaresti.


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Esempio: Alleg. 120. A suo costo mangiar poche, e scondite Vivande in fretta, e ber con esse vino, Che di canapo sia più, che di vite.
301) Dizion. 4° Ed. .
A COSTOLE.
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pag.46



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Definiz: Posto avverbialm. vale A foggia di costole.


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Esempio: M. Bin. rim. burl. 216. Però che i lavorati, come ho detto ec. A costole, a cantoni, a martellati, Non ci lascian mai fico, ch'abbia foglia (parla de' bicchieri)
302) Dizion. 4° Ed. .
A UFO
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pag.333



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Esempio: Malm. 7. 5. Chi dal compagno a ufo il dente sbatte.


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Definiz: Posto avverbialm. modo basso del nostro popolo: vale A spese altrui, Senza propria spesa.
303) Dizion. 4° Ed. .
A VICENDA
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pag.339



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Esempio: Dant. Inf. 5. Sempre dinanzi a lui ne stanno molte: Vanno a vicenda ciascuna al giudizio.


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Esempio: G. V. 10. 112. 2. E parte di loro stavano a vicenda nella camera a ricoglier le fave.


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Esempio: Tass. Ger. 2. 70. Che fortuna quaggiù varia a vicenda, Mandandoci venture or triste, or buone.


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Esempio: Vit. SS. Pad. Dormendo gli mezzi, e gli altri mezzi vegghiavano, e stavano in orazione, e così vegghiavano a vicenda.
304) Dizion. 4° Ed. .
A VICINO
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pag.339



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Esempio: Dant. Inf. 25. Non va co' suo' fratei per un cammino, Per lo furar frodolente, ch'ei fece Del grand'armento, ch'egli ebbe a vicino.
305) Dizion. 4° Ed. .
A VISTA
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pag.339



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Definiz: Posto avverbialm. Giudicare a vista, cioè colla semplice vista, senza venire ad altro cimento, che diremmo anche Giudicare a occhio, e croce. Lat. ex visu, ex solo intuitu iudicare.


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Definiz: §. E termine mercatantesco; dicesi A vista, delle lettere di cambio, allora che debbon pagarsi subito vista la lettera.


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Esempio: Nov. Ant. 18. 3. Danneli quattrocento, che troppo credeva, che fossero più i dugento marchi, che non mi sembrano a vista.
306) Dizion. 4° Ed. .
A SCENTRE
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pag.282



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Esempio: Guitt. lett. Non lo fece ignorantemente, ma a scentre.


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Definiz: V. A. Posto avverbialm. vale lo stesso che A sciente, A bello studio, Deliberatamente. Lat. prudens, consulto. Gr. ἐξεπίτηδες.


4) id: a745fd0f94f5467bae4f985a294983f6)
v. A SCIENTE, e v. SCENTRE.
307) Dizion. 4° Ed. .
A SCHERNO
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pag.282



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Definiz: Posto avverbialm. come Avere a scherno, Schernire.


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Esempio: Sannaz. rim. Ma 'l Ciel, ch'ogni mio ben sempr'ebbe a scherno.


4) id: 6e13244f5c774094a816f7aaea033029)
Esempio: Bemb. rim. Scrivete questo in sì duri metalli, Che la vecchiezza, e 'l tempo abbiano a scherno.
308) Dizion. 4° Ed. .
A SCHIERA
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pag.282



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Definiz: §. Dicesi anche A schiera a schiera, e vale In schiera, A una schiera per volta.


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Esempio: Guid. G. Adunque andare a schiera a' tempj degl'Iddii, è onorare le loro feste ec.


4) id: c2a7ef4e3d90482ca951ce0914037e54)
Esempio: Alam. Colt. 1. 2. Il cornuto pastor co' suoi Silvani, Co' suoi Satiri, e Fauni a lui compagni Vengan colle zampogne a schiera a schiera.


5) id: a415d6610eca47489ee967bdc7b729bd)
Esempio: Varch. Ercol. E altri animali vanno a schiera.


6) id: b5d64cbab0aa477ca9432cc9ea66a3c3)
Esempio: G. V. 8. 55. 16. Per lor medesimi convenia, o che traboccassero co' loro cavalli, o fossono sì stretti, e annodati a schiera, che non si poteano reggere, nè andare, nè innanzi, nè indietro.
309) Dizion. 4° Ed. .
A SCHIFO
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pag.282



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Definiz: Posto avverbialm. Avere a schifo vale Avere a stomaco, a fastidio. Lat. fastidire, Gr. καταφρονεῖν.


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Esempio: Petr. son. 209. E temo, ch'ella Non abbia a schifo il mio dir troppo umile.


4) id: a6ea6093eee4484994799f92277467bc)
Esempio: Cron. Morell. Ma chi ha fatto, e fa buoni portamenti, costui non si dee avere a schifo.
310) Dizion. 4° Ed. .
A SCHIMBESCIO
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pag.282



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Definiz: Posto avverbialm. A schiancío, A sghembo, A sghimbescio.


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Esempio: M. Bin. rim. burl. Messer Latin, perch'ella sta a schimbescio.


4) id: 85f5da3f239542c3a386e1dfe7252823)
Esempio: Soder. Colt. 59. E si dee fare il foro per iscancio, a schimbescio, pendente attraverso allo 'ngiù.


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Esempio: Alleg. 57. Ella s'è ec. fitta, e fondata nel capo a schimbescio il più maladetto capriccio del mondo.
311) Dizion. 4° Ed. .
A SCHISA
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pag.282



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Definiz: Posto avverbialm. A sciancío. Lat. transversim, obliquè.


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Esempio: Franc. Barb. 273. 16. Ed a schisa menarla, O in altra guisa aiutarla.


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Esempio: Cr. 4. 11. 4. In ramo di due anni, o di più tempo, innestano il ramo lungo ec. congiunti insieme l'un l'altro a schisa.
312) Dizion. 4° Ed. .
A SCHISO
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pag.282



2) id: f71ae00b59a94437b215bd790820fe97)
Definiz: Posto avverbialm. lo stesso che A schisa.
313) Dizion. 4° Ed. .
A SCHIVO
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pag.282



2) id: 7c092fc2f4fb401f83b5b1795da29dc1)
Definiz: Posto avverbialm. lo stesso che A schifo, Avere a schivo. Lat. fastidire. Gr. καταφρονεῖν.


3) id: 4efd02d1d6c3412ba801bf8a177f60bf)
Esempio: Petr. son. 210. E veggio ben, quant'elli a schivo m'hanno.
314) Dizion. 4° Ed. .
A SCIENTE
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pag.282



2) id: b84920dfe9904e0eb3a98dffc4af3afa)
Definiz: Posto avverbialm. vale A bello studio, Diliberatamente. Lat. deditâ operâ, consultò. Gr. ἐξεπίτηδες.


3) id: 6ae9a803eae34e1396e91244649247b3)
Esempio: Tac. Dav. ann. 3. 63. L. Asprenate, presente il Senato gli disse: e Claudio? lascil tu a sciente?
315) Dizion. 4° Ed. .
A SCOPERTO
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pag.284



2) id: ed8ad0f2dad949d7a07b1e45102a9124)
Esempio: Cr. 11. 38. 1. Il fieno convenevolmente sotto copertura si serba, ovvero a scoperto, acconcio che l'acqua non lo guasti.
316) Dizion. 4° Ed. .
A SDEGNO
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pag.284



2) id: 1e9fcdd27a6849eea8090e86c458bd21)
Esempio: Franc. Sacch. rim. Che se i pietosi versi tenne a sdegno.


3) id: a0913e36fc224dd7932c0292a9c2e275)
Esempio: Petr. canz. 4. 1. Mentre amor nel mio albergo a sdegno s'ebbe.
317) Dizion. 4° Ed. .
A SECCO
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pag.284



2) id: 5ae3ba5e95f849fb9ae31c224aa54df1)
Esempio: Bern. Orl. 1. 16. 45. A Verona, a Montorio, dove il rame S'acconcia a forza d'acque, e non a secco.


3) id: e17458feae9948488d77b3ca0231db86)
Definiz: §. V. Balenare a secco, Balenare a ciel sereno. Lat. per siccum.


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Esempio: Lab. 147. Tu farnetichi a santà, e anfani a secco (cioè senza aver bevuto)


5) id: b4dff4d27b554a3fabf4185fbe0f0fcc)
Definiz: §. III. Murare a secco: vale Far le mura senza calcina.


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Esempio: Lor. Med. Beon. E s'e' balena, e' non balena a secco.


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Esempio: Allegr. 59. Ma s'e' balena a secco, O pur tuona, e balena, Non però sempre mai folgori avventa.


8) id: 21103ab3b35647cfb908138f71767b7c)
Esempio: M. V. 9. 70. E per questa simigliante fortuna avemo considerato, che i Tiranni murano a secco (cioè: non confermano mai bene lo stato loro)


9) id: 457624d92cc24202bda34f6ac7c71816)
Esempio: Malm. 9. 7. Dove, per aver meglio il suo dovere, Fece in principio un bel murare a secco, Quando fu pieno, al fin chiese da bere.
318) Dizion. 4° Ed. .
A SECONDA
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pag.285



2) id: 45fcbd9b54fa4a3ba7f02df00d98e69e)
Definiz: Posto Avverbialm. Andare a seconda, cioè Secondare il corso dell'acqua. Lat. secundo flumine nare.


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Esempio: Dant. Purg. 4. Tanto, che 'l su' andar ti sia leggiero, Come a seconda giù l'andar per nave.


4) id: c239556c26944f2abfc98a72a6df6d2c)
Esempio: Bern. Orl. 1. 14. 8. Onde crucciato, assai villanamente La bella donna nel fiume gettava, A seconda la porta la corrente.
319) Dizion. 4° Ed. .
A SESTA
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pag.285



2) id: 969c5388122f4d669f72c6c99182e371)
Esempio: Morg. 28. 12. E ogni volta lo 'mberciava a sesta.


3) id: c8f761f10bba475fa50939b5d7874f10)
Esempio: Ar. Fur. 22. 26. Troppo venia questo ippogrifo a sesta.


4) id: 6cab7968ca12441f8a4d94a38a94c838)
Esempio: M. V. 9. 85. Sicchè quasi in terzo a sesta fermarono l'assedio.


5) id: f40bd0802ff14bff82743428f79881e8)
Esempio: Bocc. g. 6. f. 7. Il piano, che nella valle era, così era ritondo, come se a sesta fosse stato fatto.