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4° Edizione
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180) Dizion. 4° Ed. .
ABBENDARE.
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pag.9



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Esempio: Liv. M. Ed era uscito della pressa, per abbendar la ferita.
181) Dizion. 4° Ed. .
CEPPO.
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pag.619



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Esempio: Liv. M. Gli alberi, che l'uomo taglia, e diramora dal ceppo.


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Esempio: Fir. Luc. 1. 1. Pongono loro le manette, e i piedi ne' ceppi, acciocchè e' non si fuggano.


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Esempio: Ambr. Furt. 4. 1. Gli veddi per insino per Pasqua di ceppo, quando cantò la messa.


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Esempio: M. V. 9. 97. Mettendogli i piedi la notte ne' ceppi.


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Esempio: Maestruzz. 1. 75. Che è la consanguinitade? È un legame di persone, che sono d'un medesimo ceppo, contratto per carnale generazione. Chiamo ceppo quella persona, per la quale alquanti trassono il nascimento.


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Esempio: Alleg. 198. Per trattenerli la sera, che s'arde il ceppo a' nipotini.


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Esempio: Tac. Dav. ann. 15. 215. Le case di Roma, che la sua non occupò, furon rifatte ec. strade larghe, traverse a misura, maggiori piazze, e dinanzi a ogni ceppo isolato difese dalla sua loggia in fronte.


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Definiz: §. III. Ceppo è anche uno Istrumento, nel quale si serrano i piedi a' prigioni. Lat. compedes, cippus. Gr. πέδαι.


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Esempio: Franc. Sacch. nov. 134. Mettea li danari in uno ceppo, che era ivi presso collegato nel legno a piè d'un Crocifisso.


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Esempio: Segn. Pred. 5. Che piuttosto di soggiacere a tal onta, si avrebbono quivi eletto su un duro ceppo fatale lasciare il capo.


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Definiz: §. IX. Ceppo, è una Mancia, o Donativo, che si dà per lo più a' fanciulli nella solennità del Natale di Nostro Signore. Lat. strenae natalitiae. Gr. ξένια γεθλιακά.
182) Dizion. 4° Ed. .
COLPABILE
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pag.705



1) id: 34e0b51678d14348b8fdf0c014622df2)
Esempio: Liv. M. Diceva egli, s'io gli provo, ch'egli è colpabile ec.


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Esempio: Mor. S. Greg. Si reca a memoria il modo colpabile, con che salì a prelazione.
183) Dizion. 4° Ed. .
ALTETTO.
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pag.136



1) id: f421a2f1f6254730b6ac9c5948ddcc94)
Esempio: Liv. M. Egli si puose in un luogo un poco altetto.


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Esempio: Fir. As. 28. Vedi tu, rispose ella, quelle ultime finestre là fuori ec. e quelle porte un poco altette, che sono a dirimpetto di quel portico?
184) Dizion. 4° Ed. .
BUCCINARE
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pag.476



1) id: 2581fa281f4340f48cb481b3724a1b10)
Esempio: Liv. M. E tutta notte gli fece trombare, cornare, e buccinare.


2) id: 1088116c0fce48b5b4447ef6e00d70c6)
Esempio: Varch. Ercol. 58. Si dee scrivere con un c solo, e non con due, perchè allora sarebbe il verbo latino buccinare, che significa tutto il contrario, cioè trombettare, e dirlo su pe' canti ancora a chi ascoltarlo non vuole.
185) Dizion. 4° Ed. .
ROCCIA
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pag.258



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Esempio: Liv. M. Poi cominciarono a montare per la roccia, appoggiandosi l'uno all'altro.


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Esempio: But. Inf. 32. 1. Roccia si può intendere bruttura, come quando la feccia secca intorno alcuno sasso.


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Esempio: G. V. 6. 47. 4. Fe ivi presso a due miglia in sulla roccia, ed in luogo d'aver buono porto, una terra.
186) Dizion. 4° Ed. .
COMANDATORE
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pag.707



1) id: 949ecce4c01e4c2b8016eafd28b85a94)
Esempio: Liv. M. Unque mai comandatore non fue sì famigliare a sua gente.


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Esempio: Tes. Br. 1. 8. Egli è comandatore, ed ella ubbidisce.


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Esempio: M. Aldobr. Contra li detti vizj resisto, e combatto, ed afforzomi, ordinando ciascun dì l'anima mia, comandatore, e correttore contro di loro.


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Esempio: Franc. Sacch. nov. 80. Maravigliandosi gli uditori, e spezialmente li signori Priori, che erano di rincontro a lui, mandarono un loro comandatore a Boninsegna a dirgli, che seguitasse il suo dire.
187) Dizion. 4° Ed. .
TRACCIAMENTO
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pag.116



1) id: 0316c2bb86e5452398ef6d3e687e752b)
Esempio: Liv. dec. 3. Diss'egli: distruggerete voi la repubblica per lo tracciamento, e per la guida di Pubblio?
188) Dizion. 4° Ed. .
CARENA.
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pag.566



1) id: 054af08a96f14eaaac64e944fbcfa4a0)
Esempio: Liv. dec. 3. E tutte le navi, le quali ec. non avevano le carene fitte ne' guadi.


2) id: e9a42bb7170b410b89b4cc0b0a67509c)
Esempio: Bern. Orl. 1. 5. 50. Ed ei per poppa salta alla carena.
189) Dizion. 4° Ed. .
R
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pag.27



2) id: 6cef528cdba148a881ea8582c3312e26)
Definiz: Lettera di suono aspro, e nelle voci, dove è raddoppiata, e frequentata, accresce maggiore asprezza. Consente dopo di se tutte le consonanti nel mezzo della parola in diversa sillaba, come GARBO, BARCA, PERDONO, FORFORA, ORGANO, ORLO, ARME, ORNARE, SERPE, SERQUA, VERSO, CORTE, NERVO, SFERZA; e in tutti questi luoghi ritiene il suo intero suono. Ammette avanti di se nel principio, e nel mezzo della parola, e nella sillaba le consonanti B, C, D, F, G, P, T, V, e fa perder loro alquanto di suono, come BRACCIO, AMBRA, CRUSCA, INCRESPATO, DRAGO, ANDRONE, FRAGOLA, REFRIGERIO, GRATO, AGRO, PRATO, RAPPRESAGLIA, TRAVE, INTRECCIATO, CAVRETTO, SOVRANO; ma l'V è quasi sempre in mezzo della parola. Nel principio della parola riceve ancora la S, come SRADICARE, e allora la S si pronunzia nel suono più rimesso, quale nella voce ACCUSA, di che alla lettera S. Raddoppiasi nel mezzo della parola frequentemente, come CARRO, MARRA, ec.
190) Dizion. 4° Ed. .
DISCONFIGGERE
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pag.162



1) id: 89674c70e7fb4fe7a47718f0aa394a80)
Esempio: Liv. M. E così furono i nemici intrapresi, e disconfitti, e morti.
191) Dizion. 4° Ed. .
DISCORDEVOLE
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pag.165



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Esempio: Liv. M. Eleggeranno i più riottosi, e i più discordevoli di tutti.
192) Dizion. 4° Ed. .
ELLI.
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pag.277



1) id: bb4749d0e66747b3a87ddfd6bc06c427)
Esempio: Liv. M. Appio, diss'elli, per forza d'arme mi convien quinci esser cacciato.


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Esempio: E Liv. M. appresso: Elli rispuosono con grandi grida, ch'elli facesse trombare ec.


3) id: f590066707564f7b9ea038ca7d5ff09d)
Esempio: E Dan. Purg. 3. Addossandosi a lei, s'ella s'arresta.


4) id: 18d9db0ae962478ead7a0ffb63d2c33d)
Esempio: Petr. son. 110. E veggio ben quant'elli a schivo m'hanno.


5) id: 8834fe98ccfc454ba8aa7d1954f109fc)
Esempio: Bocc. nov. 2. 9. Le divine cose chenti ch'elle si fossero ec. a denari e vendevano, e comperavano.


6) id: c3a6c1891f4041d9a80ac260e1f8b7db)
Esempio: Red. rim. Vide, che l'uomo assuefatto a quelle Bellezze mai più non volgeva in elle Stupido il guardo.
193) Dizion. 4° Ed. .
SFORZATAMENTE
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pag.509



1) id: f87c6c46b439406786bb62ebda768c1f)
Esempio: Liv. M. Assalirono i nemici sì sforzatamente, che non gli poterono sostenere.


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Esempio: E Maestruz. 2. 30. 1. Ma se egli è più che ladro, cioè quando coll'arme, e sanza arme sforzatamente assalisce in casa, o in cammino, o in mare, allora si procede più aspramente contra loro.


3) id: 0b9f4ecc1d304b8d82b7928709618a5c)
Esempio: Vit. SS. Pad. S'apparecchiavano sforzatamente di venire addosso a quella cotale terra, dov'ella stava.
194) Dizion. 4° Ed. .
INCRESCEVOLE
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pag.790



1) id: 7704e2fe08644cb59c69ffb979dc3c6e)
Esempio: Liv. M. Fu grave, ed increscevol di pistolenza, e sollecitoso di prodigj.
195) Dizion. 4° Ed. .
DURABILITÀ, DURABILITADE, e DURABILITATE
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pag.258



1) id: 4d726abfd3f84a688a4f94867f03499c)
Esempio: Liv. M. Mostrar la grandezza, e la durabilità dello 'mperio di Roma.
196) Dizion. 4° Ed. .
DA PRESSO
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pag.12



1) id: 36940c230b6b45988928063239df0b03)
Esempio: Liv. M. E che nullo ne fosse fatto Tribuno l'anno da presso.
197) Dizion. 4° Ed. .
ONTOSAMENTE
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pag.408



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Esempio: Liv. M. E com'elli si tornavano ontosamente fuggendo, il consolo gli seguitò.


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Esempio: E Liv. M. altrove: Lo disonor delle osti, le quali si partirono ontosamente.


3) id: 3d91c60ca2b545e78d16f1cc175cf77a)
Esempio: E Liv. M. appresso: Se al lago di Regilla vi sconfiggemmo ontosamente, quì faremo il medesimo.


4) id: 7e59c5377bec4375bfd8d9b8351746a3)
Esempio: M. V. 1. 39. Si ritenne in Nocera ontosamente ischernito da' suoi avversarj.
198) Dizion. 4° Ed. .
MONTAGNUOLA
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pag.279



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Esempio: Liv. M. Le belle montagnuole di Roma, i campi, e lo Tevero.
199) Dizion. 4° Ed. .
POLVERIERA
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pag.654



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Esempio: Liv. M. E poi venía la polveriera più alta, e più spessa.