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280) Dizion. 4° Ed. .
IMBOSCAMENTO
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pag.723



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Esempio: Liv. M. Acciocchè li nimici non avessono paura d'imboscamento, nè di nulla subita cosa.
281) Dizion. 4° Ed. .
INIZZATORE
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pag.841



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Esempio: Liv. M. Che del discordio, e de' romori era stato capo manifestamente, ed inizzatore.
282) Dizion. 4° Ed. .
RICHIAMO
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pag.135



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Esempio: Liv. M. Il popolo non potea soffrire il richiamo, e le lagrime del padre.


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Esempio: M. V. 1. 71. Della quale tirannía spesso veniva richiamo a' priori di Firenze.


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Esempio: Scal. S. Ag. Fanno gran richiami di te dinanzi a lui d'ogni vana parola, e d'ogni mal segno, che hanno udito, e veduto in te.


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Esempio: G. V. 11. 91. 5. La gabella de' richiami a' consoli dell'arti.


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Esempio: Dicer. div. Che accusa, che richiamo è questo, che voi fate a Cesare?


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Esempio: Franc. Sacch. rim. 6. Che richiamo fece A Dio, che con sua possa gli difese.
283) Dizion. 4° Ed. .
SCEVERARE
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pag.375



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Esempio: Liv. M. L'una parte era sceverata dall'altra per li Romani, ch'erano accampati nel mezzo.
284) Dizion. 4° Ed. .
ASSEMBRAGLIA
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pag.297



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Esempio: Liv. M. Il Dittatore uscì di Roma, e alla primiera assembraglia sconfisse li nimici.
285) Dizion. 4° Ed. .
LEGANZA
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pag.39



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Esempio: Liv. M. Rinnovellò la leganza cogli Etrurieni, poi si drizzò alle bisogne della città.


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Esempio: Tac. Dav. stor.4. 353. Ora affinechè l'amicizia, e leganza nostra siano eterne, vi preghiamo a smantellare questa Colonia di mura.
286) Dizion. 4° Ed. .
MANGANELLA
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pag.145



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Esempio: Liv. M. Che vi dirò io delle torri, delle manganelle, e degli altri ingegni?


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Esempio: Buon. Tanc. 1. 1. Io fare' un sonar di manganelle, Ch'e' n'uscire', se tu v'avessi il tarlo (quì figuratam.)


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Esempio: Tac. Dav. ann. 1. 20. Cacciati con manganelle, e quadrella, in vano chiedevano accordo (quì il Lat. ha: tormentis, sagittisque pulsi)


4) id: ca52f89c27624cc4846aaf3f77e9fa3d)
Esempio: Vegez. Gitta la pietra a due mani a modo di manganella (quì il Lat. ha: instar onagri)
287) Dizion. 4° Ed. .
PETROSO
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pag.590



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Esempio: Liv. M. Prese la via un poco alta per un aspro monte, e petroso.


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Esempio: Cr. 5. 21. 1. Simigliantemente (il susino) è aiutato ne' luoghi ghiaiosi, e petrosi, e ricusa il letame.
288) Dizion. 4° Ed. .
UDIENZA, e UDIENZIA
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pag.205



1) id: 0b6c8152afcb47f98760c0dba080ca5b)
Esempio: Liv. M. Bruto trasse il coltello tutto sanguinoso, e disse in udienza di tutti.


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Esempio: Buon. Fier. 1. 1. 2. Queste, e altre simili Parole ec. Io lessi sull'uscir sopra la porta Dell'udienza di quel magistrato.


3) id: b155771490444b0e9dbd1c476a393141)
Esempio: Nov. ant. 39. 1. E questo disse in udienza del conte.


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Esempio: Petr. canz. 27. 1. Date udienza insieme Alle dolenti mie parole estreme.


5) id: 4fd78d7c3f924063803c5986cb097f48)
Esempio: Salvin. pros. Tosc. 1. 422. Diceva un grande antico oratore, l'udienza del popolo, quanto più era molta, e frequente, servire come di flauto al dicitore, ed essergli instrumento a crescergli e lena, e voce.


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Definiz: §. I. Dare udienzia, vale Stare a ascoltare. Lat. audire, auscultare. Gr. ἀκούειν.


7) id: bf02040ae06346a2952f45b7a8a55abb)
Definiz: §. II. Dare udienza, si dice propriamente de' Principi, o altre persone di distinzione, quando ascoltano chi va loro a parlare; e Chiedere udienza , o Avere udienza, si dice del Proccurare, o Ottenere d'essere ascoltato.
289) Dizion. 4° Ed. .
APPICCOLARE
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pag.232



1) id: 7a4906b3bf49454fa63b68eb28ce3fc6)
Esempio: Liv. M. E la 'nvidia, ch'io avrei avuta, di continuare il magistrato, sia appiccolata.


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Esempio: E Liv. M. altrove: Nè i Re, non ch'altri, mai appiccolaro la maestà del Senato.


3) id: b9cbfbfeb6c1441a81e101f350e5c96d)
Esempio: M. Aldobr. Galieno fue addomandato, perchè egli appiccolava ciascun giorno sua vivanda.
290) Dizion. 4° Ed. .
AZZIMARE
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pag.357



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Esempio: Liv. M. Fu accusata d'avolterio, e fu avuto di lei sospeccione, perocchè troppo s'azzimava.
291) Dizion. 4° Ed. .
UNCICARE
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pag.307



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Esempio: Liv. M. Mentre ch'elli teneano il consiglio, i cavalieri uncicaro, e arrapparo la preda.
292) Dizion. 4° Ed. .
ANTICAMERA
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pag.212



1) id: e638ac2b05b14f3fa8b763a70e8449e7)
Esempio: Liv. dec. 1. E trovarono Lucrezia, non ec. siccome egli aveano trovato l'altre nuore del Re, anzi la trovarono nell'anticamera sua, che vegghiava colle sue cameriere.
293) Dizion. 4° Ed. .
DISBARATTARE
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pag.157



1) id: 3e5beb8b78474e93aa0ace0eac04e87d)
Definiz: V. A. Sbaragliare, Sbarattare. Lat. in fugam coniicere, praecipitare, Liv. Gr. φυγαδεύειν.


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Esempio: Liv. M. Assaliro i nemici per sì gran forza, e per sì grande izza, che a una spronata gli disbarattaro.
294) Dizion. 4° Ed. .
DILATARE
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pag.114



1) id: c58ee5730b4c4e4aa6a068af6c072427)
Definiz: §. Per Trattenere, Allungare, Prolungare, Differire. Lat. prolatare, Liv. Gr. παρεκτείνειν, ἀναβάλλεσθαι.


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Esempio: E G. V. cap. 136. 3. E così feciono, dilatando, e menando il Re per parole (così ne' buoni T. a penna)


3) id: f48514b42ba740a3a50a78d49b512223)
Esempio: G. V. 11. 59. 6. Dopo molte parole scusandosi, non facieno contro al comune di Firenze, ma contro a' Tarlati loro nimici, e dilatano per parole, attendendo la cavallería di Perugia, che venía al soccorso.
295) Dizion. 4° Ed. .
AGGRANCHIARE.
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pag.90



1) id: 3a3898649e904d009d127c2a241bee7b)
Esempio: Liv. dec. 3. Vanne tosto, e di' che essi cavino il segno, se per paura son loro aggranchiate le mani a divellerlo.


2) id: 2ce7d856b7f34b0490788e06c90d2605)
Esempio: Car. lett. 2. 153. O questi nomi soli non fanno aggracchiar le mani di freddo a quelli, che vi scrivono di quà?
296) Dizion. 4° Ed. .
RAGUNATA , e RAUNATA.
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pag.54



1) id: 79826e314cd043e98dc9c2b0a176fe3b)
Esempio: Liv. Dec. 3. Sarebbe stato il tribuno oltraggiato, se non fosse che tutta la ragunata si mosse fieramente contra 'l consolo.


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Esempio: E G. V. 9. 162. 1. I Fiorentini fecero subitamente raunata di venticinque centinaia di cavalieri.


3) id: f79bb38bb2cf4fceb916f829d3b4e776)
Esempio: E G. V. 9. 181. 1. Per li dodici rettori di Melano fu mandato a que' di Moncia, che cessassero la detta raunata.


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Esempio: G. V. 6. 48. 1. I signori della casa degli Ubaldini ec. avevano fatta grande raunata in Mugello, per fare oste a monte Accinico.


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Esempio: Boez. Varch. 1. pros. 4. Parmi di vedere le empie sette, e ragunate degli uomini scelerati tutte liete, e festanti.


6) id: 7385e8c3477b48a08995f10d38641175)
Esempio: Mor. S. Greg. Combatterà con noi non solamente colla sua propria forza, ma eziandío colla ragunata de' suoi seguaci.
297) Dizion. 4° Ed. .
ARMAMENTO
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pag.261



1) id: 27b72d970c7847809dfb96403722851c)
Esempio: Liv. dec. 3. La notte luceva la Luna, e essi, levato in alto gli armamenti, venivano, e incontanente fatto segno ec.
298) Dizion. 4° Ed. .
GABBO.
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pag.559



1) id: bf1d21c3b8ea41c4b9008c68cd196fab)
Esempio: Liv. M. Alcuni domandavano a' messaggi per gabbo, e per dispetto, s'egli avieno ordinato alcuna magione.


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Esempio: Liv. M. I consoli medesimi si faceno gabbo di loro povertà.


3) id: e2d2c8a175b84385be51f219ed433622)
Esempio: Nov. ant. 78. 1. Dissegli tutto 'l fatto; il signore se ne fece gabbo.


4) id: 3f6aa5bb034e445d86f424e19dd88802)
Esempio: Dant. Inf. 32. Che non è impresa da pigliare a gabbo, Descriver fondo a tutto l'universo.


5) id: 0cffcb80d1894fcc890b0dae26516be5)
Definiz: §. I. Pigliare a gabbo, vale Pigliare in giuoco, in ischerzo. Lat. parvipendere. Gr. ὀλιγωρεῖν.


6) id: f45fdd2a9aba4481baf261e817a1286b)
Esempio: Ordinam. Mess. Lo camice, lo qual si mette lo prete dopo l'amitto, significa lo vestimento bianco, lo quale fece Erode in gabbo, e in derisione a Giesù Cristo.
299) Dizion. 4° Ed. .
STECCARE
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pag.734



1) id: 93f7499547ed43fa8995fe1a4baf448f)
Esempio: Liv. M. S'imprese a guernire, e steccar la sua oste in un monte il più prossimano.


2) id: 1865d32508f142a4ba064e9bb25bc122)
Esempio: E Liv. M. appresso: Attendarsi, e steccarsi di sotto alla montagna d'Albalunga.


3) id: 97180a428dc94102aaf1ab0e1f7f4dbe)
Esempio: E Stor. Pist. 157. La gente de' Pisani rimane a oste intorno a Lucca, e quella steccano, e affossano per modo, che vettovaglia non vi si può mettere.