Lessicografia della Crusca in rete

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Diz Giu. totali
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1874 39 1913 occorrenze
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100) Dizion. 4° Ed. .
INFASTIDIRE
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pag.811



1) id: 79f76b2f8edf42359362551a730bfee9)
Esempio: Ovvid. Pist. Ciascuno gl'infastidisce, e fugge.
101) Dizion. 4° Ed. .
ADDOTTRINEVOLE.
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pag.59



1) id: dfa291c732b54670a800f48140793fca)
Esempio: Sen. Pist. La natura t'ingenerò addottrinevole.
102) Dizion. 4° Ed. .
LESINA
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pag.51



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Esempio: Sen. Pist. Essere armato d'una lesina.
103) Dizion. 4° Ed. .
FINE
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pag.463



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Esempio: Ovvid. Pist. La fine lodi l'opera.
104) Dizion. 4° Ed. .
DISONESTAMENTE.
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pag.185



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Esempio: Ovid. Pist. Ella disonestamente avolterata ti cognobbe, marito; ma l'onestà diede te a me, e me a te.
105) Dizion. 4° Ed. .
FALLIRE
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pag.336



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Esempio: Ovid. Pist. S. B. Io mi sforzai tre volte di parlarti, e tre volte mi fallì la lingua.
106) Dizion. 4° Ed. .
AVOLTERATO
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pag.342



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Esempio: Ovid. Pist. Ella disonestamente avolterata ti cognobbe marito, ma l'onestà diede te a me, e me a te.
107) Dizion. 4° Ed. .
ARRICCIATO
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pag.269



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Esempio: Ovid. Pist. Il quale è coperto dell'aspro velluto quoio, spogliato, per le tue forze dalle coste dell'arricciato lione.
108) Dizion. 4° Ed. .
CORPO
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pag.824



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Esempio: Ovid. Pist. Le dette tre Iddee sottomisono le loro corpora al mio giudicio nella valle della selvaggia Ida.
109) Dizion. 4° Ed. .
BENE
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pag.414



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Esempio: Ovid. Pist. E domandò, come tu stai, e se tu dormi bene, e se tu prendi il cibo.
110) Dizion. 4° Ed. .
BIANCHEGGIARE
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pag.426



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Esempio: Ovid. Pist. Innanzi mi tranghiotta la terra, o ardami il vermiglio fuoco, che sanza me biancheggi il mare.
111) Dizion. 4° Ed. .
VAGHEGGIATORE
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pag.185



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Esempio: Ovid. Pist. 2. Gl'innamorati vagheggiatori dell'isola di Dulichio, e di Samo ec. m'assaliscono, siccome disonesta, e lussuriosa schiera.
112) Dizion. 4° Ed. .
DISPENSARE.
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pag.191



1) id: 0eafdf9ab7174311a0ba91191c51b68b)
Esempio: Ovid. Pist. Allora le fatali sirocchie, le quali dispensano li mortali avvenimenti, dovevano a ritroso volgere le mie fila.
113) Dizion. 4° Ed. .
DOMANDARE
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pag.235



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Esempio: Ovid. Pist. Imperciocchè tu, la qual se' Dea, scendesti del cielo, e domandasti l'uomo mortale (cioè: richiedesti uomo mortale)
114) Dizion. 4° Ed. .
ACCONCIO.
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pag.37



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Esempio: Ovid. Pist. Il vento era acconcio alli marinari, e non a me amante. (cioè, secondo il bisogno de' marinari.)
115) Dizion. 4° Ed. .
SCESO
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pag.375



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Esempio: Ovid. Pist. 41. Si mise le tue belle armi guadagnate dalle tue prodezze sopra la gente iscesa di Dardano.
116) Dizion. 4° Ed. .
ARRAPPARE
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pag.268



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Esempio: Ovid. Pist. 39. L'animo mi confortava d'andare in mezzo dell'ornata gente, e d'arrappare le grillande dell'oro delle composte trecce.
117) Dizion. 4° Ed. .
AGGAVIGNARE.
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pag.85



1) id: a5bc11b253b1451fb6057f33eef6fa0d)
Esempio: Ovid. Pist. Certo se l'altrui braccia aggavignassono il tuo collo candido, il nuovo amore del nostro amore sarebbe fine.
118) Dizion. 4° Ed. .
TIMIDO
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pag.77



1) id: e5bc5845f96e427db26e981383318d13)
Esempio: Ovid. Pist. 9. La qual cosa poichè pervenne a' miei timidi orecchi, il mio petto è stato sanza anima.
119) Dizion. 4° Ed. .
UMILIATO.
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pag.305



1) id: 42541d82168e4e87a98f4e28eddce979)
Esempio: Ovid. Pist. 44. Abbia buono, e dolce vento navicando per gli umiliati mari (il T. Lat. ha: pacata aequora)