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1) Dizion. 4° Ed. .
FICO, e FIGO
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FICO, e FIGO.
Definiz: Albero fruttifero noto. Il suo frutto ancora si chiama Fico, ed è di diverse spezie; come si vede dagli esempi. Lat. ficus. Gr. συκῆ.
Esempio: Dant. Inf. 15. Che tra gli lazzi sorbi Si disconvien fruttare il dolce fico.
Esempio: E Dan. Inf. 33. Che quì riprendo dattero per figo.
Esempio: Petr. canz. 22. 3. Mal si conosce il fico.
Esempio: Nov. ant. 73. 1. Vide in sulla cima d'un fico un bello fico maturo.
Esempio: Bocc. g. 6. f. 8. Erano queste piagge ec. di ciriegi, di fichi, e d'altre maniere assai d'alberi fruttiferi piene.
Esempio: Lab. 191. De' quali ella faceva non altre corpacciate, che facciano di fichi, di ciriege, o di poponi i villani.
Esempio: G. V. 7. 92. 4. Que' di Surrenti mandarono una loro galéa ec. con quattro cofani pieni di fichi fiori.
Esempio: Franc. Sacch. nov. 118. Avendo nel suo orto un bel fico castagnuolo, e avea molti belli fichi.
Esempio: Burch. 1. 19. Fanno piacere al Papa i fichi peccioli.
Esempio: E Burch. 1. 49. E venti buchi di fichi sampieri.
Esempio: E Burch. 1. 55. E facevan fra loro un gran consiglio, Di far dar bando a' fichi castagnuoli.
Esempio: Alam. Colt. 3. 70. Molti albergo gli dan tra verdi fronde Di latteggiante fico.
Esempio: Cant. Carn. 141. Fico fresco, non ficaccio Al pincion beccar si dia.
Esempio: Alleg. 21. Quante mele francesche, Quanti fichi albi, e fiori, Quante castagne mi caddero in seno, Prima, ch'elle toccassero il terreno.
Esempio: Cas. lett. 73. Ognuno farebbe grande ortolano per avere i fichi begli, e maturi.
Esempio: Red. lett. 1. 57. Pretendendo, che questi miei fichi non sieno da meno di quegli, di cui fa menzione Teocrito, e che nascono in Egila.
Definiz: §. I. Avere voglia de' fichi fiori, o Venir voglia de' fichi fiori; vale Aver ec. voglie stravaganti.
Esempio: Ambr. Furt. 1. 2. Parti, che egli abbia avuto voglia de' fichi fiori?
Esempio: Salv. Granch. 1. 1. O e' mi venne ben voglia De' fichi fiori, quando i' ebbi la fregola Di tornare a Firenze.
Esempio: Varch. Suoc. 4. 5. Il quale l'abbia veduta, e gli sia venuto voglia de' fichi fiori.
Definiz: §. II. Fico, Malore, che viene nel sesso, consistente in escrescenza, o superfluità di carne, altrimenti detto Creste, e per baia Tattere. Lat. ficus, mariscae. Gr. σύκωσις.
Esempio: Libr. cur. malatt. Fico è detto carne, che nasce intra due natiche, e hae granella quasi come fico.
Esempio: M. Aldobr. Le ventose, che si pongono nelle cose di fuori, sì son buone a malattía del fondamento, siccome a postema, ed a fico, e ad altre malattíe, che vengono nelle natiche.
Definiz: §. III. Fico, si dice anche un Malore, che viene nel piede a' cavalli. Lat. ficus, Cresc. lat.
Esempio: Cr. 9. 56. 1. Avviene, che alcuna volta il piè del cavallo si dannifica sotto l'unghia nel mezzo della pianta, ec. della quale lesione, quando l'unghia non si taglia dintorno, come si dee, nasce dal tuello una superfluitade di carne, la quale soprasta la faccia della pianta a modo d'un bozzolo, e però volgarmente fico s'appella.
Definiz: §. IV. Non istimare un fico, o Non valere un fico, o simili; Disprezzare, o Essere da disprezzarsi, e di niun valore; e si dice di qualsivoglia cosa vile, e di poco pregio. Lat. floccifacere; il Lissio disse: non emere sextertio nummo.
Esempio: Fr. Giord. Pred. S. 52. Santo Bernardo si trovò con una giovane nel letto bella, e non ebbe tentazione, non se ne curò un fico.
Esempio: Bern. Orl. 1. 26. 62. E poi ti proverò quel, ch'or ti dico, Che non ti stimo, e non ti prezzo un fico.
Esempio: Bellinc. son. 119. Questo imbriaco non gli stima un fico.
Esempio: Lasc. rim. Vi dico, certo, ch'io Messer Donato non lo stimo un fico.
Definiz: §. V. Cercare i fichi in vetta, o simili; proverbio, che significa Mettersi a cose o difficili, o temerarie, o pericolose. v. Flos 43.
Esempio: Ciriff. Calv. 3. 92. Così vanno cercando fichi in vetta.
Esempio: Morg. 22. 77. E tal, ch'ha il fico in man, ne cerca in vetta.
Esempio: Cecch. Corr. 3. 4. Voi volet'ire a cercar de' fichi in punta.
Definiz: §. VI. Quando il fico serba il fico; mal villan serba il panico; pronostico villereccio; indizio di mala ricolta l'anno vegnente.
Definiz: §. VII. Pigliar due rigogoli a un fico; vale lo stesso, che Pigliar due colombi ad una fava. Lat. in saltu uno capere duos apros.
Esempio: Ciriff. Calv. 1. 35. E certa trappoletta hanno ordinata Di pigliar due rigogoli a un fico.