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CONSENSO.
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CONSENSO.
Definiz: Sost. masc. Il consentire; Approvazione, Permesso dato ad alcuno di far checchessia.
Dal lat. consensus. –
Esempio: Vit. S. Anton.: Non dee lo monaco far cosa sanza lo consenso dell'Abate suo.
Esempio: Machiav. Pros. stor. pol. 7, 37: Che Bartolommeo [d'Alviano] non abbia il consenso di Spagna [nella sua impresa].
Esempio: Ar. Orl. fur. 27, 43: Nè più dagli altri ancor saria mancato, Se 'l consenso del Re vi fosse stato.
Esempio: Red. Lett. 1, 350: Il sig. N. N. mi ha dato il suo consenso.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 1, 63: Rispose risentitamente il Re, che.... considerassero quante leggi erano state fatte in ogni tempo dai Re di Francia, non solo senza il consenso, ma ancora contro la volontà dei Parlamenti.
Definiz: § I. Figuratam. e poeticam.
Esempio: Ar. Orl. fur. 15, 39: Fin che l'onda trovò vendicatrice Già d'Israel, che per divin consenso Faraone sommerse.
Definiz: § II. E per Piena adesione della volontà o del giudizio a checchessia, Approvazione; e usasi spesso nelle maniere Dare il consenso o Prestare il consenso. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 30, 30: Chè tale accordo obbrobrïoso estima A chi 'l consenso suo vi darà prima.
Esempio: E Ar. Sat. 1, 173: Se tu vedi che tocchi, o vada appresso Il segno il mio parer, dàgli il consenso; Se no, reputal sciocco, e me con esso.
Esempio: Firenz. Pros. 1, 39: Bene spesso la corrotta conscienzia, contra a ogni preparamento, o consenso del delinquente, suole scoprire i suoi pensieri.
Esempio: Segner. Op. 4, 593: Dovete informarvi bene del consenso prestato da' contraenti [al matrimonio], per accertarvi che sia di loro volere.
Definiz: § III. E per Conformità, Accordo, di opinioni, di giudizj, di voleri, di sentimenti; per lo più con l'aggiunto consenso Universale , consenso Comune , e simili. –
Esempio: Gell. Vit. Alfons. volg. 41: La qual sentenza ed oppinione essendo approvata con consenso maraviglioso di tutti, il Pontefice.... concesse.... perdono a' Viniziani.
Esempio: Car. Rim. 54: A l'alta incontra al fato e 'ncontra al senso Constante inespugnabile umiltate, A la vostra divina umanitate Erge quest'ara universal consenso.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 3, 5: Gli scrittori delle istorie, quelli che per comune consenso hanno nome di avere scritto con miglior giudizio.
Esempio: Tass. Gerus. 14, 25: Ceda il rigore; e sia ragione e legge Ciò che 'l consenso universale elegge.
Esempio: Red. Lett. 3, 244: Per consenso universale di tutti i medici, tanto antichi quanto moderni, difficilissimo è l'aver contrassegno certo di quelle pietre, che grandi sono nella vessica.
Esempio: Metast. Dramm. 6, 345: Il venerato Consenso d'ogni età; degli avi nostri La fida autorità.
Esempio: Bott. Stor. Ital. cont. 1, 45: In cose giuste e stabilite dal consenso universale della Chiesa.
Definiz: § IV. E figuratam., riferito ad opera d'arte, vale Accordo, Proporzione, Armonia tra le sue parti. –
Esempio: Buonarr. M. V. Lett. Ric. 500: L'architettura non è altro che ordinazione e disposizione, ed una bella spezie ed un conveniente consenso de' membri dell'opera, e convenevolezza e distribuzione.
Definiz: § V. E riferito alle parti del corpo animale, trovasi detto per Relazione, Corrispondenza, Azione reciproca, tra di loro. –
Esempio: Cocch. Bagn. Pis. 217: I plessi dei nervi intercostali e vaghi, che.... col loro prossimo consenso tirano in verace simpatia gli altri nervi, che servono agli organi de' sensi ec.
Definiz: § VI. Di consenso, posto avverbialm., vale D'accordo, Con conformità di voleri, Unanimemente. –
Esempio: Machiav. Pros. stor. pol. 6, 521: Di comun consenso meglio si penserebbe a' rimedj.
Esempio: Segner. Pred. 312: Rimaser tutti incantati a sì gran beltà, ed ammirando la verecondia del guardo, la leggiadria del tratto, la grazia del favellare, proruppero di consenso in queste parole.
Esempio: Fag. Comm. 5, 78: Di consenso si può fare ogni cosa.
Definiz: § VII. Di consenso d'alcuno, vale Col suo consenso, permesso, accordo e simili. –
Esempio: Vill. G. 490: Questa mutazione della signoria di Pistoia, per molti si disse che fu di tacito consenso dello Abate da Pacciano.
Esempio: Ar. Orl. fur. 18, 90: Di suo consenso avendo fatto porre I duo prigioni in fondo d'una torre.
Esempio: Varch. Stor. 1, 125: Le quali cose non si dubitò che si facessero, non tanto di volere e consenso, quanto per consiglio e instigazione del Duca.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 145: La cosa, Per dirt'il tutto, passa di consenso (Ancor che Teodoro non lo sappia) E d'ordine di nostro padre.
Esempio: Casott. Mem. Impr. 86: Il Papa aveva scritto al Legato che procedesse di consenso delle parti.
Definiz: § VIII. Esser di consenso in checchessia, detto di due o più persone, vale Esser quelle d'accordo rispetto ad esso.