Lessicografia della Crusca in rete

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CRUSCA
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CRUSCA.
Definiz: Sost. femm. Buccia del grano, od anche di altre biade macinate, come orzo, granturco, e simili, separata per mezzo del buratto o dello staccio dalla farina.
Secondo alcuni è dal lat. crusta, quasi Buccia del grano; ma secondo i più deriva dall'ant. tedesco crusc o krüsc, Crusca. In qualche vernacolo dicesi Frusca; e questa forma potrebbe mostrarci una relazione col lat. frusta, plur. di frustum, ovvero, mediante una qualche forma diminutiva e corrotta, con furfur. –
Esempio: Vill. G. 883: Montò [il grano] a fiorino uno d'oro lo staio,... e l'altre biade all'avvenante, e la crusca in soldi undici lo staio.
Esempio: E Vill. G. 884: Si facea pane della farina del grano del Comune, sanza abburattare, o trarne crusca.
Esempio: Cresc. Agric. volg. 446: Comodamente si pascono [gli asini] di farro e di crusca d'orzo.
Esempio: Tratt. Benviv. 29: Come quelli che abburatta la farina, e discevera la crusca dal fiore della gentil farina.
Esempio: Soder. Cult. Ort. 250: E le lor foglie affettate con esse [rape], ed intrise con la crusca, ingrassano mirabilmente e presto i buoi, vacche e vitelle.
Esempio: Salvin. Teocr. 13: Or farò della crusca il sacrifizio.
Definiz: § I. Per similit., dicesi Una specie di lentiggine che talora viene sul viso, simile nella forma e nel colore alla crusca.
Definiz: § II. Pan di crusca, propriamente vale Pane fatto di sola crusca; ma dicesi estensivammente estensivamente anche per Pane d'infima qualità. –
Esempio: Segner. Pred. 61: Fu necessitato sfamarsi, entro una casuccia vile, di pan di crusca.
Definiz: § III. A misura di crusca, posto avverbialmente, si disse per A soprabbondanza, Soprabbondantemente, Moltissimo. –
Esempio: Pulc. L. Morg. 21, 5: A chieder soldo con quattro poltroni A misura di crusca e di carboni.
Definiz: § IV. Cangiarsi la farina in crusca, dicesi figuratam. e in maniera scherzevole, per Riuscire a male ciò che accennava a bene; od anche Perdere la propria qualità buona. –
Esempio: Firenz. Pros. 1, 21: Una certa donna.... vivea d'amore; e perchè la farina della propria persona s'era convertita in crusca, ella aveva ec.
Definiz: § V. Facciati il pro che fa la crusca a' cani, si disse in modo imprecativo, augurando che ad altri non faccia pro alcun utile, guadagno e simili. –
Esempio: Cecch. Samar. 2, 7: Se ne vorre' cento Danar d'argento, ma datene venti.... D. Eccone venti.... O. Facciati il pro che fa la crusca a' cani.
Definiz: § VI. Tenere alcuno a crusca e a cavoli, trovasi per Dargli da mangiar male. –
Esempio: Cecch. Esalt. 4, 5: Se 'l vecchio Ti vede così in cimberli, e' ti tiene Otto dì interi interi a crusca e cavoli.
Definiz: § VII. Vender crusca per farina, detto in modo proverbiale, vale Spacciare altrui per buono e pregevole ciò che è cattivo o di niun pregio. –
Esempio: Fag. Rim. 6, 190: Le tue bellezze io non istimo lisca; Forse ti credi tu ch'io non conosca Che per farina vender vuoi la crusca?
Definiz: § VIII. E Vender più la crusca che la farina, dicesi pure in modo proverbiale, di donna che abbia più amanti da vecchia che da giovane.
Definiz: § IX. La farina del diavolo va tutta in crusca. –
V. Diavolo.