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Dizion. 5° Ed. .
FARE.
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FARE. Definiz: | Sost. masc. Modo, Maniera, per lo più consueta, di operare, di condursi, di vivere; Costumanza, Abitudine; detto così di un individuo, come di una aggregazione di persone, di un popolo, e simili. – |
Esempio: | Baldell. F. Guerr. Giud. 152: Il procedere e il far vostro è di tal maniera, quale di persone, che contra i Romani facciano guerra. | Esempio: | Bott. Stor. Ital. 1, 363: I francesi furono accolti nelle case con la dolcezza del fare milanese. | Esempio: | Giust. Vers. 29: Ecco un'immagine Pretta e reale Del fare omerico Patrïarcale. | Esempio: | Capp. Longob. 73: Io per me ravviso in quegli ordini il fare d'un popolo che assuefatto, ec. |
Esempio: | E Capp. Longob. 134: La quale prima di Carlomagno molto già s'era allontanata dal fare barbarico. |
Definiz: | § I. E particolarmente per Modo, Maniera, Stile, proprio di un artista o di uno scrittore, ovvero che è seguito generalmente in una data età. – |
Esempio: | Baldin. Decenn. 2, 123: Coll'avere essa in sè tutto il fare di questo pittore, non lascia di scoprire una corta secchezza ne' dintorni, la quale non si vedde poi nell'altre pitture sue. | Esempio: | E Baldin. Decenn. 2, 199: Dipinse di quella maniera, che noi chiamiamo antica moderna, cioè in sul fare di Pietro Perugino. | Esempio: | Bottar. Dial. 95: E così mi son sentito dire io sul viso da uno di questi presenti Architetti nel mostrargli un disegno di Michelangelo, dicendomi che non consigliava ad eseguirlo, perchè ora è un altro fare. |
Esempio: | Lanz. Stor. pitt. 5, 170: Non lo imitò alla usanza de' settarj: ne prese quel fare sbattimentato e maestoso: le idee de' volti e la disposizione de' colori l'attinse altronde. |
Definiz: | § II. E per Tutto insieme il contegno, gli atti della persona e l'aria del volto; siano abituali oppure occasionali: nel qual senso usasi comunemente anche nel plurale. – | Esempio: | E Manz. Prom. Spos. 534: Si potevan distinguere gli arrivati di fresco, più ancora che nell'andare incerto e all'aria nuova, a un fare maravigliato e indispettito di trovare, ec. | Esempio: | E Manz. Prom. Spos. 626: Lesse nel fare del Griso il pensiero che gli passava per la mente. |
Definiz: | § III. E per Forma, Qualità, Maniera. – |
Esempio: | Buonarr. Fier. 2, 2, 10: Come io torno Al mio riposo in villa, una mia loggia Dipigner mi si gira per la mente D'un concetto, che abbia Di questo fare. |
Definiz: | § IV. E riferito a cosa intellettuale. – | Esempio: | Capp. Lez. 264: Tanto ora in lui meglio che negli altri due la lingua viva, l'ingegno splendido, ed il fare dello stile schietto ed efficace. |
Definiz: | § V. Su questo fare, Su quel fare, dicesi comunemente per Di questa o di quella forma, qualità, e simili. |
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