Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
INTINGOLO.
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INTINGOLO.
Definiz: Sost. masc. Specie di manicaretto più o meno liquido, nel quale si può intingere il pane. –
Esempio: Cellin. Vit. 270: Quella mattina che io l'ebbi (il diamante pesto), me lo messono in tutte le vivande; che fu un venerdì: io l'ebbi in insalata, e in intingoli, e in minestra.
Esempio: Grazz. Rim. V. 59: Vedete adunque che vita è la mia, Ch'arrosticini, Intingoli e guazzetti Vo sol pensando colla fantasia.
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 129: Di rado è freddo il vin, nè mai vi cuoce Il lesso, arrosto, intingolo o pottaggio.
Esempio: Monet. Poes. 59: E chi sino alla gola immerso stare Fra gli intingoli cerca ed i sapori, Giammai si puol con mente al ciel alzare.
Esempio: Giust. Vers. 25: A diplomatica Mensa non siamo D'un Giuda in carica Che getti l'amo, E tra gl'intingoli E tra i bicchieri In pro de' Vandali Peschi i pensieri.
Definiz: § I. Per similit., e scherzevolmente, per Pozione medicinale, Decotto, e simili. –
Esempio: Red. Cons. 1, 21: I medici, per loro natura e per professione, sono pur troppo inchinati ad empiere altrui lo stomaco di mille intingoli e di mille pestiferi guazzabugli.
Definiz: § II. E per Condimento di vivande, Intinto. –
Esempio: Segner. Pred. 60: Chi ha vera fame, nelle vivande a lui date non cura pompa, non mira a condimenti, non bada a intingoli.
Esempio: E Segner. Mann. magg. 22, 1: Le biade, secondo la varia lor qualità, han varj sapori; ma tutti insieme sono ancor sì poco atti ad appagare il palato, ch'è necessario specolar tutto dì nuovi intingoli da condirle.
Definiz: § III. Dolce intingolo, si disse in modo proverbiale ad Uomo debole e credulo. –
Esempio: Varch. Lez. Pros. var. 2, 95: Non si dice.... a un tenero e debole, cialdino, dolce intingolo, mangialasagne, pappalefave, ec.?
Esempio: Fag. Comm. 1, 33: A rivederci presto, Sposina dolce. L. Addio, dolcissimo intingolo.
Esempio: E Fag. Comm.6, 225: O ecco quel dolce intingolo del mio figliuolo.