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1) Dizion. 5° Ed. .
ALBATRO.
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Dizion. 5 ° Ed.
ALBATRO.
Definiz: Sost. masc. Sorta d'albero, che più comunemente dicesi Corbezzolo.
Dal lat. arbutus. −
Esempio: Legg. Tosc. 2, 125: Non si possino trarre del contado e dominio di Firenze nè foglie di mortine, albatro ec.
Esempio: Mattiol. Disc. 1, 291: Lo arbuto, in Toscana, ove per ogni selva si vede verdeggiare il verno, si chiama albatro.
Esempio: Salvin. Eglog. 3, 23: Dolce l'umido è ai seminati, E l'albatro ai capretti divezzati.
Esempio: E Salvin. Georg. 2, 127: A noce l'orrido albatro s'innesta.