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1) Dizion. 5° Ed. .
CELLULA.
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Dizion. 5 ° Ed.
CELLULA.
Definiz: Sost. femm. Dicesi dai Naturalisti Quel piccolo spartimento o cavità del tessuto organico, così negli animali come ne' vegetabili, che da' moderni è considerato qual primo elemento, di che si forma e da che si svolge l'organismo.
Dal lat. cellula. –
Esempio: Michel. Viagg. 342: La sua parte inferiore [del frutto] è divisa in cellule, come quella dell'aloe americano.
Esempio: Cocch. Bagn. Pis. 93: Da questo ventricolo del cuore sono spinte le introdotte acque termali insieme col sangue dentro ai polmoni per l'arteria polmonare, e dopo avere scorso per tutte le pareti delle innumerabili cellule, onde quella viscera è composta,.... elle vengono riportate ec.
Esempio: E Cocch. Bagn. Pis. 212: Le pareti delle vescicole o cellule polmonari.
Esempio: Targ. Viagg. 8, 386: In essi [pezzi] è impietrita tutta quella sostanza, che nel corno dell'animale vivente era ossea, ma nelle cellule della spongiosità midollare non è restato alcun coagulo pietroso.
Definiz: § I. Dicesi anche Quella piccola cavità, che trovasi in alcuni minerali. –
Esempio: Galil. Op. astronom. 1, 443: Dove la spugna nelle sue cavità e cellule contiene aria o acqua, la calamita ha le sue ripiene di pietra durissima.
Esempio: Michel. Viagg. 337: Si vedde esser quelle [pietre] per lo più di superficie tutta corrosa, e nell'interna parte spugnose, e quasi divise in cellule, e ogni cellula comunicava coll'altra, mediante un piccolo foro.
Definiz: § II. Cellula dicesi eziandio Uno dei tre spartimenti, nei quali supponevasi anticamente che fosse diviso il cervello, come sede di alcune facoltà dello spirito. –
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 820: Nel celebro sono la cellule dell'apprensiva.