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1) Dizion. 5° Ed. .
CONCIATORE.
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CONCIATORE.
Definiz: Verbal. masc. da Conciare. Chi o Che concia, ne' varj sensi del verbo. –
Esempio: Cavalc. Esp. Simb. 2, 224: Erba di lavandaj lo chiama, cioè di lavoratori e conciatori di panni.
Esempio: Car. Stracc. 2, 5: Son conciatori di gioie, e per questo capitando alle lor mani, le contraffecero.
Esempio: Cellin. Pros. 66: Ben è vero che il discreto conciatore di gioie debbe scerre di quei zaffiri che hanno manco colore che tutti gli altri.
Definiz: § I. Per Colui che concia pelli; ed anche per Il padrone di una concia di pelli. –
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 36, 1: S'adoperano quelle legature di carte pecorine che fanno i conciatori all'estremità di esse pelli,... e per non esser molto tocche dal coltello del conciatore, sono più grasse.
Esempio: Legg. Tosc. 7, 95: Fanno [i signori Deputati] pubblicamente bandire e notificare a tutti li negozianti, conciatori, cuoiaj, calzolaj,.... che sono tenuti ed obbligati ec.
Definiz: § II. E per Colui che conciava panni, lane e simili. –
Esempio: Capp. G. Tum. Ciomp. 231: Signor mio, disse Simoncino, vogliono che gli scardassieri, i pettinatori, i vergheggiatori, i tintori, i conciatori, i cardaiuoli.... e altri bomboni che sono sottoposti all'Arte della lana, non vi vogliono più essere sottoposti.
Definiz: § III. E per Colui che concia pietre preziose. –
Esempio: Cellin. Pros. 52: A questo modo facendo ei si mordono [i diamanti], e dassi loro quella forma che al buon conciatore pare di poter fare di essi.
Definiz: § IV. E per Colui che nella fabbrica de' vetri prepara convenevolmente la composizione della pasta. –
Esempio: Ner. Art. Vetr. 1: Il più sicuro modo di tutti è farne il saggio in un correggiolo, e vedere come comporta assai rena o tarso; cosa volgare nell'arte, e che i conciatori sanno benissimo.
Esempio: E Ner. Art. Vetr. 5: Alla prima fritta si fa sempre sperienza da i pratichi conciatori di metterne in uno coreggiuolo.
Esempio: Legg. Tosc. 6, 48 t.: Nessuna persona.... che per alcun tempo abbia esercitato il mestiero o esercizio di fabbricare fiaschi, bicchieri, buffoni, ampolle, bocce o altra roba di vetro, o si chiamino buffatori, stampatori, venducoli, o conciatori, o con qualunque altro nome, ardisca in modo alcuno ec.
Definiz: § V. Si disse anche per Colui che addomesticava, ammaestrava uccelli di rapina. –
Esempio: Cant. Carn. 1, 206: Questi son conciatori, Che concian d'ogni tempo gli animali, E falconi ed astori.