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INFESTO.
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INFESTO.
Definiz: Add. Che reca danno, nocumento, Dannoso, Nocivo: detto così di persona, e di azione o sentimento, come di animali o cose, e degli atti od effetti loro.
Dal lat. infestus. –
Esempio: Ugurg. Eneid. 169: Tu manda a morte me co la folgore infesta, se io el merito.
Esempio: Sacch. Rim. G. 15: Gli spirti tuo' crudeli e tanto infesti Contro a color che ti facean possente, Ti faranno ec.
Esempio: E Sacch. Rim. G. 61: Sopra ogn'altro mal quell'è più infesto, Dove l'odio civil regnar si vede.
Esempio: Ar. Orl. fur. 34, 38: E fu sovente Con orribil persone o monstruose, Con giganti a battaglia e Lestrigoni, Ch'erano infesti a nostre regïoni.
Esempio: Baldell. F. Diod. 1, 111: È copiosa [l'India] di molti animali ed uccelli, che alle sementi de' contadini sono infesti e noiosi.
Esempio: Tass. Gerus. 15, 18: La maggior Sirte a' naviganti infesta, Trattasi (la nave) in alto, inver le piagge lassa.
Esempio: E Tass. Gerus. 19, 2: Ma sovra ogn'altro feritor infesto Sovraggiunge Tancredi, e lui percote.
Esempio: E Tass. Rinald. 10, 39: E coll'Iadi pioggiose [mira] il pigro Arturo Sovente a' naviganti infesto e duro.
Esempio: E Tass. Lett. 1, 286: S'apparecchia infesta l'invidia de' cittadini.
Esempio: Bald. Vers. 102: Irato è Giove, e freme: ecco la piova Impetuosa scende, e seco è mista Grandine, a' frutti infesta ed a le biade.
Esempio: Varan. Vis. poet. 5: Deh! dimmi quai sieno ai mortali infeste L'acide o l'acri o l'alcaline parti, Di cui lo struggitor tosco si veste.
Esempio: Fiacch. Fav. 2, 31: Non miraste in questo Suol che di fresco sangue io trovo tinto Di quel leone agl'innocenti infesto Sotto l'unghie cadere un cervo estinto?
Esempio: Leopard. Poes. 67: E tu dall'etra infesto e dal mugghiante Su i nubiferi gioghi equoreo flutto Scampi l'iniquo germe, ec.
Esempio: Ridolf. Lez. Agr. 2, 9: Se l'erpice può, come la zappa e come i buoni sarchiatori, rompere la corteccia del terreno, non può distruggere con bastante perfezione le piante infeste che vi fossero già nate.
Definiz: § I. In locuz. figur., e figuratam. –
Esempio: Tass. Rinald. 5, 17: Io non credea che gli tuoi strali (o Amore) infesti Fussero a pastoral rustico petto, Non sendo quei di Giove anco molesti All'ignobil capanna, al basso tetto, ec.
Esempio: E Tass. Rim. 1, 47: Dono il core, Sacro la verde età, sacro l'ingegno, Alle saette: ah non ti spiaccia (o Amore) il segno.... Nè trovar lo potrai da Battro a Tile Più costante a' tuoi colpi, o dolci, o 'nfesti.
Esempio: Pindem. Poes. 47: In mente.... Mi luce il foco marzïal, ch'arde Tra l'Indo ed il Britanno in altri mari, Ma che sul nostro mar tal manda infesto Reverbero e stridor, che impaurito Da i porti vuoti e da i tacenti scanni.... Fugge il Commercio, ec.
Definiz: § II. E per Che reca grave molestia, fastidio, incomodo; Gravemente molesto, Sgradito, Spiacevole. –
Esempio: Colonn. Guid. M. 485: E chiunque ella (Ecuba) trovava, mordeva a guisa di cane, e gittando ella le pietre, ora offendea costui, ora colui, offendendo li Greci con moltitudine di pietre; ond'ella diventòe molto infesta e grave a' Greci; e però li Greci la fecero pigliare e mandarla nell'isola d'Aulide.... E lo nome lo quale fue imposto al detto luogo allora per la memoria d'Ecuba, chiamato è luogo infesto, il quale nome infino a ora regna nel detto luogo. Infesto, viene a dire increscevole.
Esempio: Ar. Orl. fur. 22, 11: E dal gran caldo e dalla sete infesta Vinto, si trasse l'elmo dalla fronte.
Esempio: E Ar. Sat. 2, 163: E non mi nocerebbe il freddo solo; Ma il caldo delle stufe, ch'ho sì infesto, Che più che dalla peste me gl'involo.
Esempio: Alam. L. Gir. 21, 6: E poi le notti tutte Di sogni infesti avrò dogliose e brutte.
Esempio: Buonarr. Fier. 4, 4, 5: Gran viluppi di polvere e di frondi, Infeste agli occhi e fastidiose a' passi.
Esempio: Spolv. Colt. Ris. 117: Essa (Citerea) tempra i bollori, essa dirada Gli aliti infesti e le fetenti nebbie Co' suoi dolci respir.
Esempio: Fiacch. Fav. 1, 94: Vedrai, vedrai, se ancor che solo e sciolto (l'arboscello legato al palo), Lottar saprò col vento e la tempesta. E allor più crescerò, s'io vengo tolto Quando che sia dalla custodia infesta.
Esempio: Leopard. Poes. 89: Salve, o benigna Delle notti reina. Infesto scende Il raggio tuo.... in su l'acciaro Del pallido ladron.... Infesto occorre.... il bianco Tuo lume al drudo vil.... Infesto alle malvage menti: A me sempre benigno il tuo cospetto Sarà ec.
Definiz: § III. E per Nemico, Avverso; anche figuratam. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 18, 88: Il popol tutto al vil Martano infesto, L'uno all'altro additandolo, lo scuopre. Non è (dicean) non è il ribaldo questo, Che si fa laude con l'altrui buone opre?
Esempio: E Ar. Orl. fur. 23, 57: Ed oltre a ciò, l'uno era all'altro infesto Per l'antiquissimo odio che bolliva Tra il sangue di Maganza e di Chiarmonte; E tra lor eran morti e danni ed onte.
Esempio: Chiabr. Firenz. 1, 18: Intrepido guerrier tra' ferri infesti, Pur come ardor, che d'ognintorno avampi, Folgoreggiava, ed innondar funesti Fea di torrente sanguinoso i campi.
Esempio: Leopard. Poes. 129: A scherno Ho gli umani giudizj, e il vario volgo A' bei pensieri infesto.... calpesto.
Definiz: § IV. Trovasi poeticam. per Feroce. –
Esempio: Chiabr. Rim. 3, 262: Ma d'Olibrio l'alma Schizza per gli occhi fuore atro veneno, E più s'infuria e più diventa infesta.
Definiz: § V. E in forza di Sost. Nemico, Avversario. –
Esempio: Car. Eneid. 5, 828: Indi a cacciarsi, a rincontrarsi, a porsi In varie assise, ad uno ad uno, a molti, A tutti insieme, a far volte, rivolte, E giri e mischie, in più modi si diero: Or fuggendo, or seguendo; or come infesti, Or come amici.