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1) Dizion. 3° Ed. .
POVERTÀ, POVERTADE, e POVERTATE
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POVERTÀ, POVERTADE, e POVERTATE .
Definiz: Scarsità, e mancanza delle cose, che bisognano. Lat. paupertas, egestas, inopia.
Esempio: Boc. Introd. num. 21. Perciocchè essi, il più delle volte, o da speranza, o da povertà ritenuti, ec.
Esempio: Nov. Ant. 46. 3. E a voi non sarebbe onore, che vostro lignaggio andasse a povertade.
Esempio: Dant. Purg. 20. Con povertà volesti anzi virtude, Che gran ricchezze posseder con vizio.
Esempio: Petrar. Son. 118. Fondata in casta, ed umil povertate.
Esempio: E Petr. Son. 268. Con franca povertà, serve ricchezze.
Esempio: Amm. Ant. 38. 5. 5. Povertà è una Menatríce nella via, che va a Cielo.
Esempio: E Amm. Ant. 38. 5. 15. Che cosa è poverta? è odiato bene, e benavventuranza, sanza sollecitudine.
Esempio: E Amm. Ant. altrove. Povertà è una menatríce, che va a salute; povertà è parte di quiete.
Esempio: E Amm. Ant. appresso. Che cosa è poverta? è odiato bene, grande avventuranza, senza travaglio.
Definiz: §. Diciamo in proverbio: Povertà fa viltà, ovvero: La povertà fa l'huom vile.