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1) Dizion. 3° Ed. .
RADICE.
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RADICE.
Definiz: Parte sotterranea della pianta, che attrae il nutrimento dalla terra, e distribuiscelo: Barba. Lat. radix.
Esempio: Boc. Nov. 37. 12. Acciocchè ella alcun'altro offender non possa in simil modo, taglisi insino alle radíci.
Esempio: E Bocc. Nov. 31. 25. Fattesi venire erbe, e radici velenose.
Esempio: Dant. Purg. 20. Io fui radice della mala pianta, Che la terra Cristiana tutta aduggia, Sicchè buon frutto rado se ne schianta.
Esempio: Tratt. Gov. Fam. Da trista radice, non è prodotta buona pianta.
Esempio: Pallavic. St. 32. Celando quelle ragioni, che a guisa delle radici non sono fruttifere, se non quando sono sepolte.
Definiz: §. Per metaf. Cagione, origine, principio; siccome radix appo i Latini, e ῥίζα appo i Greci.
Esempio: Dant. Par. 9. D'una radice nacqui, ed io, ed ella.
Esempio: E Dan. Purg. 20. Qui fu innocente l'umana radice (cioè Adamo)
Esempio: Pass. 206. La superbia è radice, cagione, e principio di tutti i peccati.
Esempio: Dant. Inf. 5. Ma s'a conoscer la prima radice Del nostro amor, tu hai cotanto affetto.
Esempio: G. V. 8. 12. 4. Fu radice, e cominciamento dello sconcio, e male stato, che ne seguì.
Esempio: Dan. Par. 20. Quanto remota è la radice tua Da quegli effetti.
Esempio: E Dan. Par. Cant. 8. Dunque esser diverse Convien de' vostri effetti le radici.
Definiz: §. Radice quadra, radice cuba: Termini aritmetici, dinotanti i Numeri tratti da' quadri, o cubi.