Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
DESTRIERE e DESTRIERO.
Apri Voce completa

pag.191


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
DESTRIERE e DESTRIERO.
Definiz: Sost. masc. Cavallo nobile da battaglia; e poeticam. Qualsivoglia cavallo, ma di belle forme.
Dal lat. barbaro dextrerius e dextrarius. ‒
Esempio: Vill. G. 502: Uomini a cavallo bene montati, che più di cento erano, a grandissimi destrieri.
Esempio: Fiorett. Cron. Imper. 30: Lo soldano di Babillonia lo soldò di cento palj d'oro e di seta.... e uno maraviglioso destriero.
Esempio: Ar. Orl. fur. 4, 10: Avea l'oste un destrier che a costei piacque, Ch'era buon da battaglia e da cammino.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 46, 126: E nel passare al fren piglia il destriero Con la man manca, e intorno lo raggira.
Esempio: Bern. Orl. 60, 20: I destrier morti, i corpi arrovesciati, Fan spettacolo orribile a vedere.
Esempio: Car. Eneid. 7, 412: Ciò detto, de' trecento che mai sempre A' suoi presepj avea nitidi e pronti Destrier di fazïone e di rispetto, Per gli cento orator cento n'elegge.
Esempio: Tass. Gerus. 3, 36: Tancredi.... non giunge Quel villan, che destriero ha più corrente.
Esempio: Murat. Dissert. Antichit. ital. 1, 438: I cavalieri, o sia gli uomini d'armi, andavano in guerra tutti armati; lo scudo, la lancia, e forse l'elmo, fuori delle battaglie erano portati da gli scudieri; e si servivano di cavalli grossi e gagliardi, coperti anch'essi di qualche sorta di maglia. Chiamavansi destrieri,... perchè si conducevano senza alcuno sopra da gli scudieri alla lor mano destra, per dargli poi al cavaliere, allorchè s'avea a far battaglia.
Esempio: Pindem. Poes. 33: Poi sorta, e in cocchio d'ebano, frenando Sei destrier bruni con la manca mano, E con la destra argenteo scettro alzando, Regina uscisti fuor dell'Oceano.
Esempio: Niccol. Poes. 2, 495: Tu far potrai magnanimo il destriero? Che qual locusta ei salti? e venga onore Dalle tremule giube al collo altero?
Definiz: § I. E in locuz. figurata. ‒
Esempio: Petr. Rim. 2, 257: Orso, al vostro destrier si può ben porre Un fren, che di suo corso indietro il volga.
Esempio: Montecucc. Op. 2, 265: La via di mezzo è fallace; la ferocia del destriere sboccato non frenano fili di seta, ma morsi di ferro.
Esempio: Forteguerr. Cap. 264: Ma tempo è di fermare in lor carriera I miei destrieri, e ristorarli alquanto.
Definiz: § II. Destriere di Sileno, trovasi detto, in modo scherzevole, per Asino. ‒
Esempio: Red. Ditir. 25: E sul destrier del vecchierel Sileno, Cavalcando a ritroso ed a bisdosso,... Con infame flagel venga percosso.
Definiz: § III. A destriere o A destriero, posto avverbialm., per lo più coi verbi Montare a destriere o a destriero, Stare a destriere o a destriero, o simile, si disse per A cavallo, Sul cavallo. ‒
Esempio: Pucc. A. Centil. 43, 21: Si fece armare, e montò a destriere.
Esempio: Ar. Orl. fur. 46, 100: Fansi battaglie a piedi ed a destriero, Altre accoppiate, altre confuse in frotte.
Esempio: Firenz. Pros. 1, 205: Il quale allegramente cintosi gli sproni, e montato a destriere, così gli diede la briglia.