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1) Dizion. 5° Ed. .
INFIMO.
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INFIMO.
Definiz: Add. Che è, si trova, è posto, nel più basso luogo, Ultimo di luogo.
Dal lat. infimus. –
Esempio: Dant. Parad. 30: E se l'infimo grado in sè raccoglie Sì grande lume, quant'è la larghezza Di questa rosa nell'estreme foglie?
Esempio: E Dant. Parad. 33: Questi (Dante) che dall'infima lacuna (pozzo infernale) Dell'universo insin qui ha vedute Le vite spiritali ad una ad una, Supplica a te ec.
Esempio: Bocc. Decam. 6, 132: Come ne' teatri veggiamo dalla lor sommità i gradi infino all'infimo venire successivamente ordinati, sempre ristrignendo il cerchio loro.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 859: Dall'infima lacuna dell'universo; cioè dal luogo bassissimo di tutti li altri del mondo: lacuna è proprio luogo d'acqua; ma qui si pillia per lo luogo basso de lo inferno.
Esempio: Parin. Poes. 79: Aita, aita, Parea dicesse, e dalle aurate volte A lei l'impietosita Eco rispose; E dagl'infimi chiostri i mesti servi Asceser tutti, e dalle somme stanze Le damigelle pallide tremanti Precipitaro.
Definiz: § I. Figuratam. –
Esempio: Dant. Conv. 291: Perchè l'uomo da questa infima viltà si guardi, comanda Salomone ec.
Esempio: Strat. Mor. S. Greg.: Per quella caduta, che noi facemmo alle cose infime, per quella medesima via ritorniamo alle supernali.
Definiz: § II. E per Che rimane in basso, Inferiore; detto anche della cosa stessa, per rispetto alla parte più bassa della medesima. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 299: Contra i vermi, che stanno nelli più infimi intestini, diesi [l'assenzio] con polvere di centuria.
Esempio: Vinc. Mot. Mis. acq. 435: Delle chiocciole che hanno le canne d'egual larghezza, o versamento d'acqua, ed eguale obliquità in eguale lunghezza dall'infima alla suprema bocca della canna, quella alzerà più acqua, della quale la canna sarà avvolta intorno a più grosso subbio.
Esempio: Fiacch. Fav. 2, 88: L'occhio distingue pendola Su l'infima parete Già la zanzara, e l'animo Già del suo sangue ha sete.
Definiz: § III. Figuratam. –
Esempio: Mart. V. Lett. 4: Io sono stato sempre giuoco della fortuna, la quale m'ha portato a suo diletto quasi nel più infimo luogo.
Definiz: § IV. Infimo, detto di persona, vale Che appartiene al più basso ordine della popolazione. –
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 267: Non è questa signora come le mondane, che si sdegnono che una persona infima li vadi avanti.
Definiz: § V. Figuratam. –
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 93: Poi che quella s'è degnata mandare qua a me, infima serva del mio Signore Gesù, la priego ec.
Definiz: § VI. Detto di moltitudine infima, plebe infima, e simili, per Che si compone del più basso, del più minuto, popolo. –
Esempio: Acc. D. Stor. Ar. 3, 31: Per la loro divisione si levò su la nobiltà, e accostandosi a una delle parti, col gran favore della infima moltitudine, si condusse in luogo che ec.
Esempio: Varch. Stor. 2, 383: I nobili si sdegnavano tra sè, e si rodevano dentro d'avere ad essere scherniti e vilipesi dalla più infima plebe.
Definiz: § VII. Detto figuratam. di animo infimo, vale Molto basso, Vile, Spregevole. –
Esempio: Cavalc. Frutt. Ling. 230: Onde però ancora san Bernardo scrivendo a papa Eugenio, e volendolo inducere ad essere perfetto senza difetto, come si conveniva al suo stato, dice così: Mostruosa cosa certo è grado sommo ed animo infimo, sedia prima e vita ima.
Definiz: § VIII. Aggiunto di stile infimo, vale Umile. –
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 43: Stilo non è altro che modo di dire, lo quale si distingue in tre specie, cioè alto, mezzano ed infimo.
Esempio: E But. Comm. Dant. appr.: Infimo è dove si tratta di cose e persone vili, e le parole e sentenzie sono vili, e similmente il modo del dire.
Definiz: § IX. E per Oscuro, Povero, detto di nascita, condizione, e simili. –
Esempio: Bocc. Decam. 8, 249: E quello, che intorno a ciò più l'offendeva, era il cognoscimento della sua infima condizione, il quale niuna speranza appena le lasciava pigliare di lieto fine.
Esempio: Pallav. Vit. Aless. 1, 263: Appoggiò la dataria al cardinal Corrado, il quale da infimo nascimento si era portato in Ferrara sua patria alla condizione di valente avvocato.
Definiz: § X. Detto di specie, qualità, natura, e simili, vale Molto cattivo, Peggiore.
Definiz: § XI. Figuratam. –
Esempio: Bart. D. Op. mor. 29, 1, 16: Tutto intero l'argomento del primo di questi due libri sarà non altro, che dal mirabile artificio del mondo dimostrare il suo artefice, e l'universale sua Providenza dall'ordinatissimo disponimento delle cagioni superiori, mezzane ed infime, collegate fra loro col nodo d'una tale scambievole necessità, che ec.
Definiz: § XII. Detto poeticam. di labbro infimo, vale Che è di sotto, Inferiore. –
Esempio: Parin. Poes. 64: La nevosa spalla Scoterà un poco; e premerà col dente L'infimo labbro.
Definiz: § XIII. Infimo, vale anche Più piccolo, Ultimo d'una serie, numero, e simili. –
Esempio: Dant. Conv. 214: E perocchè nell'ordine intellettuale dell'universo si sale e discende per gradi quasi continui dall'infima forma all'altissima, e dall'altissima all'infima, siccome vedemo nell'ordine sensibile;... così, ec.
Esempio: Grand. Instit. Aritm. 10: Cominciando dall'infima specie, che sono i danari, si dice 4 e 8 fanno dodici, li quali dodici danari fanno un soldo.
Definiz: § XIV. Figuratam. –
Esempio: Capp. Longob. 181: Questa ben so ch'ella fu cagione, certo non infima, di quante furono le sventure nostre.
Esempio: E Capp. Econ. 349: Nè però tali cose rimasero a quei tempi rinchiuse nel segreto degli archivj; e la diligenza de' nostri storici in raccontarle dove occorresse, non è l'infimo dei loro pregj.
Definiz: § XV. Per Estremo; detto di stato, condizione, così fisica, come morale. –
Esempio: Bocc. Laber. 22: Quella cosa la quale è infima miseria.... estimi somma felicità.
Esempio: Capp. Longob. 87: Tutti sanno che in certe infime condizioni delle società umane, la servitù della gleba riesce un benefizio quando il servo non può andare venduto, se non che insieme col campo che lo nutrisce.
Esempio: E Capp. Econ. 407: Appena salito nella scala delle ricchezze il primo gradino, ch'è immediatamente sopra all'infima miseria, le spese incominciano a perdere il carattere di necessità assoluta.
Definiz: § XVI. In forza di Sost. Chi si trova nella più bassa e umile condizione civile. –
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 75: Fu inoltre omo aperto ed affabile,... facile con l'infimi, con i principi ed uomini grandi altiero.
Esempio: Capp. Econ. 365: Ed i proprietarj fiorentini, vicini al popolo per l'origine, e per la natura stessa del governo sempre bisognosi del favore dei più infimi, non erano al certo padroni tirannici nè potevano esser tali.
Esempio: E Capp. Econ. 408: Quelle tra le società umane, dove tutte queste cose insieme, dove tutti gli elementi della vita più largamente diffusi, fanno a tutti gli uomini sentire, e agl'infimi come ai sommi, l'intera pienezza della civile esistenza.
Definiz: § XVII. E per Luogo infimo, Fondo; anche figuratam. –
Esempio: Bocc. Amet. 201: Prendi questa rosa tra le spine della mia avversità nata, la quale a forza fuori de' rigidi pruni tirò la fiorentina bellezza, me nell'infimo stante delle tristizie, dando sè a me con corto diletto a disegnarsi.
Definiz: § XVIII. E per Cosa infima, molto bassa. –
Esempio: Giust. Vers. 193: I nostri padroni hanno per uso Di sceglier sempre tra i servi umilissimi Quanto di porco, d'infimo e d'ottuso Pullula negli Stati felicissimi.