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Dizion. 5° Ed. .
MALIARDO
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pag.723
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MALIARDO. Definiz: | Sost. masc. Chi fa malie, e più specialmente Chi nuoce altrui con malie; Ammaliatore. – | Esempio: | Grazz. Pros. 130: Se io scampo di questa, mai più m'impaccio nè con maliardi nè con stregoni. | Esempio: | Cecch. Comm. ined. 170: Io gli ho promesso di trovare Qualche stregone e maliardo. | Esempio: | E Cecch. Comm. ined. 198: Se E' potessino (i negromanti) far sì gran miracoli, E' farebbon del bene a loro stessi. A. Le vostre son parole. Io ho veduto Fare a' mia dì a questi maliardi Di strane cose. | Esempio: | Not. Malm. 1, 151: Stregone. Maliardo, mago, negromante, ec. Viene dal latino, secondochè osservò il Mureto nelle sue varie lezioni,... emendando un luogo di Plauto nelle Bacchidi. | Esempio: | Manz. Prom. Spos. 523: Non aveva mai avuta altra mira che d'istruirsi e di conoscere a fondo le pessime arti de' maliardi. |
Definiz: | § E figuratam. – | Esempio: | Segner. Crist. instr. 3, 472: Neghi ora chi può che.... il mondo, la carne e il demonio, non
sieno essi tanti maliardi delle anime, e che quei che gli ascoltano sì volentieri, non sieno tanti ammaliati. |
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