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Dizion. 4° Ed. .
PARENTESI
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PARENTESI.
Definiz: | Interponimento di alcuno breve periodo, senza il quale può stare il rimanente dell'orazione, e che nella
scrittura si racchiude il più delle volte tra due lineette curve. Lat. parenthesis,
interiectio. Gr. παρένθεσις. |
Esempio: | Salv. Avvert. 1. 3. 4. 23. Ciò sono spezialmente quelli interponimenti, che i
Latini anch'egli con istraniero nome soglion chiamar parentesi. |
Esempio: | E Salv. Avvert. appresso: I molti brevi
(favellari) come, dirò così, sallo Iddio ec. tra i due segni della parentesi non si deono racchiudere, ma
sien loro assai le due virgole. |
Definiz: | §. Far parentesi, per metaf. vale Rompere il discorso. Lat. susceptum sermonem
abrumpere. Gr. λόγον
διακόπτειν. |
Esempio: | Buon. Fier. 3. 2. 9. Ormai lascialo andar quel fuseragnolo, E più non dire, ma
fa' quì parentesi. |
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