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Dizion. 5° Ed. .
NITIDO.
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NITIDO. Definiz: | Add. Pulito o Netto così, da apparire chiaro, limpido, lucido, e simili. |
Dal lat. nitidus. – Esempio: | Dant. Parad. 3: Quali per vetri trasparenti e tersi, O ver per acque nitide e tranquille ec. | Esempio: | Bocc. Filoc. 2, 68: Voltando io gli occhi verso le nitide onde, per quelle vidi subito venire una barchetta. | Esempio: | But. Comm. Dant. 3, 79: O ver per acque nitide: cioè nette e monde, e tranquille: nitide pone, a differenzia de' paduli, tranquille, cioè riposate, a differenzia de' fiumi. | Esempio: | Pulc. L. Morg. 18, 188: Vanno cercando tanto che trovorno Una fontana assai nitida e fresca. | Esempio: | Car. Eneid. 1, 1138: Già con l'acqua e con Cerere a le mense Gli aurati vasi e i nitidi canestri E i bianchissimi lini eran comparsi. | Esempio: | E Car. Eneid. 8, 967: Brandisce l'asta; gli stinier vagheggia Nitidi e lievi. | Esempio: | Rucell. Or. Pres. Arg. 29: Per innanzi aveano ricche statue d'oro con ispilli continuati d'acqua nitida e cristallina. | Esempio: | Parin. Poes. 88: Nè cavalier con l'alito maschile Osi appannare il nitido cristallo. | Esempio: | Leopard. Poes. 137: A me si offerse L'angelica tua forma, inchino il fianco Sovra nitide pelli, e circonfusa D'arcana voluttà. |
Definiz: | § I. E figuratam., detto di stile, significazione o espressione di concetti, rappresentazione figurata, e simili. – | Esempio: | Bocc. Amet. 79 t: I detti ornati nitidi e puliti Di Cicerone. |
Definiz: | § II. E per Netto, Distinto, Chiaro; detto di scrittura, stampa, edizione, e simili. |
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