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1) Dizion. 5° Ed. .
BOLO.
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BOLO.
Definiz: Sost. mas. Terra argillosa con ossido di ferro, usata nella medicina e nelle arti, detta più specialmente Bolarmeno o Bolo armeno.
Dal grec. βῶλος, terra. –
Esempio: Biring. Pirotecn. 38: Il bolo ancora è una terra rossa viscosa, che per sua natura constrettiva e disseccativa molto, non ha odore nè sapore molto manifesto.
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 259: Mescolansi insieme mezza libbra di sinopia pontica, cioè bolo, e libbre dieci di ocria lucida.
Esempio: Borgh. R. Rip. 169: Il primo verde, che mi si fa innanzi, è il verde terra,.... del quale si servivano gli antichi per metter d'oro, in cambio di bolo.
Esempio: Buonarr. Fier. 1, 2, 3: Gemme, lacrime, terre, E gomme e boli e sali.
Esempio: Targ. Rag. Agric. 31: I boli.... sono un genere di terra di grana finissima, unita insieme strettamente, e quasi per mezzo di un glutine.... Una sua specie rossa è usata dai doratori per attaccare le foglie d'oro sopra dei legni ingessati.
Definiz: § I. A bolo, posto avverbialm. coi verbi Dorare a bolo, Inargentare a bolo o simili, dicesi di una maniera particolare di Doratura o Argentatura, la quale consiste nel metter prima il bolo sulla cosa che si vuol dorare o inargentare. –
Esempio: Borgh. R. Rip. 176: Chi volesse poi metter d'oro a bolo, gli fa luogo primieramente sopra il legno che vuol dorare dar tre mane di gesso volterrano con colla di limbellucci fresca e gagliarda.
Esempio: E Borgh. R. Rip. 282: Egli [Domenico Ghirlandai] fu il primo che cominciasse a contraffare co' colori alcune guernizioni e ornamenti d'oro, e che levasse via in gran parte quelle fregiature che si facevano d'oro a mordente o a bolo nella maniera antica con poca grazia.
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 53, 2: Dorare a bolo, mettere a oro, adoperando per attaccarlo il bolo; e ciò si fa col coprir prima di gesso da oro la cosa da dorarsi, aggiungendovi sopra il bolo macinato, e temperato con chiara d'uovo.
Definiz: § II. Dar di bolo, vale Spalmare col bolo, Dare una o più mani di bolo. –
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 1, 306: Fu egli [Margaritone] inventore del modo di dare di bolo, e mettervi sopra l'oro in foglie e brunirlo.