1)
Dizion. 4° Ed. .
SOLITARIO
Apri Voce completa
pag.574
Vedi le altre Edizioni del Vocabolario |
|
|
|
SOLITARIO.
Definiz: | Riferito ad uomo, significa Che sfugge la compagnía, Che sta solo. Riferito a luogo, vale Non frequentato. Lat.
solitarius, desertus. Gr. ἔρημος. |
Esempio: | Cavalc. Med. cuor. Che mi volete dar, s'io faccio cader questo solitario ec.
Mossesi, e andossene al diserto, e di notte tardi giunse alla cella di questo solitario, e picchiando all'uscio, molto
lamentandosi, e piangendo ad inganno, come figliuola del diavolo, quel solitario per lo picchiare, e per lo pianto
commosso, aperse l'uscio. |
Esempio: | Bocc. nov. 62. 4. Essendo la contrada, che Avorio si chiama, molto solitaria.
|
Esempio: | E Bocc. nov. 77. 25. Perciocchè di notte si convien fare, ed
in luoghi solitarj. |
Esempio: | Petr. son. 190. Passer mai solitario in alcun tetto Non fu quant'io (quì è
aggiunto d'una spezie di passera, che sempre si vede sola. Lat. passer solitarius.
Gr. στρουθίον
μονάζον) |
Esempio: | E Petr. son. 263. Di vaga fera le vestigie sparse Cercai per
poggi solitarj, ed ermi. |
Esempio: | Vit. SS. Pad. 1. 90. Fu molto dolente, pensando, che non potea essere occupato,
nè solitario, come egli desiderava. |
Esempio: | Tass. Ger. 13. 2. Sorge non lunge alle Cristiane tende Tra solitarie valli alta
foresta. |
|