Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 4° Ed. .
REZZO.
Apri Voce completa

pag.121


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
REZZO.
Definiz: Ombra di luogo aperto, che non sia percosso dal sole. Lat. umbra. Gr. σκιά.
Esempio: Fr. Giord. Pred. S. Sì mi difende dalla fiamma, e fammi rezzo, che mi pare esser pure in rugiada.
Esempio: M. V. 9. 44. Premendo loro borse, niente vi si poteva trovare, se non vento, e rezzo.
Esempio: Dant. Inf. 17. Qual è colui, ch'ha sì presso 'l riprezzo Della quartana, ch'ha già l'unghia smorta, E triema tutto pur guardando il rezzo.
Esempio: E Dan. Inf. 32. Ed io tremava nell'eterno rezzo.
Esempio: Petr. son. 59. Più non mi può scampar l'aura, nè 'l rezzo.
Esempio: E Petr. 105. Già non fustù nudrita in piume al rezzo.
Esempio: Malm. 10. 51. Presa la spada, la tagliò pel mezzo, Pensando di mandarla un tratto al rezzo (quì figuratam. e in modo basso, e vale Ammazzare)